Jeanmin

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Jean era rimasto molto colpito da Armin,nonostante fosse così esile e fragile,all'occorrenza sapeva turare fuori una grinta quasi spaventosa,dove le sue abilità fisiche non arrivavano compensava con il suo intelletto piuttosto sviluppato,aveva solo bisogno di credere una pò più in se stesso.
Era attratto da lui e i suoi valori,dalla sua ingenuità,dalla sua gentilezza,dai suoi capelli biondi e dal suo sorriso.
Il castano non si spiegava questa sua attrazione verso Armin,non gli erano mai piaciuti i ragazzi,allora cos'era quel sentimento che lo spingeva sempre si più verso il biondo.
Non era altro che amore e questo lo aveva capito, ma quando,soprattutto come si era potuto innamorare di qualcuno del suo stesso sesso,anche se Armin era stato più volte scambiato per ragazza,ciò non toglieva che fosse comunque un maschio...
Jean si ritrovò a passeggiare in giro per la base della legione esplorativa,lo stesso plesso nel quale si trovava Eren,mentre gironzolava si imbatté nel caporale Levi e nel suo amico dagli occhi smeraldo,dovette contenersi per non scoppiare a ridere,il ragazzo era stato costretto a fare il bucato dal suo superiore e questo lo picchiava ogni qual volta sbagliasse, la cosa esilarante in se era che un ragazzo da un metro e settantatre si lasciasse maltrattare da un uomo di un metro e settanta.
Il castano chiaro aveva notato che il ragazzo dagli occhi smeraldini non reagiva mai quando si trattava del caporale Levi,si era sempre chiesto il motivo,ma gli sembrava che Eren si comportasse come un cane che segue il proprio padrone scodindolando,ma quel giorno scoprì che non si comportava come un cane fedele ma più come un lupo.
Rimase senza parole quando vide il castano che di punti in bianco baciava il corvino,gli sussurrò qualcosa all'orecchio,il caporale arrossì poi se ne andarono,Jean dovette ringraziare il cielo di non essere stato notato,quindi quei due avevano una relazione, disse fra se e se,ciò gli fece pensare che non era così strano che gli piacesse Armin.
Armin era decisamente innamorato di Jean e Eren lo sapeva, dato che il suo migliore amico gliene aveva parlato,continuava a non capire come a uno intelligente come lui potesse piacere una faccia da cavallo come quella di Jean, ma se lui lo amava non aveva nulla da ridire,dopotutto lui si trovava in una strana relazione con il suo caporale.
Jean era steso sul suo letto con lo sguardo volto al nulla,pensava a tante cose,tutte riguardanti quel ragazzo biondo che era stato capace di scuoterlo dalle sue fobie e far uscire il suo vero carattere con i suoi discorsi,colui che lo aveva salvato mettendo a repentaglio la propria vita,si portò un braccio sul volto coprendosi gli occhi,per qualche ragione che non comprendeva aveva voglia di piangere come un disperato bambino di due anni,quel comportamento non era da lui,ma si sentiva male,era certo che non sarebbe mai andato a genio al suo bel biondino.
Armin quello stesso giorno cercò Jean ovunque,meno che nella camera che condividevano,quando alla fine lo trovò, prese un bel respiro e andò dritto verso di lui,era ora che gli dichiarasse i suoi sentimenti, come gli aveva consigliato Eren,era spaventato dal rifiuto ma aveva capito che se non lo avesse fatto se ne sarebbe pentito.
Aprì la porta con irruenza attirando l'attenzione del castano,il biondo aveva le gote rosse,gli sudavano le mani e aveva una strana espressione piantata in volto,quando fu ad un passo da Jean disse tutto ad un fiato che si era innamorato di lui,ancora poco e sarebbe uscito del vapore dalle orecchie del piccolo.
Il castano sbarrò gli occhi incredulo per poi sorridere istintivamente, ma quello Armin non poteva vederlo in quanto aveva gli occhi chiusi,era adorabile dal punto di vista del ragazzo,così tanto che non aveva potuto resistere alla tentazione di baciarlo.
Quando si staccarono erano entrambi paonazzo ma sorridevano come forse non avevano mai fatto,anche a loro spettava il loro momento di felicità.
Rimasero nella loro camera e parlarono per ore,fino a che si avvicinò l'ora della cene,mentre i due percorrevano il corridoio a passo spedito mano nella mano il moro si ricordò della scena che aveva visto quella stessa mattina"Armin,ma Levi e Eren stanno insieme" il ragazzo annuì, più gli chiese come lo aveva scoperto,così egli decise di raccontargli tutta la scena,il biondo rise,continuarono ancora fino a quando non passarono davanti alla stanza del caporale "ah ah ah" fu ciò che giunse alle loro orecchie,i due arrossirono violentemente e corsero verso la sala dove mangiavano.
Armin si aspettava di tutto tranne quella domanda da parte del suo nuovo ragazzo "Secondo te chi dei due era" "Il caporale..." "Eh,dici?" "Eren a volta parla di quanto gli piaccia i versi che fa,quindi" disse visibilmente a disagio,anche il castano chiaro lo era,perciò iniziarono a parlare di cose a caso e sconnesse nella speranza di dimenticare ciò che avevano sentito...
Quando si ritrovarono nella loro camera erano tesi come una corda di violino,probabilmente perché avevano pensato che anche loro avrebbero dovuto farlo un giorno,non quel giorno però,era troppo presto.
I due si baciarono entrambi imbarazzati "Ti amo Armin" "Ti amo anche io,Jean"

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