Cap.2

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《Ah.》 È tutto ciò che riusciamo a dire. Non eravamo mai stati nel centro di Imperia, figuriamoci al castello reale.

La carrozza si è fermata davanti agli imponenti cancelli in ferro dove è intagliata la scritta Hale. Il nome della dinastia reale. Gli immensi cancelli sono collegati alle mura impenetrabili, interrotte ogni tanto da possenti colonne con in cima statue di strane creature, che non riesco a identificare.

《È una coincidenza che il cognome ricordi vagamente Hell, l'inferno vero?》 Domanda Andras.

Nessuno gli risponde però, mentre delle guardie ci si avvicinano per chiederci se abbiamo l'invito reale. Victor fa vedere loro delle strane carte che non mi ero accorto avesse con lui, e la guardia principale fa cenno di lasciarci passare.

È quando si aprono i cancelli che nessuno di noi riesce più a fiatare. Davanti a noi centinaia di metri quadrati di giardino ben curato, con fiori, alberi, fontane e carrozze.

《No, non penso sia così male. Questo sembra il paradiso.》 Risponde alla domanda precedente Vivian, continuando a guardarsi intorno a bocca aperta.

Iniziamo a camminare seguendo Victor e la guardia. Attraversiamo a piedi tutto il giardino e ci vollero alcuni minuti data la grandezza. Le carrozze possono attraversare questa strada in ghiaia che arriva dritta davanti alla scalinata del castello, dove è situata una fontana usata come rotonda. I lati della strada sono delimitati da grandi pietre bianche, oltre le quali si estendono altri centinaia di metri di prati verdi e alberi ben curati. Ci sono inoltre cespugli di more, vasi di fiori variopinti, e sugli alberi più imponenti si possono vedere delle piccole casette in legno, probabilmente per gli uccelli. Mancano soltanto delle farfalle che svolazzano e possiamo dire di essere veramente in paradiso.

Finito il cammino ci ritroviamo davanti a un immenso, ed immenso è dir poco, castello. Per entrare bisogna salire la ventina di gradini in pietra, con poste a lato quattro statue imponenti che riusciamo subito a distinguere: aquila, delfino, lupo e drago.

In cima alla scalinata osservo le grandiose mura in marmo bianco, le enormi finestre, numerosi balconi in pietra, e non riesco nemmeno a scorgere il tetto.

Le guardie poste all'entrata si fanno da parte e le pesanti porte in legno massiccio con decorazioni in oro, si aprono.

L'interno è tutto lucido e splendente. Il pavimento è ricoperto in marmo nero con striature bianche che dà uno strano contrasto rispetto all'atmosfera esterna. Grandi colonne dorate si trovano qua e là, mentre ci sono pochi mobili ma fatti di legno antico.

Penso che chiunque vive qui ha bisogno di una mappa per orientarsi.

Lo spazioso atrio si dirama poi in diversi corridoi al piano terra, mentre davanti a noi si innalzano grandi scale ricoperte da un tappeto rosso sangue.

Chiunque ci abiti ama il lusso.

Noi seguiamo la guardia a destra, attraverso un lungo corridoio spoglio ma allo stesso tempo raffinato. Bussa alla porta e si fa da parte per lasciarci entrare in una grande sala, con un immenso tavolo rotondo circondato da all'incirca quindici sedie in velluto rosso. Il tutto ovviamente in legno massiccio.

Questa mi dà l'impressione di essere una sala riunioni o qualcosa così.

《Benvenuti nel castello di Imperia. Vi stavamo aspettando.》 Ci accoglie con un caldo sorriso una ragazza.

Non mi ero accorto della presenza di altre persone nella stanza. Sono già davanti alle loro sedie. Sono due maschi e due femmine.

《Il mio nome è Astra, sono la Principessa dell'Aria.》 Si presenta gentilmente la ragazza che ci aveva accolti, che a mio parere è la più piccola tra loro. Ha lunghi capelli quasi bianchi, gli occhi viola, la pelle chiara. A guardarla bene l'aria sembra proprio il suo elemento, anche se minuta com'è non so come faccia a controllare grandi tempeste. Mi sembra la versione albina di Vivian. Per poco non le scoppio a ridere in faccia pensandoci.

《Io sono Caim, Principe della Terra.》 Si presenta il ragazzo alla sua sinistra. È alto quanto me, i capelli scompigliati biondi, gli occhi marroni e la pelle bronzea. Ha un sorriso rassicurante e il cenno di saluto che ha fatto con la mano lo rende ancora più amichevole. E sinceramente sembra il più normale qui.

Non posso far a meno di notare che tra Caim e l'altro ragazzo c'è una sedia vuota, non ancora spostata.

《Lucas, Principe del Fuoco. Piacere vostro.》 Parla il ragazzo accanto alla sedia vuota. Mi supera in altezza di qualche centimetro. Ha qualche ciocca dei capelli rossi sul viso, mentre il resto sono scuri e spettinati. Gli occhi sono verde chiaro tendente al giallo hanno un'espressione altezzosa e annoiata. Ha la pelle chiara e una forte muscolatura.

《Col cavolo che mi presento a dei ragazzini dei bassifondi. Dovrebbero sapere chi sono.》 Dice invece l'ultima ragazza facendo sussultare me e gli altri per il suo tono tagliente. 《Siamo qui per questioni importanti. Bando alle ciance. Voi. Viaggio. Trovare. Principessa. Sperduta. Ora.》 Dice, schiarendo ogni parola, sbattendo ripetutamente l'indice sul tavolo e guardando con uno sguardo che se potesse ucciderci.. beh l'avrebbe già fatto.

《Lei è Roxane, Principessa dell'Acqua.》 La presenta invece Astra. Roxane le lancia un'occhiataccia e Astra mima un 'scusa' con le labbra. Roxane ha i capelli lunghi lisci e neri, la pelle chiara, occhi blu profondi e labbra carnose rosse. È poco più bassa di me, eppure incute un certo timore, non so se per il suo tono di voce o quegli occhi che scrutano ogni minima cosa.

《Roxane ha ragione.》 Interviene il Principe del Fuoco.

《Che onore. Ma che frasi sono? Io ho sempre ragione.》 Lo ferma Roxane. Questa ragazza ha carattere. Mi piace.

《Tu. Zitta. Voi altri. Accomodatevi.》 Deve essere un carattere ereditario che tutti parlano scandendo le parole in questo modo.

Ci sediamo ognuno su una sedia. Io mi trovo esattamente davanti alla sedia vuota. Sento uno sguardo gelido addosso e girandomi vedo che Roxane mi fissa intensamente.

《Stavo dicendo. Abbiamo fretta perché siamo preoccupati. Quindi parliamo di cose importanti. Suppongo che sappiate già più o meno la storia. Ecco, la nostra Regina è scomparsa. Non sappiamo dove e non sappiamo niente.》

《Quando?》 Domanda con tono professionale Foras.

《Quasi una settimana fa. C'era un ballo con tutte le persone più influenti e Dyana non voleva partecipare》 vedo quasi un sorriso triste sul volto di Lucas 《così scappò come al suo solito》

《Come al suo solito?》 Ripete Amelia con un sopracciglio alzato.

《Si beh. Dyana ama il divertimento ma un po' meno le feste nobili. 》 Prende la parola Caim.

《C'è qualche indizio? Un posto che lei ami, un paesaggio, una seconda casa..》 Chiedo io.

《Oltre le mura a ovest, c'è un'immensa foresta e al confine di essa un lago. Dyana amava guardare il tramonto lì.》 Parla pensierosa Roxane.

《Amava e ama tutt'ora. La troveremo di sicuro.》 Si intromette Andras per rassicurare la principessa, ma questa sembra ignorarlo.

《Non è molto sicuro quel posto. Ma è il luogo dove avete più possibilità di trovarla.》 Ci avverte Caim e noi annuiamo in contemporanea.

《Ormai è sera. Potete restare qui fino a domani mattina. Dopo la colazione potrete partire per il vostro viaggio.》 Ci sorride Astra. Questa ragazza è la calma in persona e sembra trasmetterla anche a noi.

《Alois accompagnali nelle loro camere. E avvertili per la cena. A dopo.》 Ci congeda Caim, mentre noi seguiamo questa guardia sbucata da solo Dio sa dove.

Lonely Princess (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora