I compleanni non erano male.
Erano sicuramente più belli del resto dei giorni dell'anno.
Cioè si può dire che un giorno su 365 potevo muovermi liberamente ,per quanto ne avessi la forza,per casa.
Sia chiaro la porta di casa era sorvegliata.Mi piaceva il chiasso che si creava in quel giorno....i miei ci tenevano alle feste dei figli....perciò invitavano tutto l'albero genealogico... compreso il ratto domestico di mia cucina Rita.....però era carino quel ratto.
Eravamo una famiglia grande.
Perciò lascio a voi immaginare il casino.I miei avevano invitato per il mio compleanno anche il mio maestro e Sebastian, che mi parlava ancora a monosillabi dopo un anno.
Però avevo capito 2 cose di lui:
1 odiava parlare....
2 amava ascoltare...chiunque stia pensando che sia evidente non è vero...........
Comunque...torniamo al casino, nastrini e balocchi.
La persona che più aspettavo il giorno del mio compleanno era il nonno Filippo
Lui si che era un grande.....anche se non riuscivo ancora a capire da dove faceva uscire le caramelle.....E POI LA COSA PIÙ BELLA ....LA TORTA AL CIOCCOLATO E FRAGOLE E PANNA ...TRE STRATI DI PURA NUTELLA CON UN PIZZICO DI VANIGLIA MOLTO BEN SPALMATA SU UNA FETTA MORBIDA DI PAN DI SPAGNA...CHE QUANDO LA TAGLI VEDI LA NUTELLA CADERE GIÙ LENTAMENTE.
.....basta Laetitia basta....certi pensieri fanno male....molto male.
In quei momenti me ne fregavo di tutto della lamentele della mamma, del dottore, ...degli ululati del cane, del vento che sbatteva....insomma esisteva solo la fetta di torta.
Quell'anno il casino fu parecchio ....ci eravamo quasi scordati che zia Anna e zio Donato avevano avuto tre gemelli, e che il mio cuginetto Marco di cinque anni non si separava mai dai suoi due nuovi pappagalli .....che saranno stati pure piccoli...ma le loro grida erano peggio dei tre cuginetti messi insieme.
Io naturalmente stavo in un angolo e aspettavo,come ogni anno da quando avevo tre anni, di sgattaiolare giù dalla sedia a rotelle.
E come ogni anno quel momento venne.Stavo facendo zig zag tra le persone cercando di arrivare alla mia agognata torta....quando sbattei su Sebastian.
<<oh ciao...>>
Naturalmente lui non parlava mai, quindi mi fece solo un lieve cenno del capo e un breve sorriso.L'ho già detto che odia parlare?
<<vieni a mangiare torta con me ?>>
Mi guardo storto...e naturalmente con inquietudine....si perché lui di inquietudine ne metteva TANTA ma TANTA TANTA.
E poi era un palo....ma PALO PALO.
<<Dai muoviti>>
Senza dire nulla lui mi seguii; e fu in quel momento che la vidi;
Avete presente la faccia di pinkie pie quando vede qualcosa che le piace?....la mia era peggio.
Naturalmente non aspettai nessuno.
E feci quello che facevo da due anni.....rischiavo di tagliarmi le dita....per riuscire a tagliarne un pezzo.
<<certo che ,TU, bambina sei proprio strana>>
Ah si SebastianSEBASTIAN!?
Non ci credo...Sebastian aveva detto una frase di senso compiuto!
Abbastanza lunga e di sette parole!<<ma allora non sei un bambino monosillamente monosillabico?>>
<<credevi lo fossi?>>
<<bhe non hai mai dato altri segnali di quel che io definisco "chiacchierare" a parte si, no e smorfie con la bocca>>
<<mm>>
<<ecco vedi?.....vuoi una fetta di torta?>>
<<no, il cioccolato mi fa davvero schifo>>
.........dopo questa frase ero arrivata a una 3 conclusione :
3 Sebastian era pazzo.Lo guardai come se avessi davanti mia zia Lucia dimagrita dai suoi 187 kili.
<<stai scherzando vero?>>
<<no>>
<<tu non sei un bambino normale!>>
E dopo aver detto questo lui scoppiò a ridere....e guardandomi sempre con quel sorriso inquietante che ormai avevo imparato a chiamare "sorriso alla Sebastian" anche se era più un "ghigno alla SCAR DEL RE LEONE"...e la nostra amicizia iniziò quel giorno.

STAI LEGGENDO
Laetitia: Blu profondo
خيال (فانتازيا)Laetitia è sempre stata fin dalla tenera età una bambina molto cagionevole di salute.....ma nei suoi profondi occhi blu si poteva ammirare la vita.