Ospedale

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Mi piacevano in totale gli ospedali....erano bianchi perfetti e lustri ... E tutto sembrava perfetto ....
Avevo imparato ad amarli in quelle notti fredde e senza stelle dove i miei polmoni non volevano collaborare con me....
E l'unica consolazione per sfuggire al dolore era quel lenzuolo candido che odorava di morte....
Era brutta quella sensazione...
La sensazione di non riuscire ad arrivare al domani..
La sensazione che qualcuno ti stesse lentamente dilagnando i polmoni.
E tu annaspi in cerca d'aria...ma l'aria non arriva ....neanche dopo che ti mettono quel coso di plastica sul naso.
E ti vengono in mente solo le cose brutte...e il panico ti avvolge velocemente....e ti fa pensare solo che l'unica via di salvezza sia la morte..
E allora la preghi...la preghi di salvarti perché non ne puoi più..
Ma quando sembra ormai tutto finito lei decide che non è ancora il tuo momento di andartene; e dentro di te non sai se questa cosa è bella o brutta....
Perché sai che succederà ancora....
E lo stesso pensiero si ripeterà.
E non c'è la fai più ,pensi in quel momento.
Tanto che la morte ti sembra bella.
Ma dopo pensi che hai ancora molte cose da fare...
Che vorresti ammirare il mondo non solo dalla finestra ....e la luce ritorna.
Questo è ciò che provavo in quei momenti
E quelle quattro mura bianche lo sapevano.
E mi maledivo...perchè nel tragitto , per via del dolore, mi dimenticavo sempre di guardare il mondo.
Una bambina non avrebbe dovuto pensare a certe cose.... Ma quando la morte si attanaglia sotto ogni tuo essere non si è più bambini...perché l'armonia scompare ...per lasciate lentamente il posto all'oblio.

Laetitia: Blu profondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora