Finalmente insieme

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Accidenti sono in ritardo! Ma perché la mattina fatico così tanto ad alzarmi dal letto?
 
Era una splendida mattina: il sole era alto nel cielo, i ciliegi erano in fiore, gli uccellini cantavano… proprio una splendida mattina di primavera, e come al solito Erika Klause era in ritardo…
 
Perché non ho sentito la sveglia?! Proprio oggi!
 
Infatti quella mattina sarebbe dovuta andare in sala riunioni, prima dello svolgersi delle lezioni, per trattare alcune questioni riguardanti l’imminente festa di primavera, che si sarebbe svolta due settimane più tardi.
Si alzò in fretta dal letto, si lavò e si vestì in un lampo, si pettinò e si legò i capelli con il suo preziosissimo nastro rosso, dopodiché si precipitò fuori.
Era una giornata calda, nonostante la primavera fosse arrivata da poco, ma ad Erika non sembrava importare molto… a lei interessava solo arrivare in tempo in sala riunioni, per evitare di prendersi un’altra sgridata da parte di Ludwig.
Riuscì ad arrivare appena in tempo, ma quando varcò la porta della sala riunioni trovò ad aspettarla solo Orphe, che non appena la vide si alzò e le andò in contro.
 
“Buongiorno Erika”
“Oh…buongiorno Orphe...ma come mai sei qui da solo? Dove sono tutti?” chiese Erika ansimando per la corsa.
 
Era da poco che Erika e Orphe si erano messi insieme, dichiarandosi i loro reciproci sentimenti e sigillandoli con un bacio. Era stato subito dopo aver ritrovato suo fratello, che Erika aveva finalmente accettato i sentimenti che provava per Orphe; ma nonostante questo, i due non avevano molte occasioni per stare da soli.
 
“Non saprei proprio… pensavo che ci fosse una riunione in programma per oggi, per discutere della festa di primavera… ma, oltre a me, sei l’unica finora ad essersi presentata…” disse Orphe, avvicinandosi di più a lei.
“Oh, capisco… beh meno male, almeno non dovrò sorbirmi le solite lamentele di Ludwig sulla puntualità e sulla diligenza…” mentre Erika parlava, Orphe le si avvicinava sempre di più, fino a che si trovò di fronte a lei. Molto dolcemente le scostò una ciocca di capelli dal viso e le disse, avvicinandosi piano:”…grazie al ritardo dei ragazzi… ho l’opportunità di passare del tempo da solo… con la fanciulla che mi fa battere ogni giorno il cuore…”
“… Orphe… io…” Erika non finì mai quella frase, perché le labbra calde di Orphe si chiusero con le sue in un dolcissimo bacio.

 Molto dolcemente le scostò una ciocca di capelli dal viso e le disse, avvicinandosi piano:”…grazie al ritardo dei ragazzi… ho l’opportunità di passare del tempo da solo… con la fanciulla che mi fa battere ogni giorno il cuore…”“… Orphe… io…” Erik...

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Quando Orphe si spostò per lasciarla respirare, Erika si sentì avvampare.
Poco dopo arrivarono gli altri Strahl con Augusta, Minna e Marin.
 
“Oh eccoli qui i due piccioncini!” esclamò Marin quando li vide insieme.
“!!! M-Marin?! Ma che dici?!” esclamò Erika diventando ancora più rossa di prima.
“Eh, vi abbiamo colto sul fatto stavolta!” disse Ed sorridendo.
“Ed!!!” gridò Erika ormai bordeaux.
“Ahahah, scusami sorellina!” esclamò Ed ridendo.
“Ora capisco perché quando siamo arrivati… Ed ci ha detto di aspettare ad entrare e di nasconderci…” disse Ludwig, con il suo solito tono freddo.
“Lud! Non dovevi dirglielo!” esclamò Camus.
“Cooosa?! Ed!!!” gridò Erika voltandosi verso il fratello.
“… ehm io… veramente…” balbettò Ed guardando in alto, ma non riuscì a trattenere una risata.
“… c’è poco da ridere Ed!” disse Erika, ma l’allegria di Ed contagiò presto anche lei che sorrise.
“… non vorrei interrompervi, ma non avremmo una riunione in programma per oggi?” disse freddamente Ludwig.
“… dai Lud sciogliti un po’! Sei sempre così freddo!” disse Naoji sorridendo.
“… cerco solo di essere razionale…” rispose Ludwig seccato.
“… no Ludwig ha ragione…” disse Erika “… dovremmo cominciare la riunione sulla festa di primavera…”
“… beh vogliamo parlare anche del fatto che le assistenti degli Strahl dovrebbero perlomeno arrivare puntuali alle riunioni?” disse Ludwig accennando un sorriso maligno.
“… ehm…” balbettò Erika.
“... su, ora cominciamo la riunione…” disse Naoji per placare le acque.
“… ma si, lasciamo perdere… tanto arriva sempre in ritardo…” disse Ludwig continuando col suo solito atteggiamento freddo.
“Madamigella Erika… continua pure…” disse infine Naoji.
 
Così gli Strahl e le loro assistenti discussero sulla festa di primavera: come allestirla, cosa portare, i compiti di ognuno…
Finita la riunione le assistenti dovevano andare in aula.
Erika stava seguendo Minna, Marin e Augusta, quando si sentì tirare per un braccio.
Si volse e vide il volto del suo principe azzurro: Orphe, che le si avvicinò e le sussurrò ad un orecchio:”Dopo continueremo ciò che abbiamo lasciato in sospeso…” e detto questo tornò dagli altri Strahl.

Si volse e vide il volto del suo principe azzurro: Orphe, che le si avvicinò e le sussurrò ad un orecchio:”Dopo continueremo ciò che abbiamo lasciato in sospeso…” e detto questo tornò dagli altri Strahl

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Le parole di Orphe provocarono un leggero rossore sulle guance di Erika, ma lei non ci fece caso e tornò dalle sue amiche.
Durante le lezioni Erika faticò molto per restare concentrata. Continuava a pensare alle dolci parole che le aveva rivolto Orphe prima di andare… infondo si erano appena messi insieme, era comprensibile che lui avesse quelle attenzioni per lei… e lei, dal canto suo, era ben felice di riceverle… anche se non essendoci abituata, faticava a trattenere il suo cuore dal palpitare ogni volta che lui le si avvicinava…
Finite le lezioni Erika decise di passare in sala riunioni, nel caso ci fosse stato bisogno di aiuto.
Passando nel cortile, però, venne placcata da un gruppo di studentesse, che la presero per un braccio e la portarono sul retro dell’accademia.
 
“Ma che fate?!” esclamò Erika cercando di divincolarsi dalla presa della ragazze, senza riuscirci.
“Taci! Come hai osato metterti insieme ad uno dei più bei ragazzi di tutti i tempi?! Come hai osato anche solo aver potuto pensare di metterti insieme ad uno Strahl?! Ad Orphe, tra l’altro!” gridò una delle ragazze, scaraventandola contro un muro.
“Adesso ti faremo passare noi la voglia di stare insieme ad Orphe!” e detto questo, la ragazza, tirò fuori un temperino.
“Lasciatemi! Ma che volete farmi?!” gridò Erika sempre più spaventata.
“Adesso lo vedrai! Ahahah!” rise la ragazza con il temperino in mano.
“Muori!” alzò il temperino pronta a colpire Erika in pieno volto… Erika chiuse gli occhi e…

Cosa succederà ad Erika? Riuscirà a sopravvivere? Lo scoprirete nel prossimo episodio!!!

MEINE LIEBE - The Revolution of HeartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora