Power Up

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Uscì da scuola in fretta, Liam era proprio dietro di me.

<<Alice, mi vuoi aspettare?>> Continuava a ridacchiare.

<<Sei più veloce di me, potresti prendermi in un secondo>> Dissi senza guardarlo.

<<Hai ragione, ora, mi vuoi spiegare per bene cosa è successo?>> Disse mettendosi accanto a me e indicando la scuola.

<<Si, te lo spiego, ma ti prego accompagnarmi a casa>> Lo pregai.

<<Va bene>> Lo segui alla macchina, in silenzio.
Appena entrai quasi mi misi a piangere, odiavo il mio carattere, prima ero tanto sfrontata da prendere a pugni uno e poi piangevo, ero un contro senso vivente.

"Hei tutto okay? Ti ha fatto male?" Mi chiese Liam accorgendosi degli occhi lucidi.

<<No, è solo che adesso che mi sono calmata mi sono accorta che con quei due pugni mi sono fatta male alla mano>> Per metà era vero, passato l'effetto dell'adrenalina sentì la mano pulsare e faceva male.

<<Dammi la mano, voglio mostrati un trucchetto da lupo mannaro>> Disse guardandomi.
Io un po' titubante gli diedi la mano, lui la strinse fra le sue e sentì immediatamente il dolore diminuire, dalle sue mani si vedevano delle strisce scure salire per tutto il braccio.

<<Noi lupi mannari possiamo far diminuire il dolore a chi lo prova, usiamo questa cosa quando qualcuno di noi è ferito gravemente, non lo togliamo del tutto, ma lo rendiamo sopportabile>> Mi spiegò.

<<È una cosa fantastica>> Dissi io meravigliata. Non facevo altro che guardare le nostre mani intrecciate e godermi i piccoli massaggi che mi stava facendo con il pollice, non se ne era nemmeno accorto.

<<Si lo è, come va ora?>>

<<Molto meglio>> Dissi ritirando la mano con cautela.

<<Benissimo, ora ti porto a casa. E tu mi spieghi cosa è successo>> Disse accendendo la macchina. Io gli spiegai che si era avvicinato, che mi aveva baciata e del pugno, gli raccontai anche di quando finivo nelle risse a New York.

<<Non hai idea di quante volte mi sia rotta i polsi o delle dita. Fra le acrobazie di Cheerleading e il fare a pugni tornavo sempre a casa con qualcosa di rotto o lussato>> Dissi ridendo per quei ricordi, allora non ridevo però.

<<Povera, sai ora mai per me rompermi le ossa è diventato... diciamo normale, fa malissimo ma noi lupi guariamo alla svelta>> Disse parcheggiando davanti a casa mia.

<<Deve essere utile guarire subito>>

<<Si lo è>> Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, non sapendo cosa dire apri la portiera e proprio quando stavo per uscire Liam mi fermò mettendomi una mano sul braccio.

<<Mettici dei ghiaccio, o domani sarà gonfia>> Alludeva alla mano.

<<Oh, si certo. Appena entro ci metto il ghiaccio>> Lui mi mollò il braccio ed io uscì dalla macchina, andando alla porta di casa. Mi girai e lo salutai con la mano, lui mi sorrise e partì.

Entrata in casa, ero da sola. Mia mamma era alla caffetteria e anche se mi sarebbe piaciuto raggiungerla per darle una mano, non mi sarei mai potuta presentare con una mano gonfia, avrebbe fatto troppe domande e scoperta la verità si sarebbe fatta troppi problemi, molto probabilmente avrebbe anche chiamato Denis, il suo avvocato.
Dopo aver buttato lo zaino ai piedi della scala, andai in cucina per vedere se avevamo del ghiaccio.

Una Strega A Beacon Hills (Stopped) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora