Il primo giorno di scuola pt.1

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<<Alice, muoviti! Non vorrai fare tardi il primo giorno vero?!>> Urlò mia mamma dal pian terreno.

<Sto arrivando!>> Urlai io di rimando, stavo finendo di fare lo zaino, e non trovavo l'astuccio, lo stavo cercando in ogni angolo della camera, ma non lo trovavo. Mi stufai e usai la magia e finalmente lo trovai, era sotto il letto...
Presi lo zaino e mi diedi una veloce occhiata allo specchio.
Avevo messo un paio di jeans neri strappati, una maglietta bianca dei AC/DC, il mio inseparabile giubbino in Jeans e ai piedi le mie adorate Vans nere. Lasciai i capelli sciolti anche se avevo sempre al braccio almeno 4 elastici per le emergenze. Avevo un trucco abbastanza leggero, una semplice base viso, eye-liner e maschera.
Dopo essermi assicura di essere in ordine scesi di corsa dove mia mamma mi stava aspettando davanti alla porta.
Uscimmo e entrammo in macchina praticamente di corsa.

<<Sai mamma... ora mai ho 16 anni e ho già la patente, quindi che ne dici di una macchina tutta mia?>> Dissi praticamente pregandola, oramai erano mesi che continuavo a chiederle di una macchina e lei continuava a dire che ci avrebbe pensato.

<<Mmm, ci penserò>> Ecco, come immaginavo.

<<Dici sempre così, poi alla fine te ne dimentichi>> Dissi incrociando le braccia. E guardando la strada.

<<Ascolta amore, ne parliamo oggi pomeriggio okay?>> Disse e si fermò davanti alla scuola, eravamo già arrivate.

<<Va bene, a dopo>> Dissi e scesi dalla macchina.

<<Buona giornata>> Disse mentre chiudevo la portella e se ne andò.

Ero lì, davanti alla Beacon Hills high school, completamente da sola, emozionata e anche molto spaventata. Era l'inizio definitivo della mia nuova vita a Beacon Hills. Feci un respiro profondo ed entrai. Ero completatamene spaesata, vedevo tutti questi ragazzi e ragazze passare fra i corridoi, c'erano dei gruppetti che ridevano, ed un po' ero invidiosa, perché a New York ero piena di amici e appena entravo a scuola tutti mi salutavano e sorridevano.
Mi feci coraggio e iniziai a camminare verso l'aula di fisica, qualche giorno fa insieme al regolamento scolastico, le chiavi del mio armadietto, relativo codice e diverse liberatorie che mia mamma dovette firmare e riportare in segreteria ci mandarono anche l'orario delle lezioni. Prima ora del lunedì: Fisica con il professor. Howell, laboratorio A4.
Manca ancora mezz'ora all'inizio delle lezioni, quindi ebbi tutto il tempo di trovare il mio armadietto, il numero 125, mettere dentro tutti i libri delle altre lezioni e portarmi nello zaino solo il libro di fisica, il quaderno e l'astuccio.

Avevo appena chiuso l'armadietto quando guardando infondo al corridoio vidi Liam con due suoi amici... volevo salutarlo, ma ero troppo timida per andare da lui e i suoi amici, quindi decisi di stare ferma dov'ero, messaggiando con Martha che cercava di tranquillizzarmi.

"Martha: Tesoro devi stare tranquilla, è solo una scuola, sono solo persone e tu sei Alice Witches! Ti farai dei nuovi amici subito e poi nel caso conosci quel ragazzo di cui mi hai parlato, può aiutarti lui.

Me: Grazie Martha di provare a calmarmi, ma sono veramente emozionata e spaventata. E Liam non so se mi parlerà, figurati aiutarmi... ora è nel mio stesso corridoio con dei suoi amici.

Martha: Allora cosa perdi tempo al telefono! Vai da lui e salutalo!

Me: Mi vergogno!

Martha: Oh ragazza mia proprio non ti capisco, comunque ora devo andare, ho la Welling alla prima ora! Ci sentiamo in pausa pranzo"

Stavo per salutarla, ma capii che aveva spento internet. Stavo pensando a se andare o no da Liam quando invece fu lui a guardami e salutarmi con la mano, io feci lo stesso. Poi mi fece il gesto di guardare il telefono. Mi aveva mandato un messaggio.

"Da Liam: Non startene lì da sola, vieni qui che ti presento agli altri"

Feci come mi disse, mi avvicinai a lui che mi accolse con un bellissimo sorriso e un buongiorno.

<<Ragazzi lei è Alice, si è appena trasferita da New York>> Mi introdusse Liam.

<<Piacere io sono Meson>> Mi salutò un ragazzo alto e di colore, aveva un espressione gentile.

<<Ciao Meson>> Lo salutai io stringendogli la mano e sorridendo.

<<Io sono Cory il ragazzo di Mason>> Si presentò anche quest'altro ragazzo che era vicino a Meson.

<<Ciao Cory>> Salutai anche lui sorridendo e stringendogli la mano.

<<Tu non hai problemi con i gay vero?>> Chiese lui.

<<Io? Tanto per dirvi, il mio migliore amico è un ragazzone di colore alto 1 e 98, di 95 chili di puro muscolo, ebreo. Si chiama Frank ma si fa chiamare Francine, quindi no nessun problema con i gay>>Dissi ridendo. Ero tutto tranne che omofoba o razzista.

<<Okay allora tutto bene>> Ridacchiò anche Mason.

<<Come ti stai?>> Mi chiese poi Liam.

<<Per lo più sono agitata, però sto cercando di calmarmi... oh mi potete dire dov'è il laboratorio A4?>> Chiesi visto che non lo avevo visto.

<<Ti ci accompagno io, tanto alla prima ora ho matematica nell'aula di fronte>> Disse Liam.

<<Okay benissimo>> Dissi sollevata di non essere totalmente sola.

<<Noi alla fine delle lezioni ci troviamo nella biblioteca della scuola per studiare, se ti va puoi aggiungerti. E se non sbaglio hai Howell, brav'uomo ma si perde via in chiacchiere e salta delle spiegazioni. Io ho ancora tutti gli appunti di terza quindi, se serve una mano rivolgiti pure a me>> Disse Meson gentile.

<<Grazie Meson, lo terrò in conto>>

<<Se non fosse stato per Mason a quest'ora sarei ancora in prima>> Disse Liam dando una pacca sulla spalla dell'amico.

<<Puoi dirlo forte amico, ora vado, ho la Martin per inglese>> Disse Mason, lui e Cory se ne andarono lasciando me e Liam soli.

<<Ha detto Martin?>> Chiesi ricordandomi che quello era il cognome di Lydia.

<<Si, è la mamma di Lydia, è sia la preside che la prof di inglese, per nostra fortuna non è severa>>

Stavamo camminando fianco a fianco, senza sfiorarci, in verità stavo seguendo Liam, lui sapeva dove andare. Arrivammo davanti al laboratorio A4 e di fronte ad essa c'era l'aula A6, matematica.

<<Okay io sono qua>> Dissi indicando l'aula.

<<Ed io sono qui... allora, ti aspetto alla fine della lezione, così ti faccio vedere dov'è la prossima aula... a proposito cos'hai alla seconda ora?>> Chiese Liam. Era una cosa bella il fatto che volesse accompagnarmi nelle aule.
Tirai fuori il foglio delle lezioni e lessi.

<<Storia con la professoressa Tollen, aula B5>>

<<Okay dopo ti ci accompagno, ora è meglio se andiamo a lezione. A dopo>> Liam mi saluto con la mano ed entrò in aula. Io feci la stessa cosa, con solo una frase nella mente "non fare figuracce"

Una Strega A Beacon Hills (Stopped) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora