La ragazza con gli occhi viola

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<<Accidenti, credo che sia stato uno degli allenamenti più belli della mia vita>> Dissi salendo in macchina con Liam.

<<Ah si?>> Ridacchiò sistemandosi all'indietro gli ormai troppo lunghi cappelli biondo cenere.

<<Eh si, mi sono proprio divertita, l'unica cosa che mi scoccia è che domani poi dovrò andare a correre per evitare l'acido lattico>> Dissi prendendo dalla tasca del giubbotto il telefono, nel frattempo Liam aveva messo in moto la macchina e stavamo uscendo dal parcheggio.

<<Oh cazzo!>> Esclamai all'improvviso.

<<Cosa è successo?>> Liam fu subito sull'attenti.

<<Mi sono dimenticata di avvisare mia mamma che stavo a scuola di più, mi ha chiamato 10 volte... quella mi ammazza!>> Ero veramente nel panico, non mi scontravo spesso con mia madre, ma quando si arrabbiata era veramente una furia.

<<La richiamo... ho paura>> La chiamai e rispose subito, come avevo immaginato.

<<ALICE DAIRINN WITCHES! SPERO PER TE CHE SIA CROLLATA LA SCUOLA PER NON AVERMI RISPOSTO AL TELEFONO!>> Mia mamma urlava talmente forte che la Si sentiva perfettamente anche senza il viva voce.

<<No mamma non è crollata la scuola, mi fai... mi fai parlare... LA SMETTI DI URLARE E MI LASCI SPIEGARE?!> Urlai a mia volta.

<<Parla>>

<<Ecco... sono stata invitata dal Coach s partecipare ad un allenamento di Lacrosse. Sai, ha tanto insistito che poi non sono riuscita a dire di no e mi sono dimenticata di avvisare...>> Menti spudoratamente, dire che avevo rotto per tutta la giornata solo per dimostrare che sono un Alpha, non mi sembrava una buona idea.

<<Ah si, il Coach? E come mai ha chiesto proprio a te?>>

<<Ci ha fatto supplenza per ginnastica e ha notato la mia forza... credo>> Liam quasi si soffocava dal ridere, io gli diedi un pugno sulla spalla per farlo smettere.

<<Questa storia non mi convince, appena arriverai a casa ne parliamo>> Non mi salutò nemmeno e mise giù.

<<Sono morta!>> Gemei buttando la testa sul poggiatesta.

<<Ma dai tranquilla Dairinn, andrà tutto bene>> Ridacchiò.

<<Non prendere in giro il mio tradizionale secondo nome irlandese>> Scherzai anche io.

<<Uh, tradizionale>> Ancora scherzando parcheggiò davanti a casa mia, avevo l'ansia alle stelle.

<<Eh già, comunque ora entro. Prima che mia madre si trasformi in Satana>> Scesi dalla macchina e andai verso alle scale, ma tornai subito indietro.

<<Hai dimenticato qualcosa?>> Chiese abbassando il finestrino.

<<Si, di darti questo>> Dissi dandogli un bacio sul lato della bocca, premei un po' e forse rimasi li un po' troppo. Quando mi allontanai lo vidi arrossato.

<<Allora a domani>> Dissi allontanandomi.

<<Si a domani...>> Io entrai in casa, lui sembrava un po' stordito, chissà da cosa poi.

Mia madre era lì davanti alla porta, gli occhi socchiusi dalla rabbia, le labbra strette in una riga sottile e le braccia conserte sul petto.

<<Ciao Mami>> Dissi fingendomi innocente, anche se mi tremavano le gambe dal ansia.

Una Strega A Beacon Hills (Stopped) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora