...due anni dopo

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Già immaginavo tutti gli anni che avrei passato in quella scuola, gli amici, gli amori, le risate, i dolori.
E tutto ciò che pensavo si concretizzò.
Sono già passati due anni  e tutto poteva sembrare normale ma non lo era.
Io e Ketrin diventammo molto amiche, studiavamo sempre insieme, uscivamo insieme, compravamo gli stessi vestiti.
Credevo finalmente di aver trovato la mia migliore amica, quella che mi sarebbe stata accanto sempre in qualsiasi situazione,ma evidentemente mi sbagliavo.
Mi venne una fantastica idea:chiederle di venire con me in vacanza a casa mia in Sicilia.
Un pomeriggio,mentre ero in macchina, la chiamai al telefono per farle questa proposta.
-"Prontoo,ciao Ketrin,come stai? Ti disturbo?"
Mentre già ridevo perché sapevo quello che le stavo per chiedere.
-"Ciao Carly,tutto bene,nono non stavo facendo nulla,dimmi pure"
-" Volevo chiederti..."
-" Sii.."
-" See...ti va di venire in vacanza con me quest'estate"
Lei aspettò a parlare e poi si mise a ridere incredula.
-" Omioddio..ma sei sicura?"
-" Si Kety davvero.."
-" Va bene,mamma mia non posso crederciii ... prima devo chiedere ai miei   "
-" Certo chiedi ai tuoi e fammi sapere con calma cosa dicono,spero ti dicano di sì,davvero tanto"
-" Anche io spero dicano di sì,ma sei davvero sicura? Perché ancora non posso crederci!"
-" Sono sicura credimi! Dai chiedi ai tuoi e ci sentiamo,ciao Kety ! "
-" Ti faccio sapere, ciao Carly"
Chiusi la chiamata felice di averle fatto la proposta e speranzosa in un suo si.
Immaginavo già tutto quello che in un mese avremmo potuto fare insieme, mare, centri commerciali, locali e soprattutto fare nuove conoscenze.
Il giorno dopo a scuola vidi arrivare Ketrin con un sorriso enorme sulla sua faccia,si avvicina a me -" Comunque è un ..si ! " mi abbraccia urlando e siamo contente entrambe.
La giornata a scuola passa lentamente come tette le altre,avevamo pianificato un sacco di cose da fare insieme durante l'esatate,kety era già pronta a preparare le valigie già il giorno stesso e mi continuava a ripetere che non vedeva l'ora di prendere l'aereo e di partire.
Purtroppo per me quell'anno scolastico non era finito molto bene,sono stata rimandata a settembre in inglese,ma Ketrin mi rassicurò dicendomi -"Stai tranquilla,io sono brava in inglese e visto che staremo un mese insieme ti aiuterò io a studiare "
La fine della scuola era alle porte e qualche settimana dopo saremmo partite per quella vacanza tanto attesa,che avremmo passato interamente insieme.
Io e Ketrin non abitavamo tanto lontano,ma la sera prima della partenza la invitai a casa mia a dormire perché il volo era  alla mattina presto del giorno dopo.
Mia madre ci lasciò il lettone per poter dormire insieme,ma quella notte non dormimmo affatto,passavamo il tempo a raccontarci vecchie esperienze,le cose che ci piacevano fare ma sopratutto quello che avremmo fatto il giorno dopo quando saremmo arrivate. Riuscimmo a prendere sonno solo a tarda notte quando già era ora di svegliarsi.
Ci alzammo e ci vestimmo con molta ansia e andammo in aereoporto dove già c'erano ad aspettarci i suoi genitori per salutarla.
Salutammo i nostri genitori che ci lasciammo alle spalle, avevamo  16 anni e stavamo per prendere un aereo da sole.
Ketrin non aveva preso l'aereo tante volte quanto lo avevo preso io e per questo motivo era molto agitata e aveva un po' di paura.
Ci sedemmo ai nostri posti e ci allacciamo le cinture di sicurezza,Kety era seduta vicino al finestrino ed io alla sua sinistra.
-" Non vedo l'ora di volare per poter vedere l'alba" mi disse lei mentre guardava fuori.
-"Anch'io non vedo l'ora,deve essere una cosa stupenda vedere l'alba dall'aereo"
Nel frattempo le ruote iniziarono a muoversi e piano piano sempre più veloce,il forte rumore fece spaventare Kety che mi strinse la mano,ma dopo essere decollate si tranquillizzò e lasciò la presa.
Per arrivare in Sicilia ci vuole poco più di un ora emmezza e il tempo volò perso in chiacchiere.
Ad aspettarci c'erano i miei parenti con mia nonna che ci avrebbero prese e portate a casa.
Ci portarono a fare colazione in un bar e mangiammo la classica granita di mandorla e brioches,che ovviamente Kety non aveva ancora mai provato in vita sua .
Arrivammo a casa e ci buttammo sul letto distrutte e stanche,ma disfammo subito le valigie e riordinammo tutto negli armadi,ci mettemmo  il costume e ci buttammo immediatamente in piscina,il caldo era troppo insopportabile.
Pranzammo abbondantemente e qualche ora dopo ci addormentammo entrambe,eravamo troppo stanche per poter resistere fino a sera.
Al nostro risveglio si sentiva il classico profumo dei dolci della nonna e ci alzammo subito,mangiammo le sue delizie e dato che era già tardi ci preparammo per uscire,una serata indimenticabile ci avrebbe aspettate.

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