In foto: Eris
Il volo verso l'Egitto stava per terminare. L'aereo dell'Accademia, fin'ora sconosciuto a molti, era abbastanza comodo, ed essendo incantato volava senza che qualcuno stesse ai comandi, e in caso di tempesta una bolla energetica l'avrebbe protetto, rendendo il volo sicuro anche col maltempo.
L'aereo atterrò nel deserto, e ogni semidio ne uscì fuori con tipici vestiti egiziani.
Ares si avviò con passo deciso verso le Piramidi di Giza, che distavano uno o due km.POV's Himeros
La stanza era completamente buia. Non mangiavo né bevevo da giorni, e il sonno, a causa della costante paura di essere ucciso da un momento all'altro, mi aveva abbandonato.
Sentì la porta aprirsi lentamente e vidi fermo, sulla soglia, una sagoma scura.
La vidi muoversi in avanti, rendendo noto il suo volto.
Era Eris, dea della discordia.
Quando fu a pochi passi da me scoppiò in una risata malvagia,
«Povero nipotino, il tuo paparino ti ha abbandonato?» schioccò le dita facendo apparire una cravatta intorno al mio collo, la afferrò e tirandola avvicinò il mio volto al suo. Il suo sguardo malizioso era ancorato ai miei occhi. Quel momento durò qualche secondo, a segnare la sua fine fu la mia distrazione, sentendo i polsi più leggeri rivolsi a loro lo sguardo e vidi che erano liberi, non avevano più delle catene intorno.
«Che diamine stai facendo? Quali sono le tue intenzioni?!»
«Durante la battaglia ci è stato dato l'ordine di non uccidere nessuno, e così è stato. Ma adesso ho voglia di divertirmi e di far scappare il morto.» sfoggiò un sorriso malvagio prima di schiantarmi al muro con un semplice cenno della mano.
Caddi a terra, ma riuscii a rialzarmi. Le difficoltà non furono minime date la mie attuali debolezze fisiche.
Allungai il braccio destro in avanti e generai una sfera di fuoco scarlatto, che scagliai senza pensarci due volte contro Eris, che però fece dissolvere con un semplice schiocco di dita prima di essere colpita.
«Perché proprio io? Credevo ci fossero buoni rapporti tra noi...o meglio, con mio padre...»
«Tuo padre è quel bastardo che si scopa Afrodite? Allora no, non siamo in buoni rapporti» allungò di colpo il braccio in avanti soffocandomi "a distanza".
Il mio respiro divenne sempre più difficoltoso, fortunatamente poco dopo entrò nella stanza la titanide Teti, che fermò Eris e le disse di seguirla.
Così rimasi nuovamente solo, tra le oscurità di quella stanza.
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L'Erede dell'Olimpo
ФэнтезиLa nascita di una splendida bambina riempie di gioia l'atmosfera olimpica, gioia che però non è destinata a durare, poiché un essere crudele e malvagio rapisce la bambina e la spedisce nel regno dei mortali. Cosa succederà alla bambina, che sola ed...