Occhi blu.

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Mi svegliai urlando, completamente sudata,in un letto che non era il mio.

Qualcuno mise subito a tacere i miei lamenti mettendomi una mano sulla bocca e facendomi smettere di respirare.

Continuai a dimenarmi cercando di allontanarmi dalla persona che probabilmente stava cercando di uccidermi.

Subito dopo la stessa persona senza lasciare la mia bocca si mise sopra di me e cercò di bloccarmi e sovrastarmi con il suo corpo .

Ebbi il coraggio di aprire gli occhi, chi mi impediva di chiedere aiuto era Justin..

Cominciai a sentirmi debole e smisi di dimenarmi sperando che il ragazzo mi avrebbe lasciato prendere aria.

E cosi fece, finalmente tolse le mani e io presi subito un grosso respiro per rimettere aria nei polmoni

'Sei al sicuro'

disse il ragazzo guardandomi dritto negli occhi per trasmetterni sicurezza. 

Presi qualche scondo per ricordarmi di ció che era successo il giorno prima, qualcuno mi aveva dato un sonnifero quando ero nel backstage di justin. 

Pensai a cosa dire e appena le parole mi vennero in mente sputai tutto con velocitá

'Mia mamma,Crystal, i miei amici  mi verranno a cercare e passerai guai grossi'

Il ragazzo non rispose e finalmente scese dal letto lasciandomi libera di muovermi.

Ingoiò la saliva e iniziò a parlare con un nodo alla gola.

'scegli Abigail.. o far dimenticare a tutte le persone che ti conoscono che esisti' prese un respiro..

' o tua sorell e tua madre moriranno e..'

Scoppiai in una risata fragorosa come poteva la mia famiglia dimenticarmi e sopratutto come  potevano fingere cosi facilmente un incidente.

Ma lui come conosceva la mia famiglia?

'non è possibile' pensai ad alta voce

'lo è.. ci sono tante cose oscure al mondo che ancora non conosci'

'sei malato' dissi scuotendo la testa

'comunque se è cosi che la pensi scelgieró io al posto tuo ' sputtó.

Il ragazzo continuo a parlarmi ma smisi di ascoltare le sue bagianate e cominciai a cercare una via di fuga da quella stanza.

C'erano due porte una che portava al bagno e l'altra probabilmente all'uscita della swit inoltre c'era anche qualche finestra sparsa ai lati della camera.

'Allora mi ascolti ?' urlo il ragazzo per attirare a se la mia attenzione

'cosa?' lo guardai

'Io devo andare a fare un paio di cose oggi e tu rimarrai qui ad aspettarmi, se vuoi fatti una doccia e cambiati i vestiti sporchi in bagno ce ne sono di puliti'

'ok' dissi con finto tono da rassegnata che in realtá non ero.

Justin fece per uscire quando mi lanció l'ultima occhiata

'dopo aver finito se ti annoi guarda la tv ma se provi a  scappare giuro che te la faró pagare'.

Il ragazzo uscii e chiuse a chiave la porta dietro di se curandosi che non fosse un eventuale via di fuga.

Aspettai di sentire i suoi passi in lontananza quando mi diressi subito alle finestre.

Aprii la prima, eravamo sicuramente ad un piano molto alto credo il quinto e la vista era spaventosa, sotto la finestra pero c'era un balcone ma sarebbe stato troppo rischioso scendere da li cosi successivamente mi diressi verso le altre, ancora peggio.

Serial Killer for fameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora