Affacciata al vetro scruto combacianti gocce
Sembrano unite quanto tu alle mie cosce
Non mi muovo dalle cose
Ma per te smuovo l'anima
Riempio le mie fosse
Stringo le tue costole
Che si intravvedono dal derma
Dolce la tua presa melma
Fredda aria invernale già a settembre
Sto in equilibrio sulle certezze
Comuni
Fanculo i luoghi comuni
Lo so che non siamo comuni
Comunque tutto comune
Noi esercitiamo la stessa passione
Attrazione emozione
La chiami "sconsiderazione"
Questo fremore tremante tepore
Dissipato nell'etere
Sciolto tra lampi
Carnoso concedere
Di essere e darci
Guardo alla bellezza
Nella tua interezza
E nei tuoi dettagli
Mi hai resa me stessa
Quindi grazie,
E a domani