cassetta 6

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Arrivai a scuola e notai che alessandro stava per esser investito da Fabio e la sua compagnia.

Vidi anche Alessandro infuriarsi molto con loro.

"Hey amico, stai calmo" gli dissero con aria ironica.

"Sono calmissimo" disse con un tono per niente convincente.

Finirono per picchiarsi, ma ad interrompere il loro litigio arrivò in men che non si dica il preside.

Furono portati tutti e due in presidenza.

Alessandro aveva dei lividi enormi sulla faccia.

Vi ricordate di quel gioco, che si faceva a San Valentino per raccogliere fondi per la scuola.

Esatto!

"Oh my dollar valentine"

Facevi un test ed automaticamente comparivano le cinque persone che avrebbero potuto fare al caso tuo.

ed ottenevi numero di telefono del tuo fidanzato/a ideale.

Bello, no?

Era diviso in due parti: descrivi te stesso e descrivi la persona che vorresti avere al tuo fianco.

Facendo il test mi resi conto di star descrivendo una persona ben precisa...

Visto che tutte le mie risposte erano riferite ad una certa persona, molto probabilmente quella persona sarebbe comparsa nella classifica.

Ma non fu questo il caso.

Non c'era corrispondenza.

Magari non era colpa ma.

Magari nessuno di noi sa chi è realmente.

Forse siamo più o meno quello che appare.

Forse nessuno di noi è quello che sembra.

"Hey Federico, come va?" disse raggiante.

"Vaffanculo, non sono fatti tuoi, piuttosto ridammi la mia bicicletta" dissi freddo.

"Te la ridarò quando sarà il momento, ok?" rispose.

Vaffanculo.

Alessandro venne accompagnato dalla vicepreside e l'aggressore venne sospeso per tre giorni.

Anche un altro giochino ha permesso che io conoscessi il protagonista di questa cassetta.

Ogni settimana la professoressa di comunicazione vuole che ogni nostro compagno scriva un complimento e lo metta dentro una bustina di carta con scritto in alto il nome della persona a cui fare il complimento.

Ero lusingata di aver ricevuto il tuo, Marco.

Benvenuto nella tua cassetta.

perchè sei dentro? 

te lo spiego subito.

Ti ricordi "Oh, my dollar Valentine"?

Mi chiesi di uscire.

Ero contenta, mio padre mi aveva dato anche la macchina per venire al nostro appuntamento.

Solo che tu decisi di non venire 

E dopo una, due ore di attesa decisi di andare fuori e fu proprio in quel momento in cui tu feci la tua grande comparsa nel locale.

Non eri solo, c'erano anche i tuoi amici. 

Alla fine grazie ad uno dei tuoi amici, ho scoperto che mi avevi invitato soltanto per una scommessa.

Che bella persona che sei.

Non ti vergogni?

Non ti fai schifo?

Scoppiai in lacrime.

Ma a te non importava niente, vero?

Il tuo amico Zaccaria venne da me e cercò di tranquillizzarmi.

Ma non mi interessava.

Il giorno dopo sei venuto da me chiedendomi scusa, ma sappi che quello che hai fatto non verrà mai perdonato.

Sentititi in colpa.

Ogni giorno, il mi stato d'animo andava sempre peggio, non uscivo né comunicavo più con qualcuno ormai.

Andava sempre peggio.

La mia cassetta sembrava non arrivare più.

Sono stufo.

Prima o poi la farò finita

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 11, 2017 ⏰

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