trovai tredici cassette...
Mi ricordai che mio padre quando dipingeva o leggeva ascoltava la musica con uno stereo portatile che leggeva anche le cassette.
Lo trovai in cantina, lo presi e inserii la prima cassetta.
e...
ciao sono Chiara, Chiara Ferragni.
Oh merda.
Esatto.
Non smanettate sul... qualsiasi cosa state usando per ascoltare.
Sono io.
In diretta stereo.
Nessuna replica, nessun bis e questa volta assolutamente nessuna richiesta.
Mangia qualcosa e mettiti comodo.
Perché sto per raccontarti la storia della mia vita, anzi più precisamente dei motivi per cui è finita.
E se tu hai queste cassette...
...è perché sei uno dei motivi
Oh cazzo, cosa posso aver mai fatto?
Le regole sono molto semplici c'è ne sono solo d-
in quel momento mi sentii toccare la spalle.
Era mia madre
"Cazzo! cosa ci siamo detti sulla privacy, mamma" urlai.
"Scusami ma eri talmente preso da quel coso lì... Cosa stavo ascoltando?" chiese.
"Niente, sono cose per una ricerca di storia!" mentì.
"le cassette sono storia ormai" rise lei.
Se ne andò sbattendo la porta e appena finì i compiti scesi giù in cucina.
"Devo andare da Luigi per la ricerca, siamo insieme." dissi.
"Adesso ceniamo tra mezz'ora!" esclamò lei
"Mi scaldo qualcosa più tardi" la rassicurai prima di chiudere la porta e prendere la mia bici e andare da Luigi.
Avevo solo un obiettivo: prendere il walkman a Luigi.
Lo trovai con suo padre intento a riparare un'auto.
Ci ritrovammo a parlare del suicidio di Chiara.
"Se solo ti azzardi a fare una cosa del genere a me e a tua madre ti resuscito e ti ammazzo" disse con nessuna ironia il padre di Fabio al figlio.
Con la scusa di testare il funzionamento della macchina allungai la mano verso il portaoggetti e presi ciò che mi serviva.
Lo misi in tasca e presi la bici, ma la voce di Luigi mi fermò.
"Hai qualcosa di mio?" chiese.
Cazzo mi ha già scoperto? pensai
"No cosa dovrei avere?" domandai spaventato
"Le chiavi della mia macchina" rispose.
"Ah sì scusami!" dissi sollevato.
Presi la bici e andai nel parco più vicino
le regole sono molto semplici sono soltanto due
1.ascolti
2. appena finito di ascoltare tutte le cassette, riavvolgi i nastri e passi alla persona successiva.
Ah, nella scatola credo di aver messo anche una cartina.
Lo so ancora antichità, niente Google maps.
Potete are quello che volete: dire "ancora le cartine... mio nonno le usava" oppure buttarla via e tanto io non lo saprò mai.
O forse sì.
Comunque non riuscirete a non prendermi sul serio, come avete già fatto.
Io non l'ho mai fatto!
Detto questo una macchina non si accorse che stavo arrivando, ci scontrammo, e io caddi dall'altra parte della strada.
Avevo una ferita in fronte che sanguinava, non poco.
Mi alzai dolorante e per fortuna dove ero caduto non era lontano da casa mia.
Appena entrai in casa mia madre non perse tempo a spaventarsi per la mia ferita in fronte, ma io non mi feci medicare.
Non me lo meritavo per quello che ho fatto a Chiara.
Tornai in camera e mi sdraiai sul letto.
Se unisci il punto uno e il punto 1 e il punto 5 della mappa ti troverai davanti alla mia vecchia casa dove ho dato la mia prima e unica festa.
Dove ho conosciuto te Fabio Rovazzi, il protagonista di questa prima cassetta.
La mia migliore amica Giulia doveva trasferirsi a Torino, era l'unica vera amica che avevo e vederla partire è stato quasi un trauma.
Avevamo fatto una scommessa: lei si sarebbe messa con te, Fabio e io con Ceskiello.
Ceskiello non mi calcolava nemmeno, ma tu, Fabio continuava guardarmi.
Il tuo sguardo mi rassicurava.
Avevo un piccolo lavoretto in segreteria quindi sapevo perfettamente dov'eri alla 5 ora.
Dopo ci sentivamo sempre al telefono e facevamo il gioco dei due treni per non far capire a mia madre che dovevamo vederci.
Dopo l'autorizzazione di Giulia, finalmente sono uscita con te.
Mi hai portato al parco e mi scattavo diverse foto sullo scivolo.
Peccato che hai deciso di condividerne solo una: una foto che fa vedere perfettamente le mie mutandine.
Da quel giorno venni considerata una puttana da tutto l'Istituto.
È per questo che sei nella cassetta.
Grazie per avermi rovinato la vita, Fabio.
La cassetta finì così, ero traumatizzato.
Come poteva Fabio fare una cosa del genere?!
Dopo due ore mi addormentai.
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Tredici || fedez ferragni edition
Roman pour AdolescentsChiara Ferragni è una ragazza che decide di suicidarsi, ma prima di farlo registra 13 cassette con i nomi e le motivazioni che l'hanno spinta a compiere questo folle gesto come reagirá Federico, uno dei suoi migliori amici...?