L'interno del tempio di Vulcano era un misto di solennità e bellezza. Ramfis, il Gran Sacerdote, aveva cosparso nell'aria incensi profumati, mentre attorno a lui le sacerdotesse danzavano a ritmo di una musica che suggeriva gloria e onore. Poche persone presenti, pochi testimoni della scelta di Iside.
Inginocchiato dinanzi al Faraone, Radamés appariva distante con la mente. Teneva lo sguardo basso e il capo chinato. I capelli corti erano nascosti dall'elmo luminoso e splendente, di bianco ed oro. Gli altri soldati lo guardavano, dalle file dietro, con espressioni che andavano dalla gioia, all'invidia e infine all'indifferenza. Amneris gli osservava, dall'alto del tempio, da una balconata dedicata ai membri della famiglia reale. Sul volto della giovane principessa si leggeva solo fierezza. Nessun soldato sarebbe mai stato meglio di Radamés per vestire l'Egitto di onore e gloria. Era certa che sarebbe tornato vittorioso da quella battaglia che sarebbe insorta sul deserto cocente.
Amneris assisteva alla cerimonia con attenzione, in una posa da vera regina. Le mani posate sul marmo della balconata, lo sguardo rivolto ai presenti assorti e il corpo posto vicino al marmo freddo. I veri boccoli neri erano nascosti da una parrucca, la tunica bianca che indossava era la più bella del suo guardaroba, con tanto di perline dorate sul corpetto e un lungo spacco dalla vita in giù, mostrando le gambe fine e aggraziate. A chiunque, in quel momento, sarebbe apparsa come una Dea. In molti l'avevano chiesta in sposa, ma suo padre pretendeva che lei fosse data in moglie al migliore degli uomini che l'Egitto potesse avere. E in tanti anni che risiedeva a Menfi, Amneris ne aveva conosciuto –e continuava a conoscerne- solo uno: Radamès. L'uomo più aitante e valoroso dell'intero Egitto.
<< Principessa? >> La voce di Rafa, la trascinò nuovamente alla realtà. La più anziana del suo seguito, colei che era stata come una madre da quando la sua era venuta a mancare, era apparsa alle sue spalle. Con tutto che fosse in età avanzata, sapeva conservare ancora parte della sua bellezza. Partendo proprio dagli occhi bruni e piccoli e dalla pelle caramellata.
<< Avevo chiesto di non essere disturbata, Rafa. Qualsiasi cosa sia, può attendere. >> Rispose, senza voltarsi ad osservare la donna e mantenendo il suo sguardo su Radamés. Sulle sue spalle era stata messa una cappa dorata e il Faraone gli stava consegnando una nuova arma, affinché Iside lo protegga in battaglia.
Rafa ignorò la risposta della sua principessa. Solo lei avrebbe potuto farlo, se fosse stata un'altra normale schiava sarebbe stata già frustata per la sua insolenza. Avanzò verso di lei, accostando la sua bocca all'orecchio incorniciato da una trecca della parrucca. << Ho notizie riguardanti il vostro soldato. >>
Amneris si voltò verso la donna. Adesso aveva la sua completa attenzione. << Ebbene? >>
Rafa guardò in basso, come a voler memorizzare la figura di Radamés –che aveva visto si e no due volte- e tornò a guardare la giovane, iniziando a parlare: << Sembra che sia tornato piuttosto tardi nei suoi alloggi, ieri sera. Alcuni soldati l'hanno sentito parlare nel sonno, hanno sentito un nome femminile: Aida. >>
Amneris strabuzzò gli occhi. Nessuna delle schiave del suo seguito aveva quel nome ma poteva comunque essere una delle amanti del Faraone. << Chiedi a Gheda se nell'harem c'è una donna con quel nome. Se la risposta è sì conducila nei miei appartamenti. >> Con una lieve reverenza, Rafa scomparì avvolta da i veli della sua tunica. Quella, pensò la figlia del Faraone, era l'unica spiegazione possibile del perché Radamés non la guardava, non dava a lei nessuna particolare attenzione. Doveva essersi invaghito di una delle donne del padre. Mentre la cerimonia per l'investitura giungeva al termine, Amneris poté vedere il volto di Radamés. Su di esso vi passò un'ombra che riuscì a vedere chiaramente, anche a quella distanza. Non era la preoccupazione della guerra, era una donna che vedeva riflessa. E non era lei.
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Aida - La regina ribelle
Historical FictionAida, figlia del re d'Etiopia, viene rapita dall'esercito del re Egiziano e condotta come schiava in Egitto. Proprio adesso che credeva di aver raggiunto il massimo della sua felicità, è ignara dell'inferno che quella terra, così simile alla sua ma...