Capitolo 1 Hermione

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Degli scricchioli mi fanno sobbalzare. Pian piano stropiccio gli occhi e mi rendo conto di essermi addormentata con un libro tra le mani per l'ennesima volta.
Storia di Hogwarts come al solito, aperto nel mio capitolo preferito.
Chiudo il libro e comincio a cercare la bacchetta, che di solito tengo nel piccolo tavolo accanto al letto, ma non la trovo. Mi stiracchio e sporgo la testa sotto il letto per vedere se è finita lì. Ho indovinato! Eccola a terra tra polvere e altri vecchi oggetti.
Qua sotto c'è veramente di tutto; non è da me lasciare roba vecchia in giro, dovrò rimediare al più presto.
La raccolgo e illuminando di poco la mia parte della stanza mi sistemo i capelli e mi vesto.
Dopodiché raccolgo il necessario per la mattinata, saluto Grattastinchi e oltrepasso la signora grassa.

Nei lunghi corridoi e scale di Hogwarts, incontro un gruppo di studenti del primo anno alle prese con una mappa che stanno rigirando da ogni parte.
Mi ricordano Ron e Harry quando arrivavano in ritardo perché persi dentro il castello; così mi avvicino e mi offro di condurli alla sala grande.
«Granger ora aiuti i piccoli studenti in difficoltà?» Mi volto e davanti a me Malfoy e Zabini sghignazzano.
Non gli faccio caso e i bambini del primo anno mi seguono ancora smarriti.
«Bambini io non mi fiderei di una sanguemarcio» Grida Malfoy mentre ci allontaniamo.
«Chissà dove vi sta portando!» Aggiunge Zabini ridendo ancora di più.
Avrebbe anche una bella risata quel ragazzo...ma è estremamente maleducato.
Finalmente li seminiamo e i piccoli grifondoro mi ringraziano.
Mi siedo in un posto libero in attesa di Ron, Harry o qualcuno con cui parlare.
Mentre consumo il mio pane tostato sento gli occhi dei serpeverde addosso. Mi volto verso il loro tavolo ma tutti fanno finta di niente.
L'odio tra grifondoro e serpevrede è noto ormai da secoli e con il tempo non sembra affatto migliorato. Imbarazzata dagli sguardi fissi su di me inizio a mangiare.
È diventata un'abitudine ingozzarmi di cibo nei momenti sgradevoli, un po' come fa Ron ma lui si abbuffa indipendente dal tipo di situazione.

«Ciao Hermione!» Lo stavo appena rammentando ed eccolo qua! Mi saluta insieme agli altri, i loro sorrisi mi rimettono a mio agio.
«Finalmente ragazzi» Ci raggiunge anche Ginny. È sola e Dean, il suo ultimo fidanzato, sta seduto accanto a Seamus da un'altra parte.
«Hanno litigato» Mi sussurra Harry all'orecchio; nel suo tono c'è un filo di felicità.
Osservo Ginevra che non sembra per niente triste o delusa...mi chiedo cosa sarà successo.
«Bene allora andiamo?» Chiede Ron più allegro del solito.
«Ma se ti sei appena seduto?» Esclamo confusa.
«Sta solo cercando di mascherare l'ansia che ha per la partita» Mi sussurra Harry rivolgendo un sorriso al suo amico. Manca una settimana alla prima partita di quidditch di quest'anno e, il povero Ron è già in ansia.
«Nient'affatto» Ribatte turbato. Comunque sia ci avviamo nel sotterraneo per la lezione di pozioni.

Scese le ripide scale, entriamo in classe, dove ancora non c'è nessuno eccetto Lumacorno.
«Buongiorno ragazzi!» Il professore inizia a lusingare Harry, complimentandosi con lui per la perfezione con cui ha svolto il compito per casa.
Io e Ronald ci guardiamo entrambi a disagio; così faccio finta di controllare i miei libri nello zaino. Dove è il mio zaino? Mi guardo intorno controllando sotto i banchi, le sedie, sugli scaffali.
«Cosa succede Hermione?» Ron sembra aver notato l'espressione spaventata sulla mia faccia.
«Ho dimenticato il mio zaino alla sala grande» Sono sicura sia andata così, non c'è altro modo.
«Il tuo zaino?» Domanda.
«Si Ron il mio zaino!»
«Ma vuoi dire quella sacca di pelle che sembra appartenere alla mia bisnonna?» Ridacchia e lo guardo male perché non c'è tempo di scherzare. Si tratta del mio zaino e quindi dei miei libri e delle mie cose personali.
Risalgo le scale e fermo Ron quando tenta di seguirmi.
«No, no no tu aspetta qui!»
«Posso aiutarti Hermione» Ron insiste ma lo caccio via, ha già peggiorato la situazione.
Arrivo al tavolo di Grifondoro. Il mio zainetto è sotto la mia sedia dove lo avevo lasciato; lo raccolgo controllando che ci sia tutto. Non manca niente...ma qualcuno ha fatto cadere dentro una pergamena pulita.
La prendo tra le mani, la giro dall'altra parte e con mia grande sorpresa scopro che ci sono delle scritte.
La faccio scorrere tra le dita prima di leggere...Forse è uno scherzo di Fred e George? Non succede nulla di strano così inizio a leggere le piccole frasi scritte con una calligrafia perfetta:
Cara Hermione Granger
Sperando che questa lettera non finisca nelle mani sbagliate, ti porgo innanzitutto i miei più cari saluti.
Ho sempre desiderato conoscerti...sei sempre stata una ragazza interessante e quest'anno in particolare sei bellissima; non vedevo l'ora di tornare a Hogwarts per vederti di nuovo e così con il tempo ho preso coraggio e ho scritto queste piccole frasi per strapparti un sorriso.
Attendo una tua risposta.
P.S infila la tua lettera in un libro e lascialo in biblioteca su uno scaffale o sopra un tavolo...
Uno strano calore invade il mio corpo, controllo ogni parte della pergamena e tento qualche incantesimo per capire chiunque l'abbia scritta. Niente. Non funziona nulla. Penso che sotto ci sia un tranello, e non sarebbe il primo visto che nessuno mi ha mai considerata abbastanza.
Torno alla lezione di Lumacorno con un po' di ritardo.
«Scusi il ritardo professore» Balbetto un po' imbarazzata e nella fretta faccio cadere un libro dal mio zaino. Mi scuso ancora e Ron ridacchia.
«Granger cosa nascondi?» Zabini afferra la lettera che è scivolata a terra insieme al libro.
«Ridammela!» Non mi importa se sto gridando durante una lezione perché nessuno al di fuori di me deve leggere quella pergamena. Cerco di strappargliela di mano ma Malfoy mi precede.
«Cara Hermione Granger» Inizia a leggere divertito, fino a quando Lumacorno si alza dalla sua sedia e viene verso di noi.
«Silenzio! Signorina Granger, se non le dispiace può andare a sedersi insieme alle sue cose» Il professore rivolge un rapido sguardo alla lettera e poi me la porge.
Il resto dell'ora procede nel peggiore dei modi; non sono riuscita ad arrivare nemmeno a metà dell'antidoto assegnato da Lumacorno e, continuamente i due serpeverde mi sussurrano insulti tipo «Granger ti scrivi lettere da sola?» o «Hai trovato un altro tuo simile? Denti da coniglio il resto cervello?»
Quando la lezione finisce corro in sala comune a riporre al sicuro la pergamena misteriosa. Per fortuna Harry e Ron non hanno fatto troppe domande e me la sono cavata raccontando di una vecchia lettera ritrovata tra i miei appunti.

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In questo primo capitolo ho voluto mettere in risalto i problemi che Hermione ha con certi compagni di scuola, che saranno presenti in tutta la storia e influenzeranno i fatti.
Spero vi piaccia❤️

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