"Buongiorno signora Granger."
Un ragazzo dai capelli marrone chiaro e occhi verdi salutò Hermione titubante.
"Buongiorno..tu sei?"
"Sono il nuovo stagista, mi chiamo Mark. Lieto di conoscerla."
Le porse la mano e lei la strinse con decisione.
"Spero che tu sia migliore di quello vecchio, era fin troppo negligente per i miei gusti. Io accetto solo lavoratori e lavori diligenti e accurati.
Però tranquillo, al di fuori di ciò, non sono troppo severa."
Sorrise gentilmente al ragazzo.
"Vedrà che non la deluderò signora Granger."
"Non chiamarmi signora sono single, o meglio, divorziata."
Il ragazzo la guardò stupito ma nascose questa sue espressione chinando il capo in cenno d'assenso.
In effetti lo stupore di Mark era totalmente giustificato, come poteva un uomo lasciarsi scappare una donna così affascinante e intelligente come Hermione Granger.
Perché in questi 10 anni lei era diventata questo; una famosissima donna di carriera, astuta, determinata, ma anche bella, buona, e una tra le donne più desiderate del modo magico.
Il suo carattere non era cambiato molto, anzi, era stato proprio quello a portarla così in alto.
L'unica cosa che era cambiato un po' era il suo cuore.. rimaneva sempre una Grifondoro passionale ma aveva imparato che l'amore non era come lei lo pensava quando era ragazza.
"Signorina Granger?"
La mora tornò dai suoi pensieri e poggiò lo sguardo sul giovane.
"Si, scusa non ti stavo seguendo."
"Le chiedevo se potevo esserle utile in qualcosa."
"Si.."
Prese dei fogli da un cassetto della scrivania.
"..Stampa questi, però fa attenzione, sono messi in ordine cronologico."
Uscendo dall'ufficio Mark si scontrò con un uomo alto dai capelli neri ed occhi marroni, il co capo dell'azienda.
"Buongiorno signor Stek."
"Buongiorno e buon inizio di stage caro."
L'uomo entrò nell'ufficio chiudendosi la porta alle spalle.
"Ciao Hermione, come stai oggi?"
Si sedette all'altro lato della scrivania.
"Abbastanza bene fino ad ora Christian, perciò spero che tu non sia qui con brutte notizie."
Christian sospirò e guardò la mora con occhi che affermavano tutto il contrario di quello che lei sperava di sentire.
"Beh.. dipende da come guardi la cosa.
Potrebbe essere un modo per ampliare i nostri orizzonti, imparare ancora più cose, espanderci...."
"Più che espanderci fonderci non è vero? Dobbiamo unirci con l'altro tribunale quindi.. è deciso."
Hermione si buttò sullo schienale della sedia sbuffando.
Era il capo, insieme a Christian, di una grandissima azienda di avvocati e giurisprudenza del modo magico.
L'unica azienda che poteva arrivare a competere con loro, era proprio quella con cui presto si sarebbero fusi.
Tutto questo stava succedendo perché il capo dell'altra azienda, un uomo misterioso e ricco, aveva deciso di comprare il loro tribunale viste le buone entrate di denaro che raggiungeva.
Nessuno sapeva chi fosse il capo, però anche a distanza sembrava fare un buon lavoro.
Tutti, ma proprio tutti, sapevano che era un uomo fin troppo scaltro.
Difendeva sempre le persone che erano dalla parte del torto, gente che commetteva crimini e non voleva pagarne le conseguenze.. esattamente il contrario della tipologia di persone che difendeva l'azienda di Hermione e Christian.. infatti molto spesso si erano trovati a scontrarsi nei tribunali.
"Non è stata una nostra decisione e lo sai. Queste persone sono fatte così, essendo piene di soldi comprano qualsiasi cosa gliene possa procurare degli altri. Però sta tranquilla, vedrai che non sarà così disastroso come pensi."
Christian poggiò la sua mano su quella di Hermione, e con l'altra iniziò ad accarezzarle una guancia.
"Io non voglio difendere persone che non si meritano nemmeno l'ossigeno, non posso.. è qualcosa che non riesco neanche a pensare!"
"Non succederà infatti, ha già tanta gente che difende quei mostri nella sua azienda, a noi ci avrà comprato perché gli serviva più varietà di clientela e sa che da noi vengono le persone oneste.
Poi ci sono io, non ti lascerò sola."
Le mise due dita sotto al mento e le alzò il viso verso la sua direzione.
La guardò con affetto e poi la baciò, un bacio dolce e rincuorante.
"Christian ricordati che non stiamo insieme, io non voglio che tu ti faccia prendere troppo.. questo non è nulla di serio."
"Lo so Hermione, vale lo stesso per me."
Lui la prese e la fece sedere sulla scrivania, mettendosi tra le sue gambe.
Continuarono a baciarsi sempre con più passione.
DRIN DRIN DRIIN
"È il tuo Chris."
Hermione alzò gl'occhi al cielo mentre Christian rispose al telefono.
"Pronto.. si ohh, salve.
Ora?
Certamente.. scendo subito."
Attaccò con un sorrisetto sul volto, svegliando la curiosità di Hermione.
"Chi era?"
"Ora lo scoprirai, sto scendendo proprio a prendere questa persona."
"Ma è una cosa bella o brutta?"
Una scintilla attraversò i suoi grandi occhi marroni.
"La definirei più una cosa nuova."
Scoppiò a ridere nel vedere l'espressione nervosa sul volto di Hermione.
Chris si avvio alla porta sistemandosi la cravatta ed i capelli.
"Vedrai che non sarà così male, cerca di sorridere adesso."
Dopo questa frase che mandò alle stelle la curiosità di Hermione, se ne andò.Hermione era ancora seduta di spalle alla porta controllando alcune pratiche, quando sentì bussare alla porta.
"Avanti"
Disse senza neanche voltarsi pensando che fosse Mark.
"Hermione, lui è il nuovo proprietario della nostra azienda Legge e Giurisprudenza Magica."
La voce di Christian ruppe il silenzio che regnava nell'ufficio.
A quelle parole Hermione spalancò gli occhi e si girò, vedendo qualcosa, o meglio qualcuno, che non si sarebbe mai aspettata.********
Lasciate una stellinaaa
-Aivalf
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Fuoco&Acqua
Fanfiction"No Granger stammi lontana." Draco indietreggiò come se la grifona fosse fuoco ardente e potesse sciogliere il suo ghiaccio. "Sta tranquillo Draco, andrà tutto bene.. mi senti? Tutto bene..." Il biondo era paralizzato, la guardava e poi distoglieva...