three
"Cazzo, correte!" Seokjin urlò.
E loro lo fecero.
Yoongi si girò rapidamente sui suoi talloni, il suo cuore palpitava all'impazzata mentre i pensieri percuotevano furenti la sua testa. Con la coda dell'occhio, vide Jimin perdere l'equilibrio, il quale cadde immediatamente a terra con un grande tonfo. L'ansia di Yoongi gli strisciò su tutto il corpo, percependo piccoli brividi trapassargli le vertebre e velocemente si voltò alle sue spalle, andando ad aiutare il ragazzo ad alzarsi. Jimin rilasciò dalle labbra un sospiro tremolante, il petto bruciava per l'aria gelida che gli entrava in corpo. Si alzò traballante sui suoi piedi e spinse debolmente Yoongi lontano da sé, come se gli stesse dicendo di andare via.
Yoongi scosse la testa ignorandolo e mise il braccio di Jimin sulla sua spalla per sostenerlo; il suo corpo era in preda a piccoli spasmi per il dolore. Jimin non disse nulla.
"La porta non si apre, cazzo!" Urlò Taehyung, ruotando il pomello energicamente, ma senza avere successo. Sbatté il pugno in preda alla rabbia contro la porta, poggiando la fronte rassegnato per l'inutile sforzo.
"Mi stai prendendo in giro," Yoongi sentì Seokjin sussurrare sotto voce, con il fiato caldo contro le sue mani a sfiorare il viso. Guardò il più vecchio provare a girare il pomello, ma, anche stavolta, l'azione non andò a buon fine. Seokjin ingoiò grossamente il groppo di saliva, iniziando a forzare il pomello della porta, girandolo più vigorosamente ad ogni secondo che passava.
"Questo non sta succedendo davvero," Hoseok camminava avanti e indietro nel panico. "Questo non sta fottutamente succedendo!"
Yoongi si avvicinò rapidamente alle finestre. Cercò di aprirla, tirandola il più possibile, ma questa non si mosse nemmeno di un millimetro. Roteò gli occhi, e procedette a mettere più forza nella presa, ma bofonchiò quando nuovamente non si smosse. Si morse il labbro inferiore, nervoso, e tentò ancora, ma tutto quello che ottenne era unicamente del dolore lancinante alla mano.
Hoseok lo spinse via freneticamente - Yoongi sapeva che il giovane non volesse farlo di proposito - e provò ad aprire la finestra per conto suo; il petto gli si muoveva a scatti per i piccoli respiri che prendeva e le gambe gli tremavano con costanza, ma non ebbe neanche lui nessun risultato positivo. Digrignò i denti esercitando più forza, facendosi male ad entrambi i palmi delle mani. Dopo ulteriori tentativi, l'esausto giovane ansimò con la disperazione che incombeva nella sua testa. Cominciò a sbattere il pugno contro il vetro della finestra, ripetutamente.
"Yoongi, prendi il tuo telefono e chiama qualcuno che ci aiuti," disse d'impulso Seokjin. "Voi altri trovate qualsiasi cosa ci possa servire per rompere quelle maledette finestre."
Immediatamente Yoongi pescò il telefono dalla tasca dei pantaloni mentre gli altri si accinsero alla ricerca. Con le dita agitate si affrettò a digitare il numero sulla tastiera del telefono, tremando di tanto in tanto dalla paura. Collocò il cellulare vicino all'orecchio e, deglutendo il piccolo fiotto di saliva, ascoltò il telefono squillare.
"911, qual è l'emergenza?" I suoi occhi si illuminarono.
"C'-c'è un assassino e noi stiamo provando ad uscire fuori da questa casa, ma l'unica uscita non vuole aprirsi e non sappiamo cosa fare, e-"
"Signore, prenda un lungo respiro. Per favore, mi dica il suo nome e la locazione, saremo al più presto lì-"
La voce iniziò a deformarsi.
"P-pronto?" Yoongi domandò scosso, mentre la voce dall'altra parte continuava a distorcersi, andandosi a sostituire con un fastidioso ronzio. Il cuore di Yoongi iniziò a pompare al semplice suono, la chiamata si era vaporizzata come nulla. Si voltò, guardando Seokjin come per rassicurarsi, ma rimase congelato sul posto. La voce nel telefono continuava a disturbare il suo udito con quel fastidioso ronzio.
La linea morì.
Yoongi impallidì nel voltarsi a guardare Seokjin, la cui espressione corrispondeva alla stessa di Yoongi.
E poi sentì il trascinamento. Proprio come la volta precedente.
Ma no, questa volta... non sembrava qualcosa di pesante. Questa volta, suonava come se fosse metallo. Yoongi poteva sentirlo - poteva sentirlo veramente bene. Veniva trascinato sul pavimento in modo strano. Pareva essere affilato ed era anche stridulo. Yoongi si congelò sul posto all'udir quel rumore.
Si stava avvicinando.
Sempre più vicino.
Il forte rumore di vetro distrutto raggiunse le orecchie di Yoongi in un'istante. Il nitido trascinamento si arrestò immediatamente. Yoongi sobbalzò, voltando lo sguardo verso la fonte di quell'improvviso rumore. Taehyung stava ansimando lievemente mentre fissava i frammenti di vetro disperdersi lungo il pavimento, teneva nella mano un'arma. Gli occhi di Yoongi si trascinarono lungo la mano del più piccolo, le iridi si allargarono e vide il sangue tracciare la sua mano e arrivare a toccare il pavimento.
"Taehyung, la tua mano-"
"Non me ne frega un cazzo, hyung!" Taehyung urlò impaziente. "Dobbiamo uscire da qui!"
La luce iniziò a vacillare.
"Merda," disse Seokjin, aiutando immediatamente Jimin ad alzarsi. Yoongi lo prese come un segno per iniziare a correre, e così lo fece.
Tutti lo fecero.
Hoseok fu il primo a salire, ma non corse, no, non lo fece. Rimase lì, aspettando che il resto degli altri facessero la stessa cosa. Taehyung scosse vigorosamente la testa, dicendogli di andare appena fosse salita la prossima persona - Jimin. Hoseok scosse la testa, un'espressione terrorizzata era intonacata sul suo volto. Era chiaro non volesse lasciarli lì.
"Vai!" Taehyung urlò. "Saremo subito dietro di te, te lo prometto."
Seokjin lo seguì. Hoseok si mosse con esitazione con Seokjin e Jimin al seguito, incerto. I loro passi incrementarono velocità, iniziando a correre.
Yoongi risentì il trascinamento.
"Merda!" Maledì Taehyung, "Hyung, veloce!"
Yoongi attraversò di fretta la finestra, voltandosi verso Taehyung. Il suo cuore batteva ad un ritmo insolito. Il giovane stava lottando contro se stesso; si sforzò a salire, cercando di usare le sue mani come supporto, ma riusciva solamente a sussultare in risposta ai piccoli movimenti compiuti. Troppo doloroso, il sangue continuava a fuoriuscire dalla ferita della mano.
Yoongi cercò di avvicinarsi il più possibile verso di lui, avvolgendo le braccia del giovane attorno al suo collo. Tentò, in un unico tentativo deciso, di alzare Taehyung dal pavimento, ma l'uscita era troppo alta per arrivarci. Yoongi brontolò, provando ad ignorare la crescente inquietudine che sentiva. Taehyung, leggermente ansimante, cercò di usare i suoi piedi in uno slancio per spingersi verso l'alto, mentre si teneva strettamente a Yoongi.
Non stava funzionando.
Yoongi sentì la presa di Taehyung allentarsi dal suo collo. Il giovane sembrava aver smesso di provarci. "Vai."
Yoongi scosse la testa, lacrime frustrate minacciavano d'uscire dai suoi occhi. Impugnò la mano di Taehyung violentemente, rifiutandosi di lasciarlo andare.
E poi sentì uno sfregio da dietro di sé.
Yoongi impallidì.
"Corri." Taehyung pronunciò debolmente.

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killer killer | bts
FanfictionUn semplice gioco non doveva portare ad una serie di omicidi. ___ Translate by urladalbalcone