La Maledizione (Severus Piton -Harry Potter- genere SEVERITUS)

Capitolo 3 - Il Legame-

L'aria dell'infermeria era piuttosto greve. Dopo aver sostenuto un estenuante confronto con il suo maestro di pozioni, Silente si era spostato al fianco del giovane Grifondoro in attesa che si ridestasse. Madama Chips si era rintanata nel suo ufficio in cerca di risposte, Piton invece se ne stava immusonito sul suo letto, con il tomo dei Malfoy tra le mani. Aveva letto e riletto la parte che descriveva in maniera davvero poco esaustiva la maledizione Combinatum sperando di trovare qualcosa che fosse sfuggita al preside, cosa alquanto improbabile, ma era la sua unica speranza. Occasionalmente lanciava qualche occhiataccia sulla branda accanto alla sua, dove giaceva il marmocchio sopravvissuto, continuava a chiedersi come era potuta verificarsi una tale sventura. I suoi pensieri furono interrotti dai mormorii di Potter. A breve finalmente si sarebbe svegliato, a quel punto l'infermeria sarebbe divenuta più rovente dell'inferno. Una buona parte di lui voleva allontanarsi immediatamente dall'arrogante ragazzo che era nato solo per rendere miserabile la sua vita, ma dall'altra voleva godersi la scenata che avrebbe inscenato una volta appresa la situazione. Ah sì, voleva assistere solo per poterlo rinfacciare al vecchio, e per ripetergli per l'ennesima volta che si sbagliava sul conto del suo protetto. Si perché nelle ultime due ore, Silente aveva intrapreso quasi una crociata, per cercare di convincerlo inutilmente, che il suo perfetto e magnifico eroe Grifondoro avrebbe compreso e accettato la situazione molto meglio di come aveva fatto LUI! Ah figurarsi impossibile! Infatti lui era certo del contrario. Fissò il preside che era in trepidante attesa. Ah, sarà anche il tuo prezioso pupillo Albus, ma io lo conosco meglio di te! Resterai profondamente deluso quando scoprirai che Potter avrebbe preferito essere maledetto dal Signore Oscuro in persona piuttosto che essere legato a me?

" Ehm...Ma...Oh no! Non di nuovo!" farfugliò Harry. Ormai frequento più spesso l'infermeria che le lezioni!

"Harry ragazzo mio, come ti senti? Stai bene?" Chiese gentilmente il preside.

"Sì signore, bene grazie" rispose il moretto ancora intontito.

"Bene, lieto di sentirlo ragazzo mio" si schiarì la gola "Mi dispiace dover interrompere il tuo riposo, ma vorrei sapere se ricordi quello che è accaduto." Mentre attendeva la risposta del giovane Grifondoro, Silente gli passò gli occhiali.

" La ringrazio professore". Appena li inforcò fece un sussulto. Lí, proprio accanto al suo letto c'era Piton che lo fissava con uno sguardo a dir poco omicida. Perché è qui? Ma aspetta, anche lui è seduto su un letto! Oh no! No...NO! Ora mi ricordo. Stavo duellando con Malfoy e poi... O Santo Merlino! Qualcuno lo ha informato che non sono stato io a fare questo?

Piton lo guardò disgustato. "Potter rispondi alla domanda del preside, sono impaziente quasi quanto lui di ascoltare il racconto delle tue impavide gesta".

Harry sospiro' affranto, consapevole del fatto che l'uomo avrebbe trovato il modo per incolparlo dell'accaduto, anche se era stata tutta colpa dei suoi Serpeverde.

Raccontò che era quasi arrivato all'ufficio di Piton, quando Malfoy e gli altri due dei suoi scagnozzi lo hanno assalito senza motivo, che aveva lanciato un incantesimo su Tiger e Goyle, ma che non era riuscito a difendersi dall'attacco del biondo rampollo. " ... Penso a quel punto di essere svenuto, professore" disse il moro.

" Davvero Potter? Questo è tutto. Allora dimmi, chi é stato il primo a sguainare la bacchetta?" sibilò velenosamente il pozionista.

"Bhe tecnicamente sono stato io ma loro erano in tre!"

"Hai ancora il coraggio di difenderlo Albus!" sbottó  Piton inferocito.

"Suvvia calmati ora Severus. Credo che potremo discutere in seguito i fatti che ci hanno portato a questa circostanza. Credo che la questione più importante nell'immediato sia spiegare al nostro Harry, cosa è successo dopo che è svenuto, non credi? Vorresti dirglielo tu Severus?"domandò il vecchio mago.