Realtà

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-AAAAAAAAAAAAH! PAPYRUS, NOOOOOOOOOOOO!-.
Papyrus, sentendo quelle grida, si svegliò di colpo e si precipitò fuori dalla stanza.
-Tutto bene, Sans?
Dei singhiozzi sommessi e soffocati provenivano dalla stanza di Sans. Papyrus no esitò ad irrompere nella sua camera, trovando un fagotto tremante di lenzuola rannicchiato al centro del letto.
-P-Papyrus...? Oh...Papyrus tranquillo è tutto ok-.
Dalle lenzuola emerse il viso del fratello, sorridente, ma rigato da lacrime e visibilmente sconvolto.
-Sans...- Papyrus si sedette di fianco a lui e gli appoggiò una mano in testa -Hai fatto un brutto sogno, non è vero?-.
-...-
-Non mentirmi, e soprattutto non fingere che sia tutto apposto facendo quel sorriso: ti sei svegliato gridando, talmente forte che mi sono svegliato anche io!-.
Il sorriso forzato di Sans lentamente divenne una smorfia addolorata: -Non voglio mentirti...solo che... era così reale, Papyrus! È stato terribile. Ho visto.... niente, scusa... non ho visto niente in particolare. Davvero ora va... tutto bene.-.
-Se non te la senti di dirmelo ok, ma sappi che... bhe, sai com'è! Io il grande Papyrus, sarò sempre dalla tua parte, e sempre insieme a te qualuuuuuuuuuuuuunque cosa accada!-. Sì Papyrus era davvero fiero di ciò che aveva appena detto. Ma non sapeva di aver detto la cosa giusta al momento giusto.
Sans infatti, senza preavviso, si divincolò dalle coperte e abbracciò forte il fratello, nascondendo il viso sul suo busto.
-Promettilo.- la sua voce, anche se stava provando a mascherarlo, era spezzata. Aveva ricominciato a piangere silenziosamente.
Papyrus lo guardò un po' preoccupato ma con affetto, e ricambiò l'abbraccio, stringendolo delicatamente a sé:-Certo, Sans. Te lo prometto. Sempre insieme.-.
Stettero qualche minuto così, abbracciati, quando Sans si scrollò letteralmente il fratello di dosso.
Si asciugò l'ultima lacrima con un lembo delle coperte e disse, riassumendo la sua solita espressione sorridente e un pelino strafottente:-Uhm... ok fra, può bastare.
-Sei sicuro? Mi sei sembrato molto sconvolto, Sans, sei sicuro che non possa fare null...
-Nah, non preoccuparti, con certe situazioni devo imparare a farci le ossa! Dopotutto sono io il fratellone tra i due!-.
Essendo l'ora tarda e la mente non del tutto ancora attiva, Papyrus ci mise un po' per metabolizzare il fatto che Sans aveva fatto due delle sue battute; un silenzio imbarazzante invase la stanza, quando...
-SANS MA CHE DIAVOLO!!!!-
-Eheheheheh....mi dispiace di averti fatti preoccupare, ma , ehy, era solo un sogno no? Quindi ti chiedo per favore di non indagare su cosa ho sognato, tanto non ho fatto intenzione di...-
-Sans, no-
-...sputare-
-Sans, giuro su dio che....
-....l'osso-
-NYEEEEEEEEE!!!!!! BASTA! ARRANGIATI!!!- e se ne andò sbattendo la porta, tra le risate fragorose del fratello.
La risata di Sans però non tardò a spegnersi e anche il suo sguardo si incupì di nuovo.
-Davvero, fra è meglio anche per me dimenticare ciò che ho appena visto...-
Sospiro:- Anche io voglio fare una promessa. Se mai un umano, o chiunque altro, dovesse frati del male... bhe...-
Nella penombra della stanza, un piccolo cerchio celeste e azzurro iniziò a brillare: l'occhio magico si Sans irradiava intensamente la sua luce in modo decisamente minaccioso tutto intorno a sé.
-...PASSERÀ UN BRUTTO MOMENTO...-

L'incubo di uno scheletroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora