Battle Scars

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These battle scars, don't look like they're fading
Don't look like they're ever going away
They ain't never gonna change
These battle
Never let a wound ruin me
But I feel like ruin's wooing me
Arrow holes that never close from cupid on a shooting spree
Feeling stupid cause I know it ain't no you and me
But when you're trying to beat the odds up
Been trying to keep your nods up and you know that you should know
And let her go but the fear of the unknown
Holding another lover's phone sends you back into the zone
With no Tom Hanks to bring you home
A lover not a fighter on the frontline with a poem
Trying to write yourself a rifle
Maybe sharpen up a song
To fight the tanks and drones of you being alone.

Gli alberi ondeggiavano lentamente, sospinti dal forte vento annunciatore della tempesta che le nuvole nere sopra di loro si stavano accingendo a scatenare sulla città.

Derek non riuscì a trattenersi dall'aspirare a pieni polmoni l'odore di pioggia imminente, avrebbe preferito qualunque altro profumo all'intenso aroma che Stiles emanava ad ondate.

Rivederlo era stato più doloroso di quanto avesse progettato.

Quando la porta del loft si era schiusa e lo aveva visto muovere il primo, tremante passo all'interno dell'appartamento, il suo intero essere era stato scosso da un brivido. Un brivido gelido.

Quegli occhi castani avevano incontrato i suoi con una rabbia e un dolore tale, che era stato come essere pugnalato dritto al petto.

Con un solo sguardo era stato in grado di rovesciargli addosso mesi di accuse, recriminazioni, mancanze e colpe di cose non dette e non fatte.

La parte peggiore, però, non era stata nemmeno quella; solo quando la discussione riguardo ciò che era successo nel bosco si era avviata, si era accorto pienamente di quanto, oramai, fossero distanti. Non una parola era uscita dalle labbra sottili di Stiles, non una provocazione, una battuta, un qualunque cenno della complicità che un tempo era stata innegabile.

Va bene così, si era detto con rabbia, ma poi, non appena gli altri erano andati via, non era riuscito a trattenersi dal prendere a pugni la parete fino a frantumarla.

Era quello che aveva desiderato, quello per cui era andato via mesi prima, eppure ora che aveva realizzato quel generoso proposito, si ritrovava a pentirsene come il più infimo degli atti compiuti.

" Ehm, Derek?"- la voce di Scott si fece largo fra i suoi pensieri oscuri e si riscosse con un cenno del capo.

Gli parve di cogliere uno sguardo preoccupato da parte di Stiles, ma probabilmente lo aveva solo immaginato.

"Andiamo, farò strada io."- disse solo prima di avviarsi silenziosamente nel fitto bosco della riserva.

La catena che ne delimitava la proprietà cigolò rumorosamente quando la oltrepassarono e, in un istante, Derek percepì la presenza oscura che lo aveva spinto alla fuga solo qualche giorno prima. Si fermò mentre, con la coda dell'occhio, notava l'esile figura di Lydia dirigersi verso ovest senza dire una parola. Lui e Scott si scambiarono un breve cenno di intesa prima di affiancarla e seguirla in religioso silenzio.

La giovane muoveva le lunghe mani perfettamente curate lungo i tronchi e i rami pendenti degli arbusti senza mai fermarsi, camminando sempre più rapidamente verso la vecchia casa della sua famiglia.

Scott la seguiva come un cane da tartufo, attento a che non ruzzolasse in qualche buca interrompendo così la trance, ma Derek si attardò leggermente lasciando che Stiles lo precedesse.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 24, 2017 ⏰

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