Sfoghi di una vita complicata

Illusioni

Io sono quella ragazza dannatamente complicata e difficile, gravemente complessata e problematica, che non ne vale la pena.

Io sono quella ragazza a cui passano mille pensieri per la testa, che la distruggono dentro, ma che tiene per sé.

Sono quella ragazza che si affeziona subito, che si fa film mentali assurdi e si illude sempre, troppo spesso.

Io sono quella ragazza che se le chiedono come sta risponde sempre "sto bene", ma sarà vero nemmeno una volta.

Sono una di quelle ragazze che se per fiducia dice "sto male, ma tu non preoccuparti" vuole che si insista nel chiederle il motivo, per confermare la vera amicizia, ma finisce sempre con l'avere un "okay, va bene".

Sono una di quelle ragazze che con lo specchio ci litiga, e non lo fa vedere.

Se lo dovesse dire, vorrebbe che le si dicesse un milione di volte "non sei brutta" e continuare a sentirselo dire anche se nega all'infinito.

Sono una ragazza rimasta invisibile per troppo tempo, che da mille attenzioni invece di riceverle, e vorrebbe averle almeno una volta, per sentirsi apprezzata, dopo che il mondo l'ha derisa e fatta sentire un mostro, ma allo stesso tempo si sente imbarazzata con una sottile presa in giro.

Sono una di quelle ragazze sognatrici e malinconiche, con lo sguardo sempre basso per l'inferiorità smisurata, con la testa troppo piena del suo niente, che si perde dietro i libri e nelle note che escono dalle cuffie.

Io sono quella ragazza fragile ed emotiva, senza autostima.

Sono una di quelle ragazze che se vede una ragazza bella per strada si sente una merda, ma non lo fa vedere.

E se dovesse dirlo, vorrebbe che gli altri la facessero sentire bella, perché è troppo fragile e insicura per crederlo da sola, ha bisogno di un aiuto, ma non lo vuole.

Sono una di quelle ragazze che ha sognato troppo, e si è rovinata tanto da non saper affrontare la realtà.

Sono una di quelle ragazze che ha corso dietro a dei sogni impossibili a cui non era all'altezza, e magari li ha visti realizzarsi nelle vite degli altri, e di nuovo si è sentita una merda.

Sono una di quelle ragazze cadute e mai rialzate, con ancora i frantumi di sé in torno, che non ha fatto rumore nel crollo e nessuno se n'è accorto, ma se qualcuno magari se ne fosse accorto non si sarebbe fatta aiutare, perché sono una di quelle ragazze che vuole salvarsi da sola per non dire grazie a nessuno, per non dire più grazie a nessuno.

Perché ha detto troppi grazie, anche alle persone sbagliate, e adesso non vuole più dirli, nemmeno alle persone giuste.

Sono una di quelle ragazze che si illude ancora di potersi salvare da sola, di poter essere capace come le altre ragazze, ma non è così, e allora continua a sognare all'infinito, a illudersi all'infinito, a farsi male all'infinito. A morire all'infinito.

~Hope