Pensieri delle 5:06 a.m.

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Tristezza.

Questa parola descrive il mio attuale stato d'animo, uno misto tra freddezza e instabilità che vacilla tra un "basta, non ce la faccio più, fanculo tutto" e un "no, io senza non riesco ad andare avanti, cazzo".

Una sensazione di sconforto prevale in me, non riesco a capire quale sbaglio ho commesso questa volta.

Ogni secondo che passa mi logoro interiormente, mille lame mi trapassano il petto, le vene fanno ribbollire il sangue che mi scorre in corpo e la mano mi trema in preda a un attacco nervoso.

Una terribile fitta allo stomaco mi attanaglia, gli occhi mi bruciano e il naso mi pizzica leggermente, sento il respiro farsi sempre più corto, segno di un'imminente crisi di pianto isterico come da copione.

Minuti, sono passati pochi minuti eppure ancora ci sto pensando, perché veramente io non trovo nessun fottutissimo errore da nessuna fottutissima parte.

Forse questo errore in realtà non c'è, o forse sono talmente tanto accecata dal mio orgoglio che non riesco e non riuscirò mai a vedere dove ho sbagliato per l'ennesima volta.

La mia immagine si sbiadisce sempre di più allo specchio e guardando quel riflesso che, oramai, sembra non assomigliarmi più la mia fame aumenta in maniera esponziale.

La fame: non solo quella fisica in cui senti il bisogno di cibo per riempire il vuoto che hai nello stomaco, ma anche quella dell'anima, quella fame di sapere, di immaginare, di voler vivere, di voler fare.

Quei simpaticissimi "sogni negativi" che più che sogni sembrano realtà, quei "sogni" in cui rivediamo le nostre sconfitte, le nostre paure più grandi, cose e persone abbastanza inquetanti.

Sono arrivata all'età di 17 anni e la notte non dormo assai proprio per queste merdate chiamate incubi, sono già 42 ore che passo sveglia e secondo dopo secondo oltre a sentirmi le palpebre pesanti la mente mi gioca brutti scherzi, mi fa tornare in mente tutte le fottutissime creepypasta che ho letto ed ho il terrore a guardare qualsiasi punto che non sia questo schermo, questo telefono.

Parliamo anche dei demoni già che ci siamo.

Nessuno ha mai avuto il coraggio di parlare dei suoi demoni interiori, semplicemente perché ognuno vede ogni demone a modo suo, ed ogni demone cambia a seconda della persona.

I nostri demoni ci ostacolano in tutto, ma in un qualche modo è anche vero che ci aiutano a tenere i piedi per terra.

Per poi non parlare di quei film mentali in cui vedi tutto quanto: il nome del tuo primo figlio, l'età che avrai quando nascerà, tuo marito, tua moglie, la zia peppina che resuscita, il papa che si sposa.

Come se non bastasse ci si fanno già 7 stagioni complete, gli spin off, i film, i trailer, i retroscena, i titoli di coda, i titoli iniziali, i ringraziamenti e pure la madonna compare davanti a te dicendoti che devi farti meno canne, anche se non te le fai.

Però sai... È buffo, quasi assurdo come, da un momento all'altro, la vita di una persona, il suo stato d'animo o addirittura il suo comportamento possano cambiare...

...soprattutto se a cambiare è per un messaggio su WhatsApp.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 24, 2018 ⏰

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