Prologo

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Ciao a tutti! Qui è il vostro scrittore preferito (forse) che vi parla! Come va?
Io sono felicissimo di scrivere questa storia anche se non so se la pubblicherò e se la pubblicassi, non so quando.
Oggi, 4 Ottobre 2017, sto scrivendo il prologo di questo libro!
Ok, so che non vi interessa quello che sto scrivendo in grassetto...quindi vi lascio al prologo.



Punto di vista Ayame.

Finalmente io e Joseph, dopo parecchie ore di viaggio, arrivammo a destinazione: la regione di Unima; più precisamente ad Austropoli.
Cinque minuti dopo prendemmo l'autobus per raggiungere Quattroventi.

Mi voltai verso mio cugino.
Certo che è cambiato parecchio... pensai.
Joseph, il figlio di Alessia e Alan, aveva i capelli bianchi tinti (i suoi capelli naturali sono neri) e gli occhi neri. Indossava una felpa grigia, pantaloni neri e scarpe del medesimo colore dei pantaloni.
Inoltre, proprio come sua madre, portava gli occhiali.

Joseph

Punto di vista Joseph

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Punto di vista Joseph.

Eravamo sull'autobus; io ero seduto dal lato del finestrino.
Dal vetro notai che Ayame si era girata verso di me per guardarmi; mi girai a mia volta.
Mia cugina era precisa a sua madre.
L'unica differenza erano i capelli e gli occhi: erano castano chiaro, ma somigliavano anche al colore di Serena. Indossava una maglia nera ed una gonna rossa; calzava delle scarpe nere ed aveva lunghi calzini neri.

Ayame

Punto di vista Ayame

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Punto di vista Ayame.

Mentre il viaggio in pullman continuava, il telefono vibrò.
Era Luna, la figlia di Rayn.
"Io e Storm siamo arrivati a destinazione, siamo già con Rina e Sanzo."
Risposi con "okay, noi siamo quasi a Levantopoli".

Io: "Jo, Luna e Storm sono già arrivati."

Joseph: "Lo so, Storm mi ha appena mandato il messaggio."

Non stavo più nella pelle. Non vedevo l'ora di rivedere i miei amici!

Qualche ora dopo...

Pokémon Nero e Bianco: Il volto della verità e degli ideali (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora