Capitolo 3

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Si piazzò davanti a noi una ragazza dai capelli lunghi e neri, legati in una treccia; aveva gli occhi verdi ed era molto magra. Indossava un cappellino bianco con una Pokèball stilizzata di colore verde acqua, un vestito nero con tonalità di verde e bianco, un lungo gilet verde acqua, una borsetta gialla e calzava delle scarpe nere e verde acqua.

??2: "E tu chi saresti?"

Amelia: "Sono Amelia Black."

Amelia Black

Io: "Ti prego, aiutaci

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Io: "Ti prego, aiutaci.."

Amelia: "Tranquilli ragazzi, non sono sola."

Sentii un fortissimo rumore e, dopo qualche istante, vidi una mandria di Pokèmon circondarci.

Sanzo: "Tu hai tutti questi Pokèmon??"

Amelia: "Scherzi? Sono miei amici, vivono nel bosco."

??3: "Siamo nei guai, che facciamo?"

??2: "Tsk..ti arrendi troppo facilmente."

Uno dei due fece un cenno ai Malamar e, uno dei due Pokèmon, afferrò me e Sanzo.
Cercai di dimenarmi il più possibile, senza risultato. L'altro Malamar creò una strana sfera dai colori scuri, che, gradualmente, diventava sempre più grossa.
Quando diventò grande abbastanza, la rilasciò e quest'ultima si posizionò sulla parete.
Quel Malamar mi afferrò con prepotenza e mi avvicinò sempre di più ad essa.

Amelia: "Ma quello è un portale...
DOVETE FERMARE QUEL MALAMAR!"

Spalancai gli occhi e guardai Sanzo.
Gli sorrisi, dopo aver notato la sua preoccupazione, in modo da tranquillizzarlo.
I Pokèmon selvatici attaccarono i due Malamar e i due uomini.
Amelia si avvicinò cautamente a me e a quel Pokèmon, nel tentativo di liberarmi.
Malamar se ne accorse e la colpì violentemente, scaraventandola addosso al suo coetaneo e a Sanzo.
I Pokèmon selvatici, uno dopo l'altro, vennero soggiogati dalla luce che quei due Pokèmon emanavano dal petto.

??2: "Malamar, fai quel che devi fare."

Malamar si girò verso l'uomo e poi si rigirò verso di me. Mi strinse con più forza e mi scaraventò dentro al portale.

Punto di vista Luna.

Corsi. Corsi il più velocemente possibile.
Mi ritrovai a Levantopoli, la città dopo la piccola Quattroventi. Dovetti allungare il passo, e di molto, per raggiungere in fretta il laboratorio a Soffiolieve.
Inciampai molte volte e rovinai tutti i vestiti e, per giunta, dovevo stare attenta a Lillipup, che era esausto.

Io: "Siamo quasi arrivati Lillipup, resisti!"

Raggiunsi finalmente Soffiolieve e cominciai la salita per raggiungere il laboratorio.
Notai immediatamente auto della polizia ovunque, l'entrata era sbarrata da delle reti e i poliziotti circondavano l'area.
Raggiunsi l'agente Jenny e mi bloccò.

Pokémon Nero e Bianco: Il volto della verità e degli ideali (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora