Capitolo 4

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-Quindi questa sera vi incontrate?- domandò Marco ad Ermal.
-Si Marco, andremo a fare un giro per la città.- rispose Ermal.
-E quando dei piccoli Meta?- chiese scherzosamente Marco.
-Marco ma cos'hai in testa? Le scimmie urlatrici?-
Ermal sorrideva mentre rispondeva, ma era molto nervoso per quella sera. -Non so neanche se prova qualcosa per me- disse dubbioso Ermal.
-Dai Ermal, vedrai che andrà tutto bene- lo confortò l'amico.
*********
Si fecero le 18:00, e Madison era talmente in ansia che aveva mangiato mezzo barattolo di Nutella.
-E ora cosa mi metto? E se mi vede grassa? E se faró figure di merda già dal primo appuntamento come al solito? Dio mio esploderó.- ripeteva tra se mentre saliva le scale per andare in camera sua.
Come prima destinazione c'è l'armadio.
E qui cominciano i dilemmi.
Cosa si sarebbe potuta mettere?
Sicuramente nulla di elegante; lei non era un amante dei vestiti e delle gonne.
L'unica cosa che aveva nell'armadio erano jeans e felpe.
Si morse un labbro per l'ansia e poi puntò sul sicuro.
Un paio di jeans neri e una felpa bordeaux: la sua preferita, e rigorosamente a maniche lunghe. Non poteva permettere che Ermal vedesse le sue braccia in quello stato.
Si vestí e poi infilò le sue amate Vans nere, infine andò in bagno per finire di prepararsi.
Cominciò col cercare di sistemare al meglio la sua capigliatura riccia e ribelle, poi passò al trucco.
Tutti i suoi trucchi erano quasi completamente nuovi perché li usava raramente..ma questa volta decise che era la volta buona.
Prese un eyeliner e cercò di tracciare una linea sottile e non troppo eccessiva. Provò millemila volte, ma non era pratica in queste cose e quelle sui suoi occhi più che a linee di eyeliner, somigliavano a delle alette di pollo.
Sbuffo e guardò l'orologio. Era in ritardissimo.
In fretta e furia si a trucco per l'ennesima volta, applicò un leggero strato di mascara e mise un pò di lucidalabbra e uscí di corsa dal bagno.
Prese una borsa e il suo cellulare che aveva lasciato sotto carica nel salotto e uscí fuori.
Aspettò un po' davanti casa sua quando vide avvicinarsi una macchina coi vetri oscurati. All'inizio non capiva poi la portiera si aprí e vide Ermal scendere dall'auto.
La salutò con un cenno della mano e un sorriso e Madison si avvicinò.
-Ciao..- disse timidamente la ragazza.
-Ciao. Prima le signore!- Ermal sorrise ancora e fece un buffo inchino invitandola a salire.

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