CARTER's POV
"Per favore! Lasciami andare a casa!" Lo implorai e un lungo e pesante sospiro uscì dalle sue labbra.
"Ancora non capisci..." Si limitò a scuotere la testa, girando la faccia nella mia direzione. "Tu non puoi andartene!" Gridò, la sua voce continuò a riecheggiare nel tunnel fino a quando non svanì. Camminò verso di me e prese il mio viso tra le mani. "Tu sei la mia cura."
"Che cosa stai dicendo?" Gli chiesi in stato di shock, il mio corpo cominciava a tremare visibilmente.
"Sono scappato pochi mesi fa e non mi hanno ancora trovato." Rise e un espressione si dipinse nel suo viso. Mi faceva incodizionatamente e orribilmente paura. "Ora, aiutami a uscire dal tunnel!"
"Uscire dal tunnel?" Cosa voleva dire?
"Non hai sentito?" Chiese, le sopracciglia aggrottate. Scossi lentamente la testa, ricordandogli che aveva ancora le mani sul mio viso. Si allontanò e cominciò a camminare. "Ascoltami bene. In fondo a questo tunnel c'è un mostro. Non io, ma un mostro vero, e dalla tua faccia penso che tu non creda a una parola di quello che ti ho detto." Sorrise.
"No, nemmeno una." Sussurrai pensando mentalmente che mi stesse prendendo in giro.
"Certo, mostrare è una cosa, raccontare è un'altra. Ora lo vedrai." Ridacchiò afferrando i mio braccio e trascinandomi lungo il tunnel.
"Fermati, ti prego! Lascia andare il mio braccio!" Urlai e urlai di nuovo.
"Chiudi il becco! Non vuoi che il mostro si svegli, vero?!" I suoi denti erano serrati, la mascella tesa. Annuii lentamente, le lacrime scendevano come una fontana in piena sulle mie guancie. Si voltò e continuò a camminare fino a quando la torcia non si spense.
"Lui è qui." Sussurrò ridacchiando leggermente.
"Questo è ridicolo, mi stai solamente prendendo in giro." La mia voce rispose tremante.
"Sta ascoltando tutto quello che dici." Ora mi stava veramente spaventando. Sentii un leggero russare alla mia destra. Teneva il braccio sinistro inerme e non riuscii a misurare nemmeno quanto fosse grande il suo piede. Poi un ringhio basso sfiorò il mio orecchio, così intenso e forte che non riuscivo nemmeno a ragionare.
Iniziai ad urlare, quando sentii la sua mano afferrarmi il braccio.
"Non gli piace che la gente urli." Ho sentito la sua voce interrompere le mie urla senza fine. Senza pensarci, mi girai ed iniziai a correre sperando di non andare a sbattere contro il muro, ma di trovare l'uscita. Intravidi una luce fioca, che mano a mano diventava sempre più grande. Sentii il sollievo invadere il mio corpo e proprio mentre stavo per fuggire dal tunnel, inciampai nei miei piedi. Cercai di rialzarmi il più velocemente possibile, e quando mi rialzai un braccio mi circondò la vità e mi sbattè nel muro.
Mi dimenai, sentendo una mano scivolare sulla mia coscia mentre sussurrava qualcosa nel mio orecchio. Il suo corpo premette più forte contro il mio e piagnucolai fino a quando non si fermò. Mi tirò via dal muro e mi trascinò indietro, per l'ennesima volta, nella profondità del tunnel. Lasciai che mi facesse sdraiare sulla terra fredda, prima che prendesse posto accanto a me.
Mi lasciò completamente a bocca aperta quando avvolse il suo braccio intorno al mio bacino e mi strinse accanto a sè. Era l'unica cosa che riuscivo a pensare. Io ero bloccata li e non c'era modo di uscirne.
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Deranged (italian translation)
FanfictionMOMENTANEAMENTE SOSPESA La storia non è mia ma soltanto una traduzione. L'autrice "its_totally_makayla" mi ha dato il permesso di tradurla e le sarò infinitamente grata. ______________________ Nella città di Carter c'era un misterioso tunnel...