Capitolo 30

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Scusatemi ancora per il ritardo. Questo capitolo mette confusione anche a me ;)

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Canzone: For Everything a Reason - Carina Round.

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CARTER's POV

"Harry." Sussurrai scuotendogli la spalla. Gemette senza nemmeno preoccuparsi di aprire gli occhi.

"Harry." Ripetei disperatamente.

"Cosa c'è?" Borbottò tirando su le coperte.

"Penso che ci sia qualcuno al piano di sotto." Non appena quelle parole uscirono dalla mia bocca, si volatilizzò fuori dal letto, uno sguardo duro sostituiva la sua espressione precedentemente calma. Mi fissò con le sopracciglia aggrottate.

"Ho sentito come un forte scoppio." Sussurrai, chiedendomi come avesse fatto a non svegliarsi con tutto quel rumore.

"Merda." Sussurrò e iniziò a camminare per la stanza, in cerca di qualcosa. Provando ad indovinare... un'arma con cui difendersi. "Cazzo, dovrò fare da solo. Tu resta qui e non azzardarti ad uscire dalla stanza." Disse con tono duro prima di sparire dietro la porta. Indossava solo i boxer, invece a me aveva tirato una felpa prima di addormentarci la notte scorsa. La sua assenza mi lasciava spaventata ed insicura, anche se lui era soltanto andato al piano di sotto per cercare quel possibile ladro.

La stanza mi dava una sensazione strana e scomoda. Così me ne andai subito, disubbidendo agli ordini di Harry, correndo fuori dalla camera. Mi precipitai giù per le scale e subito mi pentii di essere uscita. Il buio era il mio unico compagno di stanza in quel momento. Volevo chiamare Harry, ma non volevo dare troppo nell'occhio.

"Cazzo, Carter!" Sentii qualcuno sussurrare, e quasi volai per aria. Mi voltai e trovai Harry.

"Ti avevo detto di restare in camera tua." Ringhiò tirandomi vicino a lui.

"Mi sentivo sola e a disagio." Mormorai, facendolo sospirare dal nulla, ma comunque in un certo senso contento.

"Sei veramente un gran lavoro a volte." Disse, stringendo la presa.

All'improvviso apparì un flash dal nulla.

"Per favore non dir-

"Cazzo, è la polizia." Mi precedette.

"Ma cosa devono cercare a casa mia?" Esclamai, guardandolo come una pazza. Si avvicinò lentamente alla finestra e guardò fuori.

"Stanno controllando ogni maledetta casa." Un improvviso scoppio echeggiò in tutta la casa. Era familiare, come quello che mi aveva svegliato la notte scorsa.

"Forza, dobbiamo andare al piano di sopra." Disse, tirandomi su per le scale insieme a lui. Sentii dei forti bussi alla porta, che non rinunciarono fino a quando non si aprì. Harry chiuse la porta a chiave.

"Cosa facciamo?" Chiesi mentre si prendeva un momento per riflettere. Un improvviso sorriso si formò tra le sue labbra, e con la testa indicò la finestra. I miei occhi si spalancarono.

"No! Harry, no!" Scossi furiosamente la testa, facendolo ridacchiare.

"Mi dispiace, dolcezza." Sorrise di nuovo, afferrandomi la vita e tirandomi verso la finestra.

"Se non facciamo in fretta ci cattureranno." Dissi.

"No se non ci vedono." Rispose dondolando la gamba destra fuori dalla finestra. "Vieni qui." Mi fece segno di avvicinarmi, ma non volevo.

Deranged (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora