Jackson

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Eyeless Jack's pov

Finalmente, finalmente ti potevo avere tutta per me. Avevo fatto un patto con l'altro Jack, che anche se ci sopportavamo e andavamo d'accordo quelle poche volte in cui avevamo collaborato per arrivare ai nostri rispettivi scopi, eravamo comunque e sempre CreepyPasta. Avevo intenzione di tradire il patto, di tenerti per sempre con me, solo io dovevo averti. Il mio piano era piuttosto semplice ma ben calcolato, in quanto tutti conoscevano il mio essere calcolatore che mi portava a vincere in tutti campi, comprese le battaglie corpo a corpo.

«Jack vai a controllare il perimetro della casa, io mi occupo dei suoi spostamenti» la mia foce fredda e senza emozioni non tradiva le mie reali intenzioni. Mi spostavo poi furtivamente, restando sempre nell'ombra della casa, ma con una visuale molto più ampia su di te. Laughing annuiva, per poi scomparire avvolto da un fumo nero. La mia lussuria, la voglia di possederti era forte, contenermi era difficile, volevo assaggiarti, volevo te. Un sorriso mi si estendeva da sotto la maschera, scoprendo i miei denti affilati.

«Ancora poco tempo e sarai mia» sussurravo al vento quelle parole piene di passione, il mio sguardo sempre concentrato su di te. L'incanto che avevo provato finiva con il ritorno di Jack, con i vestiti strappati e ferite che velocemente si stavano rimarginando, facendo ritornare la sua pelle bianca come il latte senza nessuno sfregio.

«Ma che cazzo, Jack?» ringhiavo con rabbia quelle parole, frustato per il suo inaspettato ritorno che aveva mandato in fumo il mio piano. Avrei voluto ucciderlo, ma sapevo che era una mossa avventata e assai rischiosa, ma chiunque lo avesse attaccato inducendolo a tornare l'avrei ucciso sicuramente.

«Homicidal Liu e quel coglione del fratello, tch» diceva tranquillamente, all'apparenza divertito e con un sorriso sul volto, che lentamente si estendeva. Una risatina gli scappava, mentre io gli lanciavo sguardi omicidi e freddi. Che cazzo aveva da ridere? Quella situazione non andava per niente bene, presumevo che anche loro volessero la mia vittima.

«Ascoltami bene, tu resta qui e controllala mentre io vado da loro. Dove sono?» la mia pazienza stava iniziando ad esaurirsi, in quanto il clown in bianco e nero davanti a me sghignazzava divertito dalla mia affermazione. Lo prendevo per gli elastici del suo costume, avvicinandolo a me con furia.

«Cosa cazzo ridi? Ehh? Non la vuoi più prendere? Oppure vuoi che quei due coglioni ce la soffino da sotto il naso? Eh Jack?» la mia rabbia bolliva all'interno di me come un calderone, il demone dentro che scalpitava e aumentava la mia sete di sangue, la mia follia. D'altro canto, il clown, si era acquietato restando mortalmente serio. Non sorrideva ne rideva più, era completamente immobile, gli occhi fissi su di te, o almeno così credevo.

«Jackson, la ragazza non c'è più» a quell'affermazione mi giravo di scatto, ma di te nessuna traccia. Mi allarmavo, guardando il perimetro della casa e scorgendo i nostri due rivali. Mi incamminavo furtivamente nella loro direzione, sperando che non ti avessero già presa loro e imprecando sotto voce. Jack intanto si teletrasportava direttamente dietro di loro. Il mio sguardo vagava su tutto il giardino, ma di te neanche l'ombra, fino a ché non scorgevo una luce provenire dalla tua stanza, per poi tirare un sospiro di sollievo, tu eri ancora a casa tua.

«Che cosa ci fate voi qua?» chiedevo sospettoso, mentre Liu prontamente prendeva parola, con un'espressione completamente senza mozioni.

«La stessa cosa che vale per voi» esponeva la sua lama al ormai buio della sera, in quanto il sole era appena tramontato, lasciando piccoli residui di luce ancora percepibili. Ringhiavo in risposta, restando fermo sul mio posto.

«Avanti Jack! Non fare quegli occhi, oh! Scusa! Tu non li hai» mi beffava la "faccia da Joker". Non rispondevo minimamente al suo atteggiamento arrogante e pieno di se, proprio perché quella era la sua rovina. Sapevo come ribaltare la situazione a nostro favore, facendoli andare uno contro l'altro, mentre l'altro Jack aveva intuito il mio gioco e restava a guardare la scena divertito.

«Oh avanti Liu! Sul serio la vuoi condividere con chi più odi? Sai a me sembra molto un inganno, per me è lui che terrà la ragazza, in fondo lo sappiamo tutti che lui è più forte di te» dicevo indicando il fratello che si pavoneggiava lanciando il suo coltello in aria e riprendendolo al volo più e più volte. Liu intanto, teneva gli occhi fissi sulla sua arma, lasciando ad essa sguardo omicidi. Dopo poco tempo che a me pareva un'eternità, si scagliò contro il fratello atterrandolo.

«Tu non l'avrai mai!» urlava a squarciagola a Jeff che intanto tentava di toglierselo di dosso, lanciando pugni e calci. Tu, sentendo tutti quel frastuono ti affacciavi alla finestra, mentre io e il clown monocromatico ci nascondevamo nel buio della sera. Oh, saresti stata mia e soltanto mia.






(T/n)'s pov

Guardavi fuori dalla finestra, attirata da una frase che ti faceva raggelare in parte il sangue, ovvero "Tu non l'avrai mai!". Insomma, la tua casa si trovava in una via secondaria, vicina a un bosco fitto e lugubre, dove un po' di sere fa avevi perso il tuo adorato cane (n/c-nome cane). A (n/C- nome città) da tempo succedevano cose strane, inspiegabili, i giornali locali parlavano di corpi trovati morti, al risveglio dei familiari o anche solo conoscenti, senza entrambi i reni, di persone che affermavano di aver visto una creatura dall'aspetto disumano, senza degli occhi dove al loro posto c'erano dei buchi dai quali usciva una sostanza nera e catramosa. Di un circo, o meglio, di un carnevale abbandonato dove tutti quelli che ci entravano non ne uscivano vivi, anche se tu insieme alla tua amica (n/a- nome amica) ci eravate entrate ed uscite senza alcun graffio. Insomma, nella tua città succedevano tante cose paranormali di cui tu ti eri appassionata, così tanto da imbatterti nelle loro storie, sapendo così che l'inquietante figura dagli occhi assenti si chiamava Eyeless Jack e che il lugubre posto in cui ero entrata era simile se non uguale a quello della famosissima CreepyPasta di Laughing Jack. Insomma, avevi da tempo capito come girava il mondo ma questo non ti impediva di certo di viverlo alla tua maniera ovvero: un'avventura continua da vivere e scoprire. Tu eri una di quelle persone che non si buttavano mai giù, che bramavano e amavano le sfide che la vita gli riservava, che aiutavano il prossimo senza secondi fini e che sopratutto, voleva amare. Tu sognavo quell'amore che ti avrebbe fatto battere il cuore un giorno, quella persona che ti sarebbe stata affianco per sempre, tu volevi quella persona che ti avrebbe ridato il sorriso quando tu stessa eri, in quelle rare occasioni, triste. Insomma, tu amavi la tua vita, i tuoi amici, i tuoi hobby, ma sentivi che ti mancava ancora quel piccolo tassello a cui avresti donato la tua perla più preziosa. Persa nei tutti pensieri correlati al futuro e alle sue meraviglie, restavi alla finestra a contemplare il bosco, mentre altre quattro figure restavano a contemplare te.

Spazio autrice:

Ciao ragazzi, ecco qui anche se non era prestabilito, un nuovo capitolo! Ho voluto pubblicarlo oggi in quanto domani ho una giornata molto pesante dovuta alla scuola.

Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e...

Come sempre da Lively_Spirit è tutto!

Freedom [Dark Story] CreepyPasta X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora