Prologo

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Quando si pensa ai bambini si pensa immediatamente ai colori, all'allegria, alla dolcezza, la felicità, l'innocenza.

Eppure ci sono dei bambini che sono ben diversi dallo stereotipo che noi tutti immaginiamo.

Nessuno può capire a pieno ciò che accade in queste giovani menti. E non c'è psichiatra, psicologo o terapeuta che sia in grado di estirpare i loro mali alla radice.

Lo so bene, io, che per 40 anni ho lavorato come infermiera in un ospedale psichiatrico infantile. So cosa accade realmente in quei luoghi. La struttura potrà anche avere un nome diverso ed essere presentata come luogo accogliente e di riabilitazione, ma vi assicuro che molti ospedali psichiatrici non si scostano minimamente da quelli che erano i vecchi manicomi. E la struttura dove lavoravo io era proprio una di quelle.

I bambini la dentro venivano trattati al pari delle bestie. Non un minimo di bontà verso quelle povere creature, mai uno spiraglio di luce nelle loro misere e cupe vite.

Solo tre dei piccoli pazienti di quello che chiameremo "Sanitario X" meritavano di esser trattate da animali. In loro albergava il male allo stato puro, non c'era la minima traccia di umanità nei loro sguardi freddi e vuoti. Sapevo che non sarebbero mai guariti.

E tale certezza si concretizzò quella notte...

Notiziario locale: "Tre pazienti del Sanitario X evadono dalla struttura. Sconosciuti i nomi e le età dei fuggitivi, le autorità sono già in movimento".

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