6. monster

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Sono stata a letto tutto il giorno, troppo ferita da quello che è successo questa mattina.

Ho passato gli ultimi cinque anni della mia vita ad immaginarmi il mio Lupo come un essere pieno di coraggio, umanità e dolcezza, ed invece mi ritrovo un essere scorbutico e pieno di sé.

Perché mi ha salvato la vita? E perché mi ha portato in questo posto?

Lui hasottolineato perfettamente che la mia presenza lo irrita, e quindi non riesco proprio a capire.

Forse il suo livello di sadismo supera quello che io immagino? Forse tutto questo fa solo parte di uno stupido gioco che finirà con la mia morte?

Io sono la preda e lui il cacciatore: l'istigarmi serve solo per divertirlo.

Scuoto la testa, affondando il viso nel cuscino, costringendomi a non piangere.

Ma alla fine cosa mi aspettavo? Un Lupo con un'umanità? Quello è solo un sogno, Selene, mentre la verità è questa.

Morirò, e sono sicura che sarà Daniel ad uccidermi, non appena si sarà stufato di me.

La mia vita è un disastro.

"È ora di cena." Mi informa Emily, che sembra aver appena finito di riordinare il mio armadio, pieno di vestiti di cui ho paura di sapere la provenienza.

I licantropi non hanno sarti o fabbriche, quindi i vestiti che indosso provengono dalle aziende gestite dai loro schiavi umani.

È disgustoso.

"Non ho fame." Dico, semplicemente, ma Emily subito mi guarda male, venendomi vicino.

"Non mangi da due giorni, se continui così non ti reggerai più in piedi."

"Grazie, ma la carne umana non fa per me." Ribatto, acida.

"In realtà penso che sta sera ci sia il maiale, sempre che almeno questo sia di tuo gradimento."

Fulmino con lo sguardo Emily, che ha l'espressione di una che vuole fare intendere che non si arrenderà.

"Va bene." Esclamo, quindi, scendendo dal letto, infilandomi gli anfibi neri che usavo durante la Caccia.

Questo è l'unico ricordo che ho di casa.

"Dai, vieni." Mi sprona la ragazza, prendendomi sotto braccio, così da non darmi possibilità di fuga.

"Emily," chiamo, mentre lei mi scorta fra i vari corridoi freddi e scuri  "tu lavori qui da molto?"

Lei mi guarda, facendo uno dei suoi soliti sorrisi delicati.

"Direi da circa tutta la vita."

"È per questo che tu e Daniel sembrate così..beh, così uniti?"

Emily abbassa lo sguardo, fermandosi davanti ad una porta chiusa.

"Penso che non sia ancora il momento di rivelare queste cose." Dice, semplicemente, tornando a guardarmi, questa volta con più tristezza, facendomi quasi provare dispiacere per aver parlato.

"Emily, mi dis-"

"Tranquilla," mi interrompe subito, facendo un bel sorriso "ora va a mangiare: Daniel ti starà aspettando."

Sgrano subito gli occhi, capendo solo ora che la mia cena non sarà un'esperienza in solitudine.

"Dovrò cenare con lo scorbutico?" Esclamo, senza parole.

Emily alza gli occhi, spingendomi con cattiveria dentro la stanza, chiudendo poi la porta alle mie spalle.

In questo momento sento di iniziare a provare molto meno dispiacere per quella ragazza.

THE BAD WOLF: the princeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora