5. not a prince charming

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Quando riapro gli occhi, ormai sembra essere mattina inoltrata, ed Emily sta già vagando come una matta nella stanza.

Deglutisco, trovando subito la gola secca e le labbra screpolate, e poi mi tocco il petto, sentendolo caldo sotto la mia pelle.

Sospiro.

Non sono morta.

Ma poi ricordo il mio sogno, quella strana presenza nella mia stanza e la stretta alla mano, così delicata.

Improvvisamente, tutti i fili tornano a collegarsi dentro la mia testa, formando così la consapevolezza di ciò che è accaduto veramente.

Il mio Lupo mi ha presa durante la Caccia e mi ha portato qui, nella Domus.

Questo vuol dire che il mio Lupo appartiene alla famiglia reale.

"Oh mio Dio." Esclamo, e subito gli occhi di Emily saettano su di me, illuminandosi.

"Ti sei svegliata, finalmente." Dice, sorridente, mentre mi viene vicino e controlla se ho la fronte calda "Eravamo così in pensiero."

"Eravate?" Chiedo, ancora scossa, ma Emily si limita ad un piccolo sorriso mentre va verso l'armadio e mi porge alcuni vestiti.

"Roland ha detto che è meglio se provi subito a camminare, così si dovrebbe accelerare la guarigione."

"Mi farai andare in giro da sola?" Sono davvero sorpresa per due precisi motivi: primo perché non hanno paura che io scappi e secondo perché non pensano che io possa venire sbranata dal primo lupo che passa.

"Non ti devi preoccupare: tutte le guardie sono ai cancelli, e comunque hanno l'ordine di non farti del male."

Annuisco, anche se poco convinta, e poi mi metto a sedere, avvertendo subito un minor dolore in seguito ai miei movimenti.

"E lui dov'è?"

Emily si volta verso di me, facendo un piccolo sorriso, quasi come se il mio interesse per il suo padrone le facesse più che piacere.

"È qui in giro da qualche parte, se hai fortuna riuscirai a trovarlo."

Inizio davvero a chiedermi se sia davvero una fortuna.

Per più di un'ora, Emily mi aiuta a lavarmi e a vestirmi, cosa che io detesto completamente, dato che potrei anche fare da sola.

Lei però sembra continuamente preoccupata per me, e io ho quasi ho timore a contraddirla: per quanto mi sembra delicata ho paura che potrei distruggerla anche con una parola mal espressa.

Le sono comunque grata per aver scelto per me un semplice paio di blue jeans e un maglione in lana bianca, che mi tiene al caldo visto la temperatura.

I licantropi non sentono il freddo come gli uomini, ed è forse per questo che, in pieno inverno, la temperatura dentro la Domus sia tenuta ai limiti del sopportabile per me.

Non so come faccia Emily, dato che la sua pelle sembra fatta di carta pesta, ma forse è solo l'abitudine.

La Domus, in realtà, non è altro che una vecchia magione di campagna arredata nel modo più elegante che i licantropi conoscono.

Loro, soprattutto i licantropi puri, non hanno un vero e proprio senso del bello e dell'ordine, ma questa casa mi sembra stranamente accogliente.

Ci sono molti dipinti alle pareti, uno per ogni re, e noto che ci sono tanti fiori finti in vasi colorati.

Tocco appena il petalo di una rosa, sorprendendomi di come questo posto mi sembra avere un'aria quasi di famiglia e di calore.

Non sono valori che i lupi condividono così profondamente come gli umani.

THE BAD WOLF: the princeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora