Pov Ladybug
D' un tratto nella sala calò il silenzio.
Lentamente mi voltai in direzione di quella voce autoritaria.
Era un uomo alto e smilzo, i capelli color panna. Ma la cosa che più risaltava era il sguardo: turchese, trasmettevano calma e pace.X:- Bene, ora che vi siete calmati, se volete potere rimanere oltre o tornare alle vostre dimore.-
Gli uomini e le donne sorrisero; alcuni si diresserò verso l' esterno per tornare alle proprie dimore, altri invece insieme all' uomo pacato si dirigevano verso la sala da ballo.Arrivò una donna che mi si avvicinò sussurandomi:- Potreste portare qualche bevanda e stuzzichino per intrattenere gli ospiti?-
L.- Scusi lei chi è?-
Dannazione! Come avevo osato dimostrami sfacciata davanti a un nobile che mi poteva tagliare la testa?
Y:- Sono Zoe.-Zoe? Poteva seriamente essere lei la donna? Essere la madre di Chat? Inoltre lei era la regina...
Subito divenni pallida, cosa sarebbe successo? Avrebbe osato dire al proprio marito che mi ero dimostrata scortese?
La donna probabilmente comprese al volo i pensieri che nella testa mi frullavano.Z.- Tranquilla, non è successo niente di grave. Ora però torna a lavoro, spero solo che il tuo collega non si sia fatto male.-
L.- Si figuri, grazie per la preoccupazione-
La regina sorrise e si diresse verso la sala per intrattenere le donne.Mi voltai e vidi Chat ancora per terra, preoccupata mi diressi verso di lui.
L.- Chat? Stai bene?-
Sentì un debole "sì" da parte sua, tremava come una foglia ed era scosso da forti tremiti.
L.- Chat! Ti prego cos' hai? Dimmelo, mi fai preoccupare così!-
Anche se quel gattaccio spesso mi dava sui nervi, gli volevo bene.
Comportandosi in questo modo non faceva che aumentare la mia ansia.C.- My lady, va tutto bene...-
Lentamente si alzò, traballando e continuando a tremare senza però mostrarmi il viso.
C.- Su forza andiamo, dobbiamo preparare altri stuzzichini...-Perché era così monotono? Perché non mi guardava in faccia?
Stava già andando verso la cucina quando gli afferrai il polso per bloccarlo.
Non si mosse.
L.- Chat ti prego, girati e guardami negli occhi...-
Si girò e lentamente alzò il viso guardandomi negli occhi.
I suoi occhi solitamente vispi e allegri, pieni di energia ora erano rossi e pieni di lacrime, che solcavano senza pausa lungo il suo viso.
Ma dopo tutto questo lo vidi sorridere.
Un sorriso pieni di dolcezza e tenerezza che mi fece sciogliere il cuore.L.-Perché piangi?- dissi mentre con i pollici cercavo di interrompere quel flusso di lacrime.
C.- Scusami, ma l' emozioni di rivederli è stato troppo bello.-
Sorrise ancor di più.
Lì allora imponente a quella scena lo abbracciai di slancio.
Per un secondo rimase paralizzato dal gesto improvviso ma poi si rilassò e ricambiò l' abbraccio.Non so cosa provava di preciso Chat visto che io avevo ancora i miei genitori.
Eppure lo vedevo a pochi centimetri di me che sorrideva radioso anche se ancora qualche lacrima difettosa gli solcava il viso.L.- Andrà tutto bene.-
C.- Già...-
L.- No devi ripetere con me:" Andrà tutto bene."-
Ridacchiò e disse:- Si, insettina, andrà tutto bene.-Angolo autrice
Ciaooo a tutti sociopatici!!
Spero che per tutti voi oggi sia stata una bella giornata e fortunata!Mi scuso per gli eventuali errori presenti e spero che il capitolo vi piaccia.
Ci vediamo al prossimo aggiornamento!!!
A presto sociopatici!!
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I voli spaziotempo [IN PAUSA]
FanfictionAdrien Agreste stava per tornare a Parigi, la sua adorata Parigi quando una corvina lo trascina in un aereo per una e non unica avventura.