il migliore amico di mio fratello

capitolo 11

Entriamo nei bagni sporchi e stretti del centro, abbasso io volto
-Abbie ma perché mi hai portato qui sei stupida percaso? Quello era Justin perché non sei andato a salutarlo?-
Alzo piano gli occhi che a stento riescono a trattenere le lacrime, ne cade una, poi due e poi tutte il mio viso ne è ricoperto, Katie mi prende la testa mi guarda negli occhi e mi chiede
-Abbie cos'hai, perché piangi?-
-Non l'hai visto? Non hai visto Justin che baciava un altra ? Non lo hai visto mentre sorrideva sulle sue labbra? Mi illudevo solamente, e io stupida che pensavo che veramente ci potesse essere qualcosa fra di noi, mi sento davvero un idiota, una bambina che ha perso i propri genitori, persa, persa in questo maledetto vuoto che mi circonda-
Piango ancora più forte, Katie mi da un bacio sulla fronte proprio come si fa con i propri figli quando piangono per il gelato caduto per terra, tutto il cioccolato, quella buona panna, buttati via, così, come un palloncino nel cielo.
Katie mi stringe forte, e con quell'abbraccio mi ripara, ripara tutti i frantumi e li unisce, ne prende uno, poi un altro, e poi l'altro ancora, e li mette insieme formando un unico pezzo, uno però vola via, quel frantumo è il mio rancore, la mia rabbia e la disperazione verso Justin, quello non riuscirò mai a riprenderlo.
Ma non posso aspettare, ho aspettato fin troppo, ora basta i piedi in testa non me li faccio mettere più, qualcuno mi ha insegnato che le maschere vanno tolte, che  nessuno ti deve giudicare per ciò che sei, e se devi perdere un amico perdilo per una buona causa, non far finta che non sia successo niente, anche a costo di perdere qualcuno, devi sempre dire ciò che pensi, ed è proprio quello che farò.
Mi faccio forza, spalanco la porta del bagno  e vado verso di lui
-Justin- grido decisa
Lui si gira con uno sguardo perso
-Abbie, ehi ciao ma voi che ci fate q...-
Non fa in tempo a finire la frase che gli tiro uno schiaffo che subito dopo mi pentirò di aver dato