Parla Eleanor.
Sono una 18enne bellissima, a detta di molti, e solitaria. Quelli che hanno provato ad accalappiarmi sono stati puntualmente respinti con una fredda cortesia. Sono dura e quasi cattiva con i figli di papà che ci provano solo perchè è una specie di scommessa. Entro in classe. Francese. Lo detesto. Sia la professoressa, lenta e frivola sia la lingua. Una palla assurda. Entrano in aula tutti quei pezzi di merda che si credono chissà chi. E poi entra quella larva della prof. William seguita dal preside B e da un ragazzo. Nathan Holl. Ovviamente gli occhi di tutti si puntano su quest'ultimo e se ne fregano degli adulti. Il preside inizia a parlare ma i nostri sguardi non si staccano dal nuovo venuto. È alto e magro con capelli castani ramati che scendono fin quasi sugli occhi. Questi non si vedono. Chi cazzo è? Un nuovo studente. Ok, fin qui ci arriviamo. Ma perchè è vestito così? In giacca e cravatta neri e argentati. Ce ne sono molti di figli di papà in questa scuola ma questo è il più ridicolo e imbarazzante. Chi si crede di essere? La sua figura mi mette soggezione. Ma non mi accapielerà certamente. Rimarrò imbattuta. Il preside gli indica di sedersi dove più gli piace. Bastardo! Viene verso di me e si lascia cadere molemente sulla sedia. Tira fuori una penna nera. A due anelli d'oro agli anulari. Figo. Sono 2 leoni che ruggiscono, capolavori. Si stiracchia annoiato. Non mi sta degnando di uno sguardo. Ha un bracciale d'oro a forma di serpente con un teschio. Nella mia mente si forma già un giudizio. È il più grande pappone che ho mai incontrato. Sarà pieno di soldi per permettersi tali oggetti. La prof. si metterà sicuramente in mostra. Ammetto che è davvero brava a parlare quella lingua e ed è orgogliosa di questa sua (unica) abilità. Fa una classica domanda a questo ragazzo. Non gli vedo gli occhi.
(In francese- italiano)
-Buongiorno. Io sono la tua nuova professoressa di francese e questi sono i tuoi compagni. Studieremo insieme quest'anno. Vuoi farci vedere il tuo livello?- metà della classe ha capito, l'altra metà si è fatta tradurre da altri il discorso come mi ha chiesto la mia amica Inn. Lo odio, il francese, ma sono piuttosto brava..
Lui risponde. Cazzo. È fottutamente bravo. Risponde con sicurezza e noncuranza e non bada agli sguardi di approvazione della prof. Persino quegli idioti di Mirko e John hanno capito che questo qua non scherza. Si scrocchia le dita. Un movimento preciso, simmetrico, indecifrabile. Sorrisino. È consapevole della propria abilità. E poi la mossa inaspettata: si sposta il lungo ciuffo rossiccio e mi guarda per un attimo. Occhi azzurri, freddi e espressivi. Occhi che esprimono intelligenza sardonica e malvagia.. Bellissimi...
A fine lezione mi alzo. 4 ore buche oggi. Non starò qua a sentire i suoi commenti, certamente ci saranno, su di me con quegli altri figli di puttana.
-Madamoiselle.-
Cosa vuole?
-Si?-
-Mi mostra il complesso scolastico? -
Oddio. Non posso dirgli di no. Sarebbe come lasciare un pulcino in una tempesta, verrebbe picchiato appena uscito di qui. E poi quegli occhi...
-Ok. Ma stammi dietro.-
Usciamo. Sono imbarazzatissima. Gli nomino i vari luoghi velocissima. In meno di un ora abbiamo finito. Poi un altro inatteso. Mi dice.- Sta succedendo qualcosa in bagno.-
Mi guida, quasi corre, verso i bagni. E aveva ragione. Ecco Kuka, Smarky e Sonny che come sempre, si vogliono fare una delle piccole. Spaurita, cerca di difendersi. Si è radunata un bel po' di gente. -Situazioni del genere sono usuali?- mi chiede l'elegantone.
-Purtroppo- Faccio caso solo ora che potrebbe capitare anche a me un problema del genere.
-Mon Dieu!- sospira.
-Che vuoi fare? Sono tutti palestrati e cattivi come dei diavoli..-
Si sposta la frangetta. Mi ritrovo a fissare i suoi occhi gelati. -Niente è del tutto impossibile.-
Si fa largo fra gli studenti. La maggior parte sono maschi, ma ci sono anche numerose ragazze.
-Ehi.-
-Cosa vuoi?-
-La...Giustizia.-
Ridono. Mi vergogno a morte. Avanzo in mezzo alla calca divertita. Lo devo portare via di lì. O le cose si metteranno male per lui.
-Non abbiamo capito. Vuoi essere della partita?-
Questa risposta deciderà l'esito della sua mattinata. O l'eroe o il pazzo. Vivo o morto. Inferno o paradiso.
Prevale il pazzo. -In un certo senso si. La ragazza; lasciatela andare.- Fanculo.
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Il Demone Della Giustizia
ActionPassi sordi. "Sicuramente un carceriere" pensò Nathan. "Buonasera. Parlo con il signor Nathan Holl?" Una tagliente voce fredda. "Si. Sono io. Cosa vuole?" Rispose sgarbato, quell'uomo emanava un gelo insolito. "Proporle un affare." Disse il Diavolo.