Capitolo 39

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Lindy pov's

Credo che la giornata di "famiglia" programmata da mio padre, non sia andata come voleva, ma a me va bene così. Cosa vuole recuperare? Ormai il tempo è passato, non si può recuperare, non gliene do una colpa, perché sono stata io a sparire. Forse per i dispetti di Jack, per la gelosia di mia madre nei confronti di mio padre o forse perché non volevo perdermi neanche un giorno dell'amicizia di Jared e Cameron. Da bambina una delle mie paure era siccome loro erano maschi, che crescendo mi avrebbe scansata, perché io non potevo commentare le ragazze più grandi con la colina alla bocca (visto che sono sempre stata etero, nonostante sia stata sempre contornata da soli amici maschi) come faceva Jack, che ai miei occhi sembrava più grande dei miei due migliori amici.

Comunque avevo promesso a Jasmin che mi sarei vista con lei e Karin, nel pomeriggio, e quindi eccomi qui, con le mie due uniche amiche in un piccolo bar tranquillo. <<Come va con Harley? Ho sentito che vi siete fidanzati>> inizia Jasmin. <<Si, c'è la detto Lucas>> fa Karin. Certo che le notizie corrono presto. <<Già, ma quindi tu e Lucas?>> chiedo a Jasmine. <<No, l'ha detto a Karin e lei l'ha detto a me.>> mi risponde e sospira. <<Non ditelo a Cameron, voglio parlargliene io>> le avviso e loro annuiscono. <<Come vanno le cose tra lui e Wanda?>> mi chiede in imbarazzo Karin e Jasmine sghignazza. <<Non so dirti, devo ancora passare del tempo sola con Cam>> le rispondo. <<Ma poi, nessun altro scherzetto?>> chiede Jasmine aprendo un pacchetto di patatine alla paprika. <<Che intendi?>> fa Karin prendendogliene una. <<Tipo quello della palestra>> le risponde. <<No, evidentemente hanno finito di giocare con noi>> dice l'altra a bocca piena. <<Invece io, ho il presentimento che si faranno vivi presto>> intervengo. <<Una parte di me lo spera>> fa Jasmine. Karin ridacchia. <<Si, per stare con Lucas>> la prende in giro. <<Smettila non è vero!>> si arrabbia l'altra. <<Si come no>> continua a ridere, contagiando anche me. <<Ora non mangi più le mie patatine>> le fa la linguaccia. La barista arriva con il mio caffè e quello di Jasmine e la cioccolata calda di Karin. <<Perché lo speri?>> le chiedo curiosa, mettendo tre bustine di zucchero nella tazzina. <<perché voglio scoprire chi c'è dietro a questo gioco>> mi risponde ovvia. <<A me invece questo teatrino spaventa>> fa Karin. <<Oddio!>> mi allarmo facendole spaventare. <<Che c'è? Che succede?>> mi chiede alzandosi in piedi Jasmine. <<Mi sono scottata la lingua>> dico tenendo la lingua fuori. <<Ci hai spaventate scema!>> fa Karin lanciandomi addosso bustine di zucchero. <<Scusate>> faccio spallucce divertita. È una bella sensazione avere delle amiche e fidarti di loro, ho sempre pensato che l'amicizia tra ragazze non esistesse, per la rivalità, cosa che non mi appartiene, ma che ho visto in quelle che frequentavo, ogni tanto. Del tipo: "mi sta bene questo vestito?" E negano, perché non vogliono darti soddisfazione o semplicemente per farti cambiare, così non potrai essere più carina di loro. Sono certa che non avrò mai di questi problemi con Karin e Jasmine.

<<Cosa mi metto?>> chiedo a Jasmine. Ci stiamo preparando a casa mia, per andare al karaoke. Tornando dal bar oggi, abbiamo deciso tutte e tre, che ci serviva una serata divertente, per stare tutti insieme, infatti abbiamo invitato anche i ragazzi. Il problema è che io non sono mai andata a fare karaoke e non ho idea di come dovrei vestirmi per l'occasione. Karin ha indosso un paio di jeans a vita alta e una maglietta piena di pagliette, colorate e Jasmine dei jeans bianchi, con una maglietta nera e sopra un giubbotto di jeans aperto. <<Non è niente di formale, eh!>> fa Jasmine. <<Infatti mica avevo intenzione di vestirmi bene>> faccio spallucce. <<Non devi mica vestirti male>> interviene Karin. Frugo nel mio armadio e ne esco con una tuta nera. <<Questa andrà bene!>> esclamo. <<Ma sei sempre in tuta>> si lamenta Karin. <<No, ultimamente metto anche i jeans, ma poi le tute sono comodissimissimee!>> dico, facendo ridacchiare le ragazze. <<Hai ragione e non ti stanno per niente male!>> mi dice Jasmine. <<Per caso hai chiamato anche Cameron?>> mi chiede cambiando argomento Karin. <<Si, ma non verrà. Ha da fare!>> le rispondo e lei annuisce pensierosa. <<E quindi chi verrà infine?>> mi chiede Jasmine. <<Non lo so, io l'ho detto ad Harley>>
<<Spero non chiami Lucas>> trattiene l'aria nelle guance, guardando il soffitto e poi sbuffa. <<Nervosetta>> l'abbraccia Karin. La me di una volta, lo avrebbe trasformato in un abbraccio di gruppo. <<Olà!>> entra in stanza una cresta bionda. Help! <<Chi sono queste belle ragazze?>> mi chiede Jack. <<Non rompere, esci o chiamo mia madre!>> lo minaccio, ma mi ignora porgendo la mano prima a Jasmine, poi a Karin, che lo guarda incantata. Mentre si presentano, sto escogitando almeno dieci modi, per fargli male. <<Sono suo fratello>> dice alle ragazze, che mi guardano sorprese. <<È il figlio della moglie di mio padre>> dico e mi rispondono insieme con un: <<Aaaa, c'è lo avevi detto>>. Ho sempre voluto un fratello, però non questo qua come fratello. È la persona più irritante sulla faccia della terra. <<Vuoi venire con noi a cantare?>> le chiede allegra come non lo era da un bel po', Karin. Io mi do una sberla da sola, facendoli girare verso di me. Jack ride e le ragazze mi guardano interrogative. <<Volentieri>> le risponde. <<Ok va tu con loro, sto a casa io>> gli dico prendendomela. <<Ma come?>> fa Jasmine. <<Non vengo se viene lui>> incrocio le braccia al petto. <<Dai su! Ho visto Harley piuttosto nervoso oggi, non vederti là, lo farà peggiorare. Sai com'è!>> mi incoraggia Jasmine. Be con lei è sempre nervoso. <<Vado a prepararmi>> dice Jack chiudendosi dietro la porta. <<È carino>> fa Karin con aria sognante. Pensavo le piacesse Cameron. <<Ti bastano i capelli biondi per andare in tilt>> la prende in giro Jasmine. <<Vi assicuro che è insopportabile, una piaga. Ci rovinerà la serata, ne sono certa!>> dico esasperata.

E infatti...
<<La prossima volta ti mando all'ospedale!>> lo minaccia Harley. Jack è proprio un disgraziato. Stavo parlando con il mio ragazzo ubriaco e lui che fa? Mi gira intorno e mi da una pacca sul sedere, facendo andare Harley su tutte le furie. <<È mia sorella, queste minacce dovrei farle io a te>> gli risponde Jack, il bello è che è convinto di non aver sbagliato, siccome si definisce mio fratello. Harley gli si avvicina puntandoci l'indice sotto al naso. <<Ti conviene stare fermo>> gli dice l'altro. <<Finitela!>> urlo ma mi ignorano, continuando a minacciarsi l'uno con l'altro. <<Lucas, fa qualcosa prima che arrivino alle mani!>> gli tiro il braccio e stranamente fa quello che gli ho detto, interviene allontanando Harley. <<Con te faccio i conti dopo!>> dico arrabbiata a Jack, prima di raggiungere fuori gli altri due.
<<Vieni qua tu!>> biascica Harley aprendo le braccia. <<Tu sei un danno>> mi dice Lucas, prima di allontanarsi. Tanto le sue offese mi svicolavano proprio. <<sshhh lasciala stare>> dice Harley ad occhi chiusi, però Lucas già se n'è andato. Mi lascio abbracciare e gli accarezzo i capelli. <<Perché hai bevuto così tanto?>> gli chiedo. <<Oggi ti sei comportata male con me>> mi dice staccando l'abbraccio e tenendomi per le spalle. <<Che ho fatto?>>
<<Non volevi che ti baciavo davanti a quello stronzo!>>
<<No, non volevo che mi baciavi davanti a mio padre>>
<<Poi te ne sei andata con lui e...>> si alza di scatto e mi da le spalle. Credo stia cercando di vomitare. <<E stavi giocando con lui, invece che con me, quando ti ho chiamata>> continua rimanendo nella stessa posizione. Gli appoggio una mano sulla schiena, accarezzandogliela. Amo le sue grandi spalle. <<Non stavo giocando con lui, volevo picchiarlo perché è insopportabile. Mi ha costretto mio padre a passare il pomeriggio con lui>> gli spiego e si gira con gli occhi lucidi. Ho il cuore a mille. <<Ora starai sempre con lui>>
<<Sei geloso?>> gli chiedo, appoggiando le mani, che mi stringe, sul suo petto. <<Si>> ammette facendomi sentire una strana sensazione alla bocca dello stomaco. Alzo le punte e gli stampo un bacio sulla bocca per rassicurarlo. <<Mi sento tua>> gli dico sincera, senza volerlo. Sembra voglia dirmi qualcosa, ma non trovi le parole, si limita a farmi un sorriso e mi accorgo che i suoi occhi in questo momento, sono più belli e più buoni del solito.

JARED •L'apparenza Non Vale•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora