Capitolo 4

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<< Con quei vestiti sei così grassa e fai così schifo. AMMAZZATI  prima di spaventare il mondo intero !!>> ( ovviamente è una traduzione dal Moldavo )
Ammazzarmi, era questo che volevate tutti, era questo che volevi "Tu " che un giorno ti chiamavo la mia migliore amica?
Con tutti intendo coloro che facevano parte dei " Popu della Scuola " , coloro che hanno trascinato nel mondo dei "perfetti " anche la mia così detta "migliore amica " , coloro che ogni giorno mi spingevano per le scale, ridevano del mio modo di essere , del mio fisico , del mio modo di parlare , di vestire , di ridere, di camminare.
Non vi bastavano gli insulti, non vi bastava maltrattarmi oralmente quindi siete passati ai fatti.
Di che fatti  parlo ..? ( Adesso vi racconterò una delle tante cazzate che feci nella mia vita )

-Tutti sbagliamo, ma non tutti ne capiamo l'errore -
Beh .. il girono seguente tutti ,come se nulla fosse successo , erano gentili con me, erano amichevoli , mi rivolgevano la parola. Ero felice  ( o almeno credevo di esserlo ). Felice a tal punto da far finta che nulla fosse successo anche per me.
Ma non serviva a nient'altro ,quella  loro " gentilezza " , che a usarmi come mezzo per prendere in giro altri esseri.
Adesso vi spiego meglio.
-Ora di ginnastica-
<< Lili! Prendi questa maglietta  e pulisci il pavimento del bagno e poi rimettila al posto come se nulla fosse successo>> disse improvvisamente  la mia Migliore Amica.
Lei , la persona che tanto amavo e rispettavo , mi ha notata dopo tanto tempo , ha pronunciato il mio nome.
<< Allora esisto per te >> dissi io ad alta voce.
<< Certo , siamo migliore amiche no ? >>
( Migliore amiche , almeno ne sai il significato di questa parola ? ) disse il mio Io interiore quasi arrabbiato.
<< Perché mai dovrei sporcare una maglietta che non è di mia proprietà ?>> dissi io gettando lo sguardo verso quella maglietta bianca come il latte
( rossa come il sangue - commenti totalmente non aderenti al testo -)
<< Perché così ti divertirai anche te ,per una volta. E, inoltre, oggi ci sentiamo "buoni" ( riferendosi al gruppo dei Popu ) quindi ti daremmo l'occasione di entrare nel nostro gruppo e di non essere più una fallita di merda.>> disse lei con uno sguardo maligno  e uno sorriso da vipera.
Non mi interessava entrare nel loro gruppo. La mia mente era troppo concentrata sul fatto di "uscire" da quest'incubo e ,finalmente ,di non essere più presa in giro da loro , per notare che per lei non ero altro che una " fallita di merda " .
Ovviamente, io come essere inutile a questa società, presi la maglietta e feci il più grande sbaglio della mia vita( mi definirei adesso un essere umano senza sentimenti per quello che ho fatto ) trascinai quella maglietta per tutto il pavimento del bagno. ( Guardiamo il lato positivo quel bagno non brillava così tanto  da ormai troppi anni )
<< Mi dispiace Mirella ( nome della proprietaria della maglietta ), mi dispiace , volevo solo scappare dai miei problemi , ero una bambina troppo egoista per capire che non facevo altro che comportarmi come coloro che odiavo tanto. >> (Affermazioni del mio essere del presente )
<< Brava piccola serva , brava ahahahhah >> disse la mia "migliore amica " ridendo ,quasi, con le lacrime agli occhi.
Mi girai verso di lei (con uno sguardo da una totale imbecile che non aveva capito ancora niente)  e notai il cellulare anzi , i cellulari ...
Chi faceva foto , chi video , chi registrazioni per raccontare i accaduti agli altri...
Tutti mi guardavano , mi fissavano, ridevano , indicavano col dito , indicavano verso una persona che oggi definirei ancora più orribile di coloro che la prendevano in giro. ( E avevano ragione a farlo e vi ringrazio per questo perché adesso cerco di non fare/ dire ciò che me ferirebbe agli altri )
Ovviamente ecco lo statuto di panico, e come per non dimenticare le lacrime, le lacrime di una "persona" che si rese conto ,finalmente ,del suo errore e del suo fidarsi troppo di ogni cosa esistente in questo mondo. Come persona cioè come essere umano ; Pertanto vi chiedo scusa per l'essere che ero ( che forse ancora sono, prendendo in considerazione alcuni specifici aspetti )  e sopratutto chiedo scusa per la mia ingenuità.
<< Lili controllati , non crollare del tutto qua davanti a tutti. Agisci per una volta rispondigli, non stare ferma , immobile. Basta stare zitta , parla..parla..Parla Ca**o. Non piangere! >> disse la mia voce interiore arrabbiata con me stessa.
Ma , ovviamente , non bastava che mi stessero tutti fissando ( ancora oggi ho paura quando tutti cominciano a fissarmi ) in fondo alla fila o al mezzo cerchio che si formò davanti a me , una voce  arrabbiata ( molto inca**ata ) risuonò per tutti i corridoi della scuola :
<< ...

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