My Fears and I

[5]

Mi svegliai di soprassalto, col cuore in gola.
Erano le 4:45 di notte, decisi di fumarmi una sigaretta fuori dalla finestra; presi il mio pacchetto e ne sfilai una, la misi in bocca e l'accesi.
Nel frattempo mi apparve, come un flashback, la sua immagine.
L'immagine di quel ragazzo che in così poco tempo è riuscito a strapparmi dal cuore l'organo che riesce a mandarmi avanti, quell'elemento essenziale per vivere.
E forse, lui, era essenziale per me.
"Ma come fai a pensare questo di lui, se lo conosci da così poco tempo?" Disse la mia voce nella testa.
Agitai la testa in segno di resa, quasi sconfitto.
" E cosa poteva andare peggio? " quasi sorrisi nel dirlo.
Finita la sigaretta e avendola gettata nella strada, decisi di prendere il mio telefono in mano e mi accorsi di aver moltissime richieste di amicizia; molti di loro erano della mia cittadina, mentre molti altri erano della mia scuola.
Notai anche moltissimi messaggi; li aprii e il mondo iniziò a rotolare, caos totale.
" Hey, ti va una notte con me?
E ancora " Quanto prendi?"
Il mondo per me era finito, inizia a vedere buio, iniziai a vedere qualsiasi cosa errata; il mio modo di pensare, la mia sessualità, la mia vita.
Tutto sbagliato, o meglio, io ero sbagliato.
Iniziai a pensare nella mia testa, iniziai a pensare quante persone mi avrebbero potuto ferire sia moralmente che fisicamente.
La mia vita sociale era appesa ad un filo e non avevo ancore di salvezza, ero destinato a sprofondare fino ad non poter risalire in cima.
Cosa avrei potuto fare per salvarmi?
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Qualcosa mi fece pensare ad una cosa in particolare, una felpa.
La felpa di Nicola, l'unica persona che avrebbe potuto salvarmi nonostante tutto il male da me causato alla sua persona.
Mi avrebbe perdonato? Avrebbe capito i miei sbagli? E sopratutto mi avrebbe aiutato?
In quel momento mi apparve un flashback, un ricordo; mani, occhi, baci, sguardi.
E sopratutto lui.