Dopo 20 minuti di viaggio arrivai finalmente a destinazione, mi ritrovai davanti a una bellissima villa ottocentesca illuminata da lanterne, ad accoglierci ci furono alcuni omoni alti vestiti di nero, quando entrai fui rapita da quello sfarzo e da tutti quei dettagli.
A farmi ritornare alla realtà fu la voce di Edoardo che mi sussurrò "piaciuta la sorpresa?" Annuii, era un ballo di beneficenza contro gli abusi verso i giovani
*flashback*
"Esci puttana!" Quelle parole mi risuonavano dentro, erano ormai 3 anni che ero vittima degli abusi psitici e fisici, ma la terza media fu l'anno peggiore della mia mia vita.
Piangevo a dirotto e quando uscii mi menarono insultandomi, mi dicevano sempre "dillo a qualcuno e noi te la faremo pagare"
*fine flashback"
Scacciai via il ricordo e con esso le lacrime amare, non volevo che sapesse del mio passato, mi avrebbe guardato con compassione, odiavo quello sguardo, le persone non ti avrebbero più trattato come prima, eri il diverso.
Ci accomodammo ad un tavolino. Scherzammo per tutta la serata e al termine di essa salì sul palco una donna identica a Edoardo "grazie a tutti per essere venuti qui, oggi è il decimo anniversario di quest'associazione contro gli abusi giovanili, spero che la serata sia stata di vostro gradimento e grazie per i vostri contributi".
Edoardo:" non riesco a staccarti gli occhi di dosso stasera, sei bellissima" arrossii e gli risposi:" grazie davvero di avermi portato qui, è stupendo e mi sto divertendo da morire, sembra di stare in un film" lui rise e io continuai dicendo "Edo è da tutta la sera che mi domandavo una cosa" "dimmi" "mi vergogno un pò" "non riderei mai di te" arrossii ancora di più, presi il coraggio e gli domandai "perché mi hai port..." Fummo interrotti da quella donna, "Buonasera, piacere io sono la nonna di Edoardo te chi sei?" Ero imbarazzata per quanto era bella e di classe quella donna "piacere sono Martina, è stata una bellissima serata e sono felice di aver partecipato" " Edoardo oltre ad essere bellissima questa ragazza è anche gentile, mi piaci, ora vi lascio,buon proseguimento" io ed Edoardo la salutammo, lui mi prese la mano e mi portò nel giardino. Era fiabesco tutto quello che stava accadendo, luna piena, rose e fiori di ogni genere e colore ci circondavano, statue, querce, panchine in marmo e al centro di questo giardino vi era una splendida fontana. Ci sedemmo su di essa, lui mi disse "mi dispiace del l'interruzione di mia nonna ma sai era molto curiosa di sapere chi portavo, di solito non ho mai fatto conoscere nessuna a mia nonna, diciamo che aspettavo una persona speciale come te!" Il mio stomaco si attorcigliò a sentire quelle parole 'aspettavo una persona speciale come te', gli risposi "ti ringrazio per questa splendida serata, volevo chiederti perché mi hai portato qui? Lo devo prendere come un appuntamento?" Lui mi guardò rispondendomi "come ti ho detto per me sei speciale, si questo è un appuntamento, in questi mesi ti ho pensato tantissimo e ci tenevo a portarti qui per fartelo capire, come ben sai io sono orfano di madre e di padre e infatti sono sotto la custodia di mia nonna, quest'associazione l'ha aperta proprio lei per..." Lo vidi in difficoltà quindi gli dissi subito"Edoardo anche tu sei speciale per me, non devi aggiungere altro se in questo momento non te la senti, non perché non ti fidi ma per il semplice fatto che in questo momento non te la senti, sappi che quando lo vorrai fare io ci sono" lui mi prese la mano e mi abbracciò, quell'abbraccio sembrò durare un secolo, mi sentivo protetta da tutto, mi avvolgeva e ci sarei rimasta ore e ore ma la serata giunse al termine e dovemmo ritornare a casa.
Una volta arrivati davanti al mio portone lui mi disse un semplice 'grazie' ma sapevo che conteneva una moltitudine di significati quindi gli sorrisi, proprio quando mi stavo girando per mettere la chiave per aprire il portone lui mi afferrò, mi strinse a lui e i nostri visi stavano molto vicini, io gli guardavo le labbra, volevo baciarlo ma lui mi disse "anch'io vorrei baciarti ma una come te non deve essere baciata al primo appuntamento" mi sentii mancare la terra sotto i piedi nessuno me l'aveva mai detto, forse valevo qualcosa... Quella sera mi addormentai subito pensandolo e rileggendo il messaggio della buonanotte di Edoardo 'buonanotte principessa :*' quella notte anche se feci il mio solito incubo riuscii a dormire per qualche minuto serenamente.
Spazio autrice: spero che vi piaccia questo capitolo, ditemi se è troppo noioso, aspetto i commenti e i spero che siano positivi, ci tenevo a dirvi che alcune cose di questo libro sono realmente accadute
STAI LEGGENDO
Serba me. Serbavo te.
RomanceUna ragazza come le altre ma con un passato difficile, solo Edoardo il ragazzo dei suoi sogni potrà farla rinascere.