Serba me. Serbavo te.

Zio

Questo capitolo è dedicato alla mia MIGLIORE amica Narcisa, ti voglio un mondo di bene:*

3 settimane dopo

Da quel giorno io ed Edoardo passavamo molto tempo insieme, mi aiutava con lo studio, mi stava accanto quando deliravo per via della scuola, era sempre paziente con me e gliene ero riconoscente, con il passar dei giorni mi fidavo sempre di più.

Era finita la scuola, era un lunedì pomeriggio e come mia abitudine chiamo Virginia per parlargli

Io:" ehi nana come stai?"

Virginia:" ciao, non molto bene, è morto mio zio"

Io:" mi dispiace,condoglianze "

Virgy:" so che io non mi sfogo molto ma ne ho bisogno ora, sono devastata, era giovane e forte, vorrei stare nella mia città natale per poter passare questo momento con la mia famiglia, per compiangerlo con dovere"

Io:" sappi che ti starà accanto sempre"

Passammo una mezz'ora in silenzio, lei piangeva e sapevo che aveva bisogno di me, quando la salutai visto che voleva dormire un po' mandai un messaggio a Edoardo 'Edo è morto lo zio di Virginia, ti va di venire qui per farmi compagnia?" Lui mi risposte subito"aprimi la porta".

Quando aprii lo abbraccia con tutta la forza che avevo in corpo, Virginia era come una sorella per me e anche se avevo un po' di amiche lei era la prima che chiamavo perché sapevo che c'era.

Io:" ti va di rimanere a dormire qui? I miei non ci sono"

Edoardo" si basta che tieni le mani apposto"

Io:" spiritoso il ragazzo"

Edoardo:" mai quanto te" mi afferrò per i fianchi e mi baciò delicatamente, ben presto quel bacio si trasformò in qualcosa di più passionale, gli accarezzai i capelli tirandoglieli delicatamente, lui mi mise una mano sotto la maglietta per poi togliermela, gli baciai il collo e anch'io gliela levai, mi sussurrò "sei bellissima", arrossii, mi prese in braccio e mi posò sul letto, mi sfilò i pantaloncini e si tolse anche lui i jeans. Aveva un corpo di un Dio, si sdraiò accanto a me, non facemmo nulla quella notte ma sapevo che in quel momento non sarei stata da sola.