Chapter 13

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"Okay. Ci siamo tutti?" Domanda Greg quando siamo seduti tutti ai nostri posti sull'aereo.
Si siede anche lui e Harry mi guarda.

"Le regole che ci ha dato prima Greg sono molto chiare, quindi si deve uscire almeno in coppia..."

"A cosa vuoi arrivare Harry?"

"Alle ragazze non piace l'arte e Amsterdam è piena di musei e cose molto interessanti..." alzo gli occhi al cielo con un sorriso.

"Si. Va bene. Ti accompagno io."

"Grazie!"Dice abbracciandomi e baciandomi la guancia.

"Hai mai fumato erba?" Annuisce.

"Okay." Rispondo.

"Tu?" Annuisco.

"Saranno due lunghe ore." Sussurra mettendosi comodo contro il sediolino con un piccolo sorriso.

"Mi svegli quando arriviamo?"Mi domanda e annuisco.

Lui si addormenta, questo ragazzo si addormenta davvero ovunque. Io mi torturo le mani, sono nervoso. Non ho mai sentito la mia famiglia. I soldi per venire ad Amsterdam me li ha portati liam. Non ne vogliono sapere di me.
Quella notte del primo dell'anno, a casa di Niall,ho passato tutto il tempo a vomitare e a farmi del male.
Quando Harry mi ha scoperto,o meglio, quando gliel'ho confessato si è arrabbiato tantissimo.
Spero davvero sia un anno nuovo...anche se siamo al 2 gennaio e non cambia proprio niente.

***

"Le stanze sono tre per voi e una per noi, questo significa che dovete scegliere voi un compagno di stanza." Dice nel corridoio dell'hotel Greg per poi continuare.

"Potete uscire subito ma dovete tornare entro le otto, orario di cena." Tutti annuiscono.

"Tieni."Mi dice dandomi le chiavi e io e Harry entriamo subito.
I letti sono singoli ma quasi attaccati, lui si butta su un letto e mi guarda.

"Cosa vuoi fare come primo giorno?"

"Quello che vuoi. Per me è  uguale... fai conto che non sono mai uscito dall'Inghilterra."

"Mai mai?" Scuoto la testa.

"Viaggiare è divertente, soprattutto con la compagnia giusta."

"Beh, allora mi dispiace...avrai un viaggio di merda."

"Oh, no. Ho avuto tutti viaggi orribili e ti assicuro che questo è  il più bello e divertente con te." Dice e sorrido alzando gli occhi al cielo.

"A volte te ne esci con certe frasi che fai proprio ridere."

"Beh, sappi che è proprio bello vederti ridere." E vorrei capire perché ora è così vicino a me da farmi perdere il fiato.

"Come fai a stare così Bene?"

"Mi sento così quando sono con te." Sussurra timido e sorrido.

"Dove vogliamo andare?" Domando distraendomi.

"Boh,giriamo per oggi. La prima cosa che vediamo e sembra interessante la facciamo." Annuisco e subito dopo siamo per le strade di Amsterdam.
Trova interessante la casa si Anna Frank così ci passiamo tutto il pomeriggio.

Okay, mi piace l'arte e soprattutto le persone a cui piace osservare e sapere dell'arte, anche sa a me q volte mi annoiano alcuni musei o robe del genere... Ma lo sto facendo per Harry, per vedere una bella persona che osserva l'arte felice.
È così bello vederlo felice.

La sera torniamo giusto in tempo, scendiamo per andare a mangiare ma a me non va quindi non tocco cibo anche se lo sguardo severo di Greg dice tutto.
Risaliamo in camera,io vado a cambiarmi nel bagno e lui nella stanza stessa.
Appena mi annuncia che ha finito vado a stendermi nel mio letto e lui si siede sul suo guardandomi confuso.

"Oggi non hai mangiato."

"Pazienza."

"Che hai?"

"Niente. Vorrei solo non farne un problema."

"Beh,è  un problema. Siamo in un ricovero per prendere peso e tu lo perdi."

"Bugia. Sai che ho preso peso."

"Avrai preso qualche grammo."

"Per colpa tua."

"Sono felice di essere la colpa di una tua possibile salute migliore."

"Stupido." Dico alzando gli occhi al cielo e sorrido.

"Il punto è  quel tuo ex ragazzo. " Lo guardo male mettendomi seduto sul letto.

"Caspita, non mi merito quello sguardo.." Si tira un po' i ricci all'indietro per poi fare un piccolo sospiro.

"Ti piace ancora?" Domanda ad occhi bassi mentre si sistema un bracciale.

"No. Perché?" Fa un alzata di spalle.

"Beh, diciamocelo: è proprio bello."

"Ma per favore. È una persona normalissima. Ci sono persone molto più belle."

"Ne conosci a parte lui?"annuisco.

"Chi?" Non dico nulla ma poso lo sguardo su di lui nello stesso momento in cui lui lo posa su di me.

Fa roteare gli occhi e riprende a sistemare il bracciale per poi guardarmi.

"Lui aveva detto quelle cose, tu ci sei rimasto male e pensi che sei ingrasso. Probabilmente ti guardi allo specchio e ti vedi come  un lottatore di sumo mentre se soffiasse il vento ti romperesti."

"Tu non sai essere delicato con le parole."

"Ci provo ad esserlo ma erano gli unici esempi migliori. Insomma,vuoi dirmi che non è  così che ti vedi?"
Lo guardo male e lui sorride.

"Tu vorresti dire una Bugia? Tu che non menti?"

"Non ho smentito niente ne dato ragione a nessuno." Dico e lui sorride.

"Lo vuoi un abbraccio?" Mi domanda e sorridendo annuisco. Viene verso di me abbracciandomi e mi stringe forte mentre si siede sul letto ma poco dopo ci sentiamo.

"Giuro che dopo torno nel mio letto." Dice sorridendo per poi nascondere il viso nel mio petto e stringe le braccia intorno alla mia vita.

"Okay." Dico e al posto di abbracciarlo inizio ad accarezzargli quei ricci così perfetti e profumati.

Inizia a parlare a vanvera di cose realmente stupide, come fanno i bambini più o meno, e ride spesso.
Può esistere una creatura più dolce di lui?

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