Togliamo La Maschera

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"Quindi mi stai facendo andare da un venditore di Tacos? Serio?" Chiedo guardando la strada. "Sì, fa dei buonissimi Tacos quel posto." "Va bene..." "Ecco! È laggiù!" Dice indicando un camioncino di Tacos. Mi fermo in un parcheggio lì vicino e vedo che davanti al camioncino ci sono due uomini, una donna e una bambina. Appena la bambina vede Scott gli corre incontro. "Papà!" "Puzzola! Come stai?" Dice prendendola in braccio. "Benissimo!" "Ne sono felice. Guarda ti ho portato una persona." Dice avvicinandosi a me. "Lei è Marika, ma in segreto è Speed Girl." Lei si mette le mani sulla bocca e sembra sorpresa. Beh anche io lo sarei. "Davvero sei lei?" Chiede felice ed io annuisco. "Sì, sono io. Come ti chiami tu?" Chiedo dandogli la mano. Lei ride tutta felice e dopo mi stringe la mano. "Sono Cassie!" "Sono molto felice di conoscerti, Cassie." Scott la mette giù e si fanno avanti le persone di prima. "Marika ti voglio presentare Luis, il mio migliore amico. Hope, la mia ragazza e Hank Pym, suo padre." "Oddio! Lei è Hank Pym?! È un vero piacere conoscerla, ovviamente è un piacere conoscere voi tutti sia chiaro." "Che auto ragazzi! È tua, ragazzina?" Dice Luis guardando la mia auto. "Sì, è mia. Bella eh?" "Bella? È stupenda!" Dice guardandola incantato. Scott si gira e lo guarda male. "Luis! Le mani a posto e non pensare a quello che stavi pensando, non ti conviene." "No, no. Io non stavo pensando a niente, amico." Dice allontanandosi dalla mia auto e andando vicino a Scott. "Che ne dite di andare a mangiare ora?" Dice Luis incamminandosi verso i tavoli e noi lo seguiamo.

"Allora come sono?" Chiede Scott dopo avermi obbligato a mangiare ogni tipo di Tacos esistente. "Non sono male ma io non esco pazza per i Tacos, preferisco i Burritos o il cibo italiano." "Anche io. Ha buon gusto la ragazza." Dice Hank. "Grazie, signor Pym." Dico guardandolo. "Oh, ti prego. Chiamami Hank. Comunque ti va di raccontarci come sei diventata Speed Girl?" "Certo."

Gli racconto tutto quello che è successo e sembra scioccato. "Conoscevo Leonard ovvero lo scienziato che ti ha dato i poteri, sapevo anche la sua storia. Povero uomo, amava la sua famiglia ma dopo quella bruttissima vicenda è cambiato. Diceva che doveva creare qualcosa che potesse distruggere gli Avengers e che fosse stato invincibile. Beh non ha fatto un pessimo lavoro, infondo da quando mi hanno detto sei molto abile." "Grazie..." "Ma vorrei vedere una dimostrazione." "Cosa?" "Signorina, sono un uomo di scienza. Ci basiamo su quello che vediamo e poi sono molto curioso di vederti in azione." "Ma papà non mi sembra né il luogo e nemmeno il caso per una dimostrazione." Dice Hope. "Hope, sta tranquilla. Sarò vecchio ma non stupido. La dimostrazione non si farà qui ma in un altro posto sempre se la signorina vuole, ovvio." "Per me non ci sono problemi." "Ottimo. Allora salite tutti in macchina, andiamo all'aeroporto." "All'aeroporto?" Diciamo tutti.

Siamo arrivati all'aeroporto ed ora stiamo scendendo dalle auto. Il Signor Pym è venuto con me perché ha detto che non saliva su un'auto così veloce da un po' di tempo. "Ecco qui. Ora hai tutto lo spazio per correre." Dice appoggiandosi sul cofano della mia macchina. Arrivano anche gli altri e si mettono vicino a Hank. Con la super velocità prendo il costume che per fortuna avevo nel cofano e lo indosso insieme agli occhiali. Mi fermo un attimo per guardarli e dopo parto verso la fine della pista. Gli occhiali segnano che sono a 468 km/h ma so che posso andare più veloce. All'improvviso si sente un'esplosione. Mi fermo e vedo che un aereo sta precipitando a causa di un motore esploso. L'aereo si sta dirigendo verso la pista e se colpisce terra potrebbe esplodere! Devo salvare prima i cittadini e dopo penserò all'aereo. Prendo il volo e scatto verso l'aereo. Inizio a prendere due cittadini per volta e portarli a terra. In 5 minuti riesco a portarli tutti in salvo ora devo trovare un modo per fermare l'aereo. Pensa... pensa! Idea! Dalle mie mani faccio spuntare dell'elettricità e la lancio verso l'aereo. Lo fermo ed ora è come se lo tenessi in bilico. Lo abbasso piano piano fino a fargli toccare terra salvando tutti. Tutti iniziano ad applaudire e fischiare felici e non ci sto credendo che lo stiano facendo a me. Mi giro verso di loro e vedo che mi vengono incontro. Saluto tutti con un gesto di mano e poi corro lontano da lì.

Ritorno da Scott e gli altri e anche loro mi battono le mani. "Sei stata grandiosa!" Dice Luis. "Hai dimostrato coraggio e abilità nel cercare una soluzione per salvare tutti. Hai proprio la stoffa dell'eroina." Dice Hank. "Sei la mia eroina preferita!" Dice Cassie venendo ad abbracciarmi. "Grazie a tutti. Ora però credo sia meglio allontanarsi da qui." Dico andando a cambiarmi per poi ritrovarmi con i vestiti di prima. "Ha ragione. Andiamo." Dice Scott. Entro in auto e dopo che entrato anche Scott con la figlia, parto.

Dopo aver parlato ancora un po' con loro, ho deciso di tornare a casa visto che mi sento un po' stanca. Scott ha deciso di rimanere con Hope e gli altri quindi credo dormirà da uno di loro. Mi squilla il telefono ed è Peter.

<<Ehi Pit! Come va?>>

<<Beh potrebbe andare meglio. A te?>>

<<Possiamo dire bene. Perché hai detto in quel modo? Qualcosa non va?>>

<<No, cioè sì. Non lo so.>>

<<Ho capito, vengo da te.>>

<<Cosa? Ma...>>

<<So che è successo qualcosa ma che non vuoi dirmi quindi vengo da te. Fra 10 minuti sono da te.>> Chiudo la telefonata.

Faccio una brusca inversione a U e accelero per arrivare a casa di Pit.

10 minuti dopo

Busso alla porta di casa e mi viene ad aprire May. "Marika? Che ci fai qui?" Chiede sorpresa. "Scusa l'orario ma sono venuta solo per salutare." Dico e lei sembra un po' disorientata forse dormiva. "Ah... prego entra." Entro dentro e non vedo Peter. Decido di andare in camera sua ma la porta è chiusa. Busso e dopo il suo permesso entro. Appena mi vede mi abbraccia ed io ricambio ma è troppo strano. "Pit che è successo?" Lui si allontana un po' da me e mi bacia. Un bacio pieno di bisogno e di qualcos'altro che non riesco a comprendere. Gli metto le mani sulle guance e mi stacco. "Pit che hai? Mi sto preoccupando." Lui sospira e si siede sul letto. "Zia May ha scoperto che sono Spiderman..." "Davvero?" Lui annuisce. "Non l'ha presa bene, vero?" Lui annuisce di nuovo. "Va bene. Vado a parlarci." Lui fa un salto e si mette davanti la porta. "Ci ho già provato e non gli è piaciuto quello che faccio, dice che è troppo pericoloso." "La convincerò. Sai che quando voglio so essere molto persuasiva." Dico facendo l'occhiolino. Lui mi guarda per un paio di secondi e dopo si sposta. Esco dalla sua stanza e vado in soggiorno May sta guardando il telegiornale. In questo momento il telegiornale sta parlando di me, ottimo. "È stata brava eh?" Dico e May si volta verso di me. "Sì, è stata veramente coraggiosa. Chissà quanti rischi corre il giorno... secondo te i suoi genitori lo sapranno?" Appena dice la parola "genitori" mi viene un dolore al petto ma cerco di non darlo a vedere. "Può essere, ma infondo è quello il suo scopo nella vita. Aiutare le persone e salvarle proprio come Spiderman." Appena dico Spiderman lei si gira verso di me e chiude la tv. "Quindi lo sapevi anche tu..."

Angolo Autrice

Che ne pensate del capitolo? Cosa accadrà?

Fra poco pubblicherò l'avviso che vado in pausa e spiegherò tutto lì.

Prossimo aggiornamento: Da determinare

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