7»𝐋'𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨

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Dries scese a baciargli il petto.
La pelle di Lorenzo stava andando a fuoco, desiderava solo lui.
Aveva aspettato talmente tanto quel momento che gli sembrò quasi irreale.
Come quel sogno, quel sogno da cui non avrebbe mai voluto svegliarsi.
Ma si sa che i sogni sono solo sogni, giusto?

Quando il belga fece per sfilare i pantaloni di Lorenzo, si immobilizzò.
Kat.
Sua moglie.
L'unico amore della sua vita.
Lei che c'era sempre stata.
Cosa stava facendo?

Si staccò improvvisamente, come bruciato, e lo fissò in piedi, in evidente disagio.
Aveva rovinato tutto, Lorenzo lo avrebbe mandato definitivamente a quel paese e avrebbe perso in un solo colpo due delle persone più importanti che avesse.
«I-io... m-mi dispiace, non so che mi sia preso...» cercò di scusarsi, sperando di apparare la situazione.
Come puoi farti perdonare una cosa del genere?
Come puoi cancellare l'opinione che adesso hai dato di te?

«Oh avanti Dries! Non sai cosa ti sia preso? La verità è che provi qualcosa per me, ma continui a negarlo! Non illudermi però, sii onesto» anche Lorenzo si era ormai alzato.
E si era alzato anche il tappeto sotto cui il partenopeo aveva nascosto tutto per anni.
Voleva andare fino in fondo a quella storia, dopo la prima mossa di Dries.
Era come scoprire le carte in tavola, rivelare l'immagine di un puzzle difficile da completare.
Se ne valeva la pena, si voleva giocare anche l'ultimo frammento di cuore.

«Illuderti? Per quale fottuto motivo dovrei illuderti?» qualcosa in Lorenzo si ruppe, impercettibilmente. Non sapeva se fosse la soglia della sua pazienza, stanco di sentire il belga negare l'evidenza, oppure il suo cuore.

«Perché ti amo Dries, okay? Potrebbe essere un errore, ma non me ne importa. Voglio te, e sei fai così, mi fai solo male» al ragazzo di fronte a lui si gelò il sangue nelle vene, e gli si mozzò il respiro.
Lorenzo Insigne lo amava.
Kat.
Lorenzo Insigne lo amava.
Kat.
Lorenzo Insigne lo amava.
Era più importante sua moglie.
Ma lo era davvero?

«Ti ho chiesto scusa, Lorenzo, ma io amo Kat, e lo sai. I-io non sapevo di questa cosa e mi dispiace di averti fatto credere il contrario. Io ti voglio solo bene» uscì da quella casa, in fretta e furia, confuso, e anche dalla vita di Lorenzo.
Gli voleva davvero solo bene?
Amava davvero Kat?

Lorenzo pianse.
Pianse come non mai.
Lui che non piangeva mai perché, andiamo, piangere fa schifo.
Piangere è per i deboli, e lui non lo era.
Ma in quel momento si sentiva così fragile che una folata di vento l'avrebbe potuto buttare a terra.
Pianse di dolore, ma anche di rabbia.
Aveva veramente buttato anni di vita appresso ad uno che manco lo voleva?
Ma come si era ridotto?
Chi era diventato Lorenzo Insigne?

Sarebbe andato avanti, uno stupido ragazzo non poteva incatenarlo così.
E invece poteva, poteva eccome.

A quel punto cosa gli rimaneva?
Niente, non gli rimaneva assolutamente niente.
Aveva sbagliato? Sì.
Era stato troppo avventato? Sì.
Era stato stupido nel credere che Dries potesse improvvisamente diventare chi non era? Sì.
Si è sentito vivo? Sì.

Poteva andare a letto con quanti uomini voleva, ma non poteva cambiare quello che provava.
Non poteva cancellare dal cuore chi ormai ci si era insediato.

E Dries?
Poteva Dries continuare a stare sotto casa Insigne sperando in qualcosa?
Sperando di poter tornare a pochi minuti prima e rimangiarsi quello che aveva detto?
No, pensò, ho perso qualsiasi diritto.

Amor Omnia Vincit «Mertigne»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora