La mia fantasia di un amore perfetto cominciò a distruggersi un mese dopo la nascita di Ethan.
Io e Camila stavamo badando al piccolo mentre Normani riposava, dato che il bambino la faceva stancare. Non ci trovavamo nella casa abbandonata, ma nell'appartamento che Camila gli aveva regalato.
Non era meraviglioso né lussuoso né troppo spazioso, ma andava bene per tutti e tre.
La mia ragazza aveva ottenuto i soldi dai suoi lavori e vendendo qualche ricordo dei suoi viaggi. Io mi ero commossa quando l'avevo saputo, dato che con quegli stessi soldi avrebbe potuto fare molti dei suoi amati viaggi.
-Ho parlato con lui ieri. Dice che ti ammira. -Mi raccontò Camila mentre gli davamo da mangiare. Lei era incredibile a tenerlo in braccio, ma terribile a nutrirlo. Io ero terribile a tenerlo in braccio, ma brava a nutrirlo.
È così come Ethan finì tra le sue braccia mentre io mi occupavo di dargli il suo biberon. A lui non dispiaceva, dato che sembrava divertirsi. Si notava dal suo viso contento identico a quello di Normani quando mangiava il suo dolce preferito.
-È impossibile, Camz. I neonati di solito non ammirano altro oltre il seno della loro madre. -Risi di lei, ma Camila non lo fece. In realtà, sembrava un po' offesa per il mio commento.
-Lui è un bambino speciale, Lauren. Come dire, si chiama come te, deve esserlo... Lui non segue la regola dei bambini comuni. Lauren è meglio del comune.
E per non continuare a discutere mi limitai ad accettare la sua argomentazione e le baciai la fronte. Camila trovava sempre il modo di battermi, forse perché le sue risposte non erano le solite tipiche e non riuscivo a ribattere velocemente.
Lei non avrebbe mai ammesso di sbagliarsi, dato che nel suo piccolo mondo aveva sempre ragione.
-Ti piacerebbe avere dei figli con me? -Mi propose senza pensarci nemmeno un po'. Mi sorpresi, ovviamente. Nessuno si aspetta una cosa simile così all'improvviso. -Tranquilla. Farei io in modo che ti amino tanto quanto me.
Tra le braccia di Camila il piccolo Ethan cominciò a piangere, dato che a causa della sua domanda avevo allontanato il biberon dalla sua bocca. Glielo ridiedi ancora un po' impressionata.
Guardai la mia ragazza sperando che scherzasse, ma il sorriso sincero sul suo volto mi diceva che non era così.
Cominciò a girarmi la testa.
-Camz, io... io... -Tentai di continuare sei volte, ma non ci riuscivo. Non sapevo come reagire.
-Respira, Lauren. Ne hai bisogno per vivere e continuare a stare con me.
-Non credi che sia troppo presto? -Riuscii finalmente a formulare.
La mia bocca era completamente secca, e dovetti contare fino a dieci sei volte per far smettere alle mie mani di tremare. Sono sicura che Ethan fu grato che quel movimento fastidioso si fermasse.
-Per me è troppo tardi. -Mi confessò a voce bassa. Potevo notare la sua delusione. -... Per me il tempo non è niente. Odio il tempo, perché passa così veloce che non ci accorgiamo che lo fa.
E aveva ragione, di nuovo.
All'improvviso si paralizzò e mi guardò terrorizzata. Credevo che avesse visto qualche tipo di fantasma.
-Il tempo passa, Lauren.
-Cosa?
-Il tempo passa, Lauren. Passa. È passato. Passerà... Non siamo eterne, Lauren.
Ma, anche se cercai di fermarla, non ci riuscii.
-Ti senti bene, Camz?
Lei negò.
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Seguirti o Perderti ||TRADUZIONE ITALIANA|| Camren
FanfictionLauren amava la routine. Camila amava l'ignoto. Lauren amava la perfezione. Camila era completamente imperfetta. Lauren non aveva grandi sogni. Camila ne stava vivendo uno. Lauren odiava gli addii. Camila viveva di essi. Lauren non voleva seguirla...