➡Capitolo 16: Abbiamo chiuso?

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I seguenti dieci giorni furono un po' complicati per me e Camila. Avevamo chiuso, ma non sembravamo capire cosa significasse dato che lo facevamo due volte al giorno.

Avevamo chiuso, ma andavamo al mio appartamento tutte le notti a fare l'amore. Avevamo chiuso, ma lei mi invitava al suo appartamento per vedere un film. Avevamo chiuso, ma ci dicevamo tutti i giorni che ci amavamo. Avevamo chiuso, ma quando Daniel mi invitava a uscire lei gli tirava un pugno in faccia. Avevamo chiuso, ma quando un cliente andava a cercarla io lo insultavo fregandomene di quante volte lo facessi.

Quella sera avevamo chiuso, ma lei era al mio fianco mentre io scrivevo il mio libro.

Camila diceva che amava vedermi scrivere.

-Quindi James e Lucy si sono lasciati perché lui non riesce a smettere di contare le api?

-Sì. -Affermai cercando di concentrarmi in ogni parola che scrivevo. Ogni paragrafo doveva avere un numero pari di parole, mentre in ogni linea dovevano essere dispari. Non era semplice.

-È stupido. -Mi disse Camila, ma io non la pensavo così. -I nostri motivi per lasciarci sono molto meglio, signora Luna.

Può darsi che lei avesse un po' ragione.

Lucy aveva chiuso con James per una cosa che si poteva ignorare. Per noi, invece, la distanza era una cosa che non potevamo fare da parte.

-Hai finito? -Mi chiese dopo mezz'ora nella quale non smise mai di guardarmi.

-Devo ancora scrivere altre due pagine.

-E adesso?

-Mancano ancora due pagine, Camz. -Risi di lei.

-E adesso?

-Camila!

La amavo, ma in quel momento aveva cominciato a frustrarmi. Lei fece il broncio quando sentì la mia esclamazione ad alta voce piena di fastidio.

-Vuoi qualcosa? -Lei annuì, ma non le permisi di dirmi cosa voleva esattamente. -Okay. Devo finire di scrivere le mie dieci pagine giornaliere e non posso farlo se mi interrompi costantemente, il che vuol dire che se continui a darmi fastidio ci metterò più tempo. Se vuoi che parli con te devi fare silenzio un momento...

-Non ti interromperò fin quando non avrai finito, Lauren. Promesso. -Affermò intrecciando i nostri mignoli e baciandomi la guancia tre volte, facendomi sorridere. -Posso abbracciarti? So che ci siamo lasciate, ma voglio abbracciarti.

Glielo permisi, forse perché anch'io avevo bisogno di sentire le sue braccia avvolgere i miei fianchi.

-La amo, signora Luna. -Confessò prima di baciarmi le labbra e appoggiare la testa sul mio petto. -Anche se ci siamo lasciate.

-Ti amo anch'io, Camz.

Non me lo aspettavo, ma lei cominciò a piangere.

-No, Camz. No. Che succede? -Se c'era una cosa che odiavo in questa vita era farla piangere.

Le asciugai le lacrime con i pollici, e lei mi guardò col più dolce di tutti i sorrisi.

-È solo che avevo bisogno di questo: sapere che mi ami.

Mi commosse ascoltarla, quindi quando baciai la sua fronte glielo dissi ancora solo perché volevo renderla felice.

Lei mi baciò sulle labbra prima di riaccomodarsi sul mio petto e chiudere gli occhi.

Cominciai a scrivere di nuovo quando si addormentò, e quando finii lei era ancora lì, respirando profondamente sul mio petto, sognando posti fantastici che la sua mente sognava di visitare.

Seguirti o Perderti ||TRADUZIONE ITALIANA|| CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora