Capitolo 1

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Nella foto la protagonista Mairaed, interpretata da Fiona Barron.💕

Il cielo si stava tingendo d'arancio quando misi piede per la seconda volta a Bel Coast. Il sole stava calando sul confine del mare, lentamente,trascinandosi dietro calde sfumature a creare un effetto malinconico sull'oceano sereno. La musica era sempre la stessa,un battere e levare tra la spiaggia e l'orizzonte,scandito dalle onde in un moto lento ed irregolare.
Camminai lungo la costa, i piedi a contatto con la sabbia soffice, bagnata da capo a piedi.
Ero sola. Davanti a me si estendeva una lunga spiaggia,alla mia destra la linea di un pineta e a sinistra l'acqua del mare.
Avanzai senza indugio,fidandomi delle indicazioni fornitami da mia sorella e aggrappandomi ai sottili ricordi che avevo del luogo.
Ma erano passati circa cinque anni dall'ultima volta che ero stata a Bel Coast. Il punto di arrivo era il solito,la scogliera con il pontile di ferro. Cinque spiaggie più in la avrei dovuto trovare un sentiero tra il verde della pineta. Il tratto era semplice,corto.
La zia abitava molto vicina alla spiaggia, in una graziosa dimora accogliente. Mi ci diressi senza alcuna fretta,il viaggio era stato abbastanza lungo e molto stancante. Lo stomaco cominciava a brontolare pericolosamente e mi augurai che la cena fosse già in preparazione perché per le correnti mi ero fermata si e no solo un paio di volte allo scopo di riprendere energie ma di certo non per mangiare.
Fui felice di constatare che il percorso era quello giusto quando riconobbi ed imboccai il sentiero. Il terreno era cambiato e procedetti un po' a rilento sull'asfalto non proprio liscio, incappando tal volta in qualche sassolino fastidioso o aghetto di pino nello spazio tra un dito e l'altro del piede. Cercai di prestare dunque la massima attenzione.
Talia mi aveva assicurato che Zia Maggie possedeva i calzari giusti per i miei poveri piedini ed io non vedevo l'ora di provarli,sia per il sollievo che fornivano che per la comodità di chi li indossava.
Scorsi mia sorella in veranda, leggermente illuminata da una tenue lampada posta all'ingresso. Se ne stava seduta su di una sedia a dondolo mirando un punto davanti a sé. Si accorse della mia presenza e si alzó in piedi per venirmi incontro.
Sorrisi.
Mi era mancata,davvero.
Scese qualche gradino e fú sulla strada.
Ormai la vedevo bene, in tutto il suo femminile splendore.
Portava ancora la collana d'oro della mamma, ornamento che le decorava il lungo e nobile collo. I capelli di Talia erano sciolti in un armonia di bionde ondine, lunghi e ben curati. Le incorniciavano il viso,dalle labbra rosee e carnose,gli occhi grandi che racchiudevano in se i colori dell'oceano illuminato a di dal sole.
I tratti fini e delicati erano segnati da  un leggero accenno di zigomi, quel tocco che le conferiva un certo misticismo all'espressione naturale del giovane volto.
Portava un lungo abito estivo che le cingeva la vita e lasciava leggermente scoperto il seno, in un trionfo armonioso di curve e sinuosità.
Molti uomini l'avevano definita perfetta e bramata a lungo. Ma la ragazza non aveva trovato nessuno a cui concedersi se non James, il suo attuale fidanzato, una persona ricca di spirito e non solo di parole.

"Mairaed, mi sei mancata".
Disse Talia prendendomi in un forte abbraccio.
Mia sorella era sempre così profumata, i suoi capelli sapevano vagamente di vaniglia e la pelle odorava di una fragranza che ricordava vagamente quella dei fiori di lavanda.

"Anche tu Talia".

Le risposi io.

"Ti ricordi la casa della zia?".

Fece lei,prendendomi per una mano e invitandomi a seguirla.

"Qualcosa rammento".

Ammisi.

Ma erano passati cinque anni.

Quando entrai ricordai alcuni dettagli del salotto,come l'enorme lampadario decorato con dei motivi a forma di conchiglia 🐚, oppure il divano rosso e accogliente.
Del tutto nuovi mi parsero le file di vasi alternate a decori floreali che stavano sotto le finestre.
Dalla cucina proveniva un delizioso profumino di salmone affumicato,alché il mio stomaco si fece sentire.
Sulla soglia comparve improvvisamente mia zia Maggie, indubbiamente anche lei una donna incantevole,dalla folta chioma castana  e lo sguardo ancora giovane, nonostante fosse una donna ormai matura. Come Talia aveva un accenno di zigomi ed un corpo mozzafiato.
Era una caratteristica di famiglia.

Sirene (Il canto di mezzanotte)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora