Capitolo 5

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Nella foto Fanny,interpretata da Olesya kharitonova. 💕

Talia ed io stavamo bevendo un caffè di prima mattina.
Quel giorno faceva abbastanza caldo,il cielo era limpido e la giornata sembrava preannunciarsi buona.
"Avrei una proposta da farti, Mary".
Mi disse Talia.

"E sarebbe?".

"Io e James oggi andiamo al porto assieme,vuoi venire con noi?".

Mi sembrava una proposta poco sensata.

"Credevo voleste stare soli,voi due".

Non mi dava fastidio James, semplicemente avevo timore di sentirmi a disagio.

"A lui farebbe piacere conoscere meglio la mia sorellina".

Ammise Talia.

"Davvero?".

Lei fece cenno di si con la testa.

Ci pensai un momento.

Non avevo mai trattenuto particolari conversazioni con il moroso di mia sorella. Non sarebbe stato male in effetti provare a conoscerlo un po' meglio. Nonostante ciò avevo difficoltà a pormi dell'ottica che avrebbe potuto sposare Talia.

"Potrei provarci,quanto vi trattenete al porto?".

La bionda alzó gli occhi al cielo.

"C'é qualcosa che ti preoccupa?".

Mi domandó.

Era difficile da dire.

"Sai che non sto bene in mezzo alla gente". Le feci notare.

"Smettila sorellina. Se vuoi venire con noi, partiamo poco prima di mezzogiorno e torniamo prima di cena".

Detto questo Talia aveva raccolto la sua tazzina di caffè per metterla nel lavandino della cucina.

La seguii con lo sguardo mentre mi decidevo a darle una risposta.

"Va bene,ci sto".

Talia mi rivolse un sorriso soddisfatto.

"Vedrai che non te ne pentirai".

Me lo auguravo.

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James si era dimostrato molto gentile, era arrivato nei pressi del vialetto con la sua auto nera e lucida. Era sceso e aveva salutato Talia con un bacio a stampo. Poi si era accorto di me e mi aveva rivolto uno sguardo felice.

"Che bello rivederti Mairaed".

Aveva detto, per poi farmi un occhiolino.

Era alto.
Molto più di Talia. I capelli castani terminavano in un ciuffo un po' selvaggio ma in compenso la barba era curata e l'aspetto generale molto sofisticato. Portava una maglietta corta,bianca ed immacolata, della Burberry,come pure i pantaloni neri in jeans.  Non dava per niente l'aria del cattivo ragazzo. Anzi.
Ma non era questo a preoccuparmi.
I suoi occhi quasi neri brillavano d'amore per mia sorella,un sentimento che per me era praticamente sconosciuto e che da un lato mi spaventava.

In macchina ero rimasta nel sedile posteriore in silenzio mentre i due ascoltavano musica e ridacchiavano allegramente per tutto il viaggio.
Passamo vicino ad un parapetto da cui si scorgeva il mare.
E poi via,verso il porto.
Quando arrivammo ci accolse il rombo di una nave in partenza. 
Notai un gruppo di persone sbracciarsi verso l'imbarcazione che si allontanava dalla costa. Allora mi resi conto che si trattava di una nave da Crociera. Che cosa incantevole.

Sirene (Il canto di mezzanotte)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora