Capitolo 11

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Lo riconobbi subito quando entró allo Stella Maris con la sua stramba camminata.
Quello era Mattias,l'amico di mia sorella.
Non so perché continuassi ad osservarlo ossessivamente.
Forse erano i suoi strani modi di fare ad incuriosirmi o il fatto che sembrava starci provando spudoratamente con Luna.
I loro sguardi sembravano giocare in un dolce flirt, lei in un misto di falsa timidezza ma avida dei sorrisi maliziosi di Mattias.
Sospettavo che tra i due fosse successo qualcosa ma non avrei saputo dirlo con certezza.
Mi pareva tutto cosí vivo quel giorno, la luce del sole mattutino chiara piú del solito, le persone più "interessanti".
Avrei avuto voglia di intrattenere conversazioni a caso con chiunque.
Ma me ne stavo seduta a sorseggiare il mio caffè con falsa indifferenza.
Poco vicino al mio tavolo sedevano due giovanissime ragazze che studiavano storia. Avevano una tale vitalità in corpo.
Svegli,attivi.
I terrestri alla mattina erano tutti così carichi di energia.
E ne sentivo il bisogno.
Avrei voluto trovare qualcuno da portare sul fondo del mare.
ORA.

Un tintinnio di campanellini all'entrata mi fece alzare la testa.

E sorrisi.

Pensai che era bello vedere Thomas,passandomi delicatamente e con discrezione la lingua sulle labbra.
Mi stupii di tale gesto, tuttavia la mia attenzione si fece tutta su di lui.

"Thomas".

Cinquettai alzando un braccio.

I miei occhi erano fissi su di lui.

Il ragazzo mi notó immediatamente e venne verso la mia direzione.

"Mairaed, come stai?".

Mi domandó prendendo posto vicino a me.

"Io sto bene, ti va una brioches?".

Gli domandai con voce suadente, portandomi una mano al viso e facendo gli occhi da gatta.

Lui si illuminó, ma per un attimo mi era parso un po' colto alla sprovvista.

"Se lasci che te la offro io,volentieri".

Mi rispose.

Ok, stavo conquistando notevolmente la sua attenzione.

"D'accordo,te lo concedo".

Dissi con un risolino.

"Che gusto ti piace?".

Mi chiese,lui.

Senza staccare gli occhi dai suoi risposi:
"Tutti,ma al momento ho voglia di marmellata".

"Agli ordini".

Fece lui.

Lo seguii con lo sguardo mentre si dirigeva al bancone.

Non avevo idea di cosa stesse accadendo in me.
Ma quel giorno mi sentivo potente.

Mangiai la brioches con molta serenità, Thomas non mi creava alcuna ansia.
Anzi.
Trovavo la sua compagnia molto dolce e assai piacevole.

"É buonissima".

Dissi ad un certo punto con aria sognante.

"La migliore".

Fece Thomas.

"Noi abbiamo la pizza,voi le brioches".

Aggiunse poi.

"Viviamo in due paradisi distinti".

Gli feci osservare.

"Questo é vero ma...".

Thomas alzó gli occhi al cielo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 10, 2018 ⏰

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Sirene (Il canto di mezzanotte)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora