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Nyssa's p.o.v.

Sono seduta sul sedile del passeggero mentre Alex è alla guida.

Come può essere accaduto?! Come può mio padre aver scelto lui e non me?!

Non capisco più niente!!

Mi giro a guardare Alex e dico:

"Tu sai perché ha scelto lui e non me. Vero?"

Non risponde alla mia domanda e continua a fissare la strada.

"Ti ho chiesto di dirmi perché ha scelto lui e non me! Alex so che tu sai cos'è successo veramente quindi rispondi!" non risponde.

Slaccio la cintura e mi porgo in avanti, verso di lei, mettendo le mani sul volante.

"Nyssa, che stai facendo? Siediti immediatamente!" mi urla, ma non l'ascolto.

Mi prende il braccio e mi spinge verso il sedile. Sbatto la spalla contro la portiera e mi siedo, la nostra macchina va a sbattere contro alcune auto per poi fermarsi davanti a un muro.

Sento il cuore pulsarmi nelle tempie mi giro verso Alex che ha lo sguardo fisso davanti a se.

"Scusami... Io ..." le lacrime cominciano a scendermi dagli occhi senza fermarsi.

"Stavamo per morire... E' tutta colpa mia, mi dispiace Alex... Mi dispiace!"

Si gira verso di me con un sorriso rassicurante, si slaccia la cintura per poi avvicinarsi a me ed abbracciarmi.

Il suo abbraccio è così caldo e rassicurante. Vorrei che il tempo si fermasse qui, in quest'abbraccio, dove esistiamo solo io e lei. Ma purtroppo non è possibile.

"Non è colpa tua, tranquilla" la sua voce, oddio la sua voce, è così sexy e rassicurante allo stesso tempo.

"Chiunque al tuo posto avrebbe fatto lo stesso, perfino io. Ora andiamocene da qui prima che arrivi la polizia" mi asciuga le lacrime con una mano e con l'altra mi sistema una ciocca di capelli fuori posto.

Involontariamente mi ritrovo a sorridere. Alex apre la portiera dalla sua parte, essendo l'unica portiera che si possa aprire, e scendiamo dall'auto. Andremo in un negozio di vestiti poco distante da qui per cambiarci.

Il negozio si chiama Marylin Shop, la proprietaria del negozio è una vecchia amica di mia madre si chiama Johanna. È una persona molto disponibile e sa della Lega degli Assassini e di mio padre.

Arrivate davanti al negozio suono il campanello e una ragazza sulla ventina, castana e occhi color nocciola, ci apre la porta per poi chiederci:

"Desiderate?"

"Dovrei incontrare Johanna, la proprietaria del negozio. Lei mi conosce bene le dica che è arrivata Nyssa, vedrà che mi conosce"

"Certo. Per il momento accomodatevi"

Entriamo e ci sediamo su delle poltroncine bianche con dei fiori, anch'essi bianchi, ricamati su tutte le poltroncine.

"Allora, chi è questa Johanna?" mi chiede Alex incuriosita.

"Era la migliore amica di mia madre. Sa tutto sulla Lega, e credo che lei possa aiutarci. Perché non credo che tu possa resistere ancora in quel vestito" dico guardandola con un sopracciglio alzato.

"Giusto!" dice guardandosi il vestito.

Dopo qualche minuto la ragazza ritorna seguita da Johanna. È cambiata dall'ultima volta che lo vista, i capelli bianchi che una volta le arrivavano fino alla schiena ora le arrivano fino alle spalle ed vestita con una maglietta azzurra, dei jeans e delle ballerine.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 06, 2018 ⏰

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