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Mentre aspetto Nyssa seduta dentro l'elicottero, comincio a sfogliare il file.

L'uomo si chiama Tyler Jones, lavora alla Carter Corp come manager ed è un Lican. Vuol dire che lo ucciderò con lo speciale strozzalupo di mia invenzione. L'ho inventato perché quello normale è lento a uccidere e lascia i residui nel sangue, mentre il mio no, e la cosa più spettacolare è che i licantropi non ne sentono l'odore. Ed è molto veloce, uccide la vittima in meno di venti minuti. Chiudo il file e lo metto nello zaino, con una fiala che contiene uno speciale siero per mutare forma per un determinato tempo.

Mi giro verso la porta e vedo sbucare una testa nera con una valigia in mano. È Nyssa. Mentre si avvicina il pilota accende l'elicottero.

"Mi spieghi cosa c'è in quella cavolo di valigia?" le chiedo con un sopracciglio alzato.

"Nulla" dice con un sorriso.

Questo non promette nulla di buono.

"Allora... Di cosa avete parlato tu e mio padre?" mi chiede incuriosità.

"Niente.... Del fatto... Se volevo essere io..."

"Intendi a prendere il suo posto?!" quasi urla. Annuisco.

"Ma gli ho detto di no"

"Perché? Cioè saresti perfetta!"

"Nyssa... No... Sono già un'assassina non voglio essere il capo degli assassini decidendo chi deve morire e chi no! Ok se tuo padre mi dice che devo uccidere quella persona lo faccio, anche se a malincuore. Ma non voglio decidere per nessuno!"

Mi guarda stupita.

"Hai ragione. Invece di avere una vita normale come altre ragazze abbiamo questa vita. Piena di cose sovrannaturali e di omicidi."

"Già"

***

Dopo almeno mezz'ora di viaggio arriviamo a New York. La città più bella al mondo.

Mentre sorvoliamo gli alti palazzi della città, mi sporgo in avanti per guardare meglio il paesaggio. È magnifico, mi sembra di essere la regina di questo mondo che sembra quasi irreale.

Appena scruto il palazzo dove dovremmo atterrare, faccio segno al pilota di cominciare ad abbassare l'elicottero. Appena atterriamo, scendo per sgranchirmi un po'.

"Alex sbrigati vai ad uccidere il tizio e torna il più presto possibile. La cerimonia inizia alle venti in punto, e anche se adesso sono solo le quindici e abbiamo tutto il tempo per prepararci, dobbiamo sbrigarci. "Ok?"

La guardo con la bocca spalancata. Non ha mai sclerato così per andare a una cerimonia in tempo.

"Si signora capitano signora" le rispondo facendo il saluto del militare.

"D'accordo. Ciao ci vediamo dopo" prende la sua valigia entra nel suo appartamento e mi chiude la porta in faccia.

Che bell'amica che ho!

Metto in spalla il mio zaino, ed esco dal palazzo per dirigermi verso la caffetteria da cui la Carter Corp ordina i caffè per i suoi dipendenti. La caffetteria si chiama Hard Rock Cafe, già un nome molto diffuso. La ragazza che porta il caffè si chiama Julia, ha diciotto anni. È una ragazza bionda con gli occhi verdi, e molto simpatica.

Entro nella caffetteria e mi siedo al bancone.

"Ciao Julia. Come stai?" io e Julia non siamo amiche l'ho solo soggiogata.

"Ciao Andrea. Io sto bene e tu?" esclama tutta felice. Forse ho esagerato.

"Bene. Allora mi prepari un caffè freddo shakerato."

The battle ~l'inizio~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora